Cap. 10

276 30 85
                                    

Tony

Lo squadro dalla testa ai piedi.

Indossa una giacca blu elegante e Jeans stretti. Il collo è circondato da una sciarpa leggera, anch'essa blu con striature grigie.

Okay, ammetto che sia un ragazzo che di certo si fa guardare, per di più è dottore, quindi attirerà le donne col suo conto in banca e con quell'aspetto da bravo ragazzo che ostenta con orgoglio.

Saluta Sofia abbassando un po ' il capo con eleganza.

Insopportabile.

Poi tocca a Salvo che si presenta con uno dei suoi soliti sorrisi accoglienti del cazzo.

-Piacere, tu devi essere Sergio. Io sono Salvo il ragazzo di Sof.-
-Il piacere è mio, -dice il damerino stringendogli la mano.

Infine, guarda me.

Ci mette qualche secondo a parlare e lo fa solo dopo avermi scrutato, stringendo un pugno... particolare che di certo non mi sfugge.

-Con te, invece, ci siamo già conosciuti.-
Il suo tono è duro e severo. I  suoi occhi sono assottigliati e la sua postura arrogante me la dice lunga su quanto debba essere presuntuoso.
-Sì,  temo proprio di si.- Rispondo a tono, sfoderando un sorriso palesemente finto.
A quel punto cala il gelo, mentre continuiamo a scontrarci solo con sguardi offensivi,  per adesso.

La verità è che è qui da nemmeno un minuto e vorrei già cacciargli tutti i denti in gola.

Tuttavia non posso commettere errori.
Devo stare calmo.
Devo farlo per... lei.

-Al-allora! C-che si fa ragazzi?- Squittisce Sofia interrompendo quel silenzioso ma strano e forte scontro.
-Dovremmo andare al Luxury per prendere l'aperitivo. I ragazzi ci aspettano lì. -

Mentre Salvo spiega dove si trova esattamente il locale, precisando  che Clara, Roberto e Ludovico ci aspettano già lì, io non smetto per un secondo di guardare Bea che se ne sta al fianco di quello sconosciuto.

Non è quello il suo posto.
Non è che dovrebbe stare.

Sembra così fragile.

È imbarazzata e quando si accorge che i miei occhi sono posati su di lei, sposta lo sguardo arrossendo.
Quel leggero rossore che investe le sue morbide gote mi sorprende, quasi come la prima volta.
Sorrido, ma lei non se ne accorge.  Appoggia la sua mano al braccio di Sergio e lui con un movimento naturale e disinvolto, mentre continua a parlare con Salvo, le cinge la vita.

Vedo rosso.

Toglile le mani di dosso...

Faccio un passo in avanti, ma Salvo mi trattiene, intuendo le mie intenzioni.

Non mi sono nemmeno accorto che la discussione è  terminata e che ci siamo appena congedati per raggiungere le auto per spostarci.

Merda.
Cominciamo bene.

Ovviamente lei va con lui e il mio sangue comincia a ribollire.

Forse non è stata una buona idea questa uscita tutti ''insieme appassionatamente".

Io vado in macchina con Sof e Salvo e insieme raggiungiamo il locale in centro.

Ci mettiamo un po' per trovare un posto dove parcheggiare. Per fortuna Sof ha una mini Cooper e trovare un buco  in cui lasciarla non è poi così  difficile.

Come sole & neve 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora