Cap 11

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Bea

La serata continua, nonostante io avrei voluto assolutamente ritornare a casa. Già è tanto che Sergio mi abbia seguito in questa stupida uscita e che abbia tollerato la presenza di Tony e le sue... esuberanze,  ma addirittura pretendere di rimanere anche dopo lo scontro avuto al Luxury sarebbe stato impensabile, eppure... eccomi qui.

Eccoci qui.

Sofia e Salvo mi hanno pregato di trattenermi, sottolineando il fatto che tra qualche giorno Tony partirà, lasciando Torino definitivamente.

Porca miseria. Fa proprio male questo pensiero...ma fanno male anche le sue parole offensive, i suoi sguardi, le sue provocazioni e i suoi insulti gratuiti.
Comincio a pensare che siamo davvero giunti al capolinea.
Se riesce a farmi così male, significa che ha più odio dentro che amore. Significa che niente lo lega più a me; che niente di quel sentimento che ci univa é sopravvissuto.

Accetterò la cosa e quando sarà lontano...tutto sarà più semplice.

Mando giù l'eccesso di saliva prodotto, insieme a quella bugia che sto cercando di imboccare a me stessa.

Sono solo un'ipocrita, perfino con me stessa.

I ragazzi decidono di salire sulla Mole. A quanto pare Tony in tutte le settimane di permanenza qui non è riuscito nemmeno a visitare la città.

Certo se magari tra noi i rapporti fossero stati più sereni avrei potuto...

Sergio mi accarezza il viso interrompendo bruscamente il mio vagare tra i pensieri.

-Stai bene?- Chiede dolcemente.
-Sì.  Sto bene.-  Lo ringrazio con un sorriso.

Continuiamo il nostro giro, prima di metterci in coda per salire su.

Sergio si  sofferma su una locandina di un film western, mentre io continuo a girovagare.

Tutti sono intenti a guardare la stupenda mostra del cinema. Roberto e  Clara stanno ridendo a crepapelle per qualcosa, Sofia si avvicina per capire, a me invece non importa nulla. Sembrano bravi ragazzi ma il modo in cui quella ragazza sta attaccata a lui,  mi fa innervosire. È così appiccicosa! Mi meraviglio di Tony! Con me faceva tutto il prezioso e adesso permette alle ragazze di strisciarsi in quel modo!

Mah!

Distolgo lo sguardo e mi giro per cercare di capire dove siano gli altri.

Non faccio in tempo a capire quello che accade all'improvviso; qualcuno mi spinge in maniera brusca, facendomi scontrare con le persone messe in fila e trascinandomi con forza dentro l'ascensore.

Sento gli insulti e le lamentele colpirci alle spalle.

Ma che cavolo..?

Mi giro e come pensavo incrocio un paio di occhi verdi sovrastati da perfette sopracciglia scure.

Oddio.
Nom ci credo.
È impazzito.

-Ma che fai?... perche mi hai spinto? gli altri stanno ancora tutti là!- Urlo mentre intravedo Sergio che corre verso  di noi per raggiungerci, ma non fa in tempo perché Tony preme il pulsante  e l'ascensore con le pareti di vetro comincia a salire per dirigersi in alto, fino alla cima.

Oh. Mio. Dio.

Mi fiondo dal lato opposto per mantenere la giusta distanza.

Siamo soli sull'ascensore e non so nemmeno come sia potuto succedere.

-Dobbiamo parlare.-
Sibila a denti stretti avanzando verso di me.

Sono sconvolta.

Come sole & neve 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora