Cap 21

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Bea

Quando Segio mi trascina fuori sono ancora agitata per lo scontro con Tony. 

Cavolo.

Non era così che doveva andare la serata. 

Merda.

Sergio lascia la mia mano e mette le sue sui suoi fianchi,  abbassando la testa.
È....pensieroso e il suo viso è incupito.

-Mi dispiace Sergio.- Azzardo con timore.
Un ghigno di disappunto gli sfugge. Scuote piano la testa; è chiaro che non mi crede.
-Io non rieco a continuare così Bea.- Sbuffa infine, in preda alla disperazione.
-Sergio io...-
-No, fammi finire, per favore.-Mi interrompe immediatamente con un tono di rimprovero.
Fa un altro respiro profondo,  poi continua.
-Non posso farcela. Credevo di riuscirci, di potercela fare, ma non é così.- Fa una breve pausa, poi riprende.
-È da una sera che ti strusci contro di me, ma... non sono scemo Bea. So che lo hai fatto solo per lui. Solo per farlo ingelosire.-

Resto in silenzio.  Stavolta non so davvero cosa dire.
Mi spiazza. Mi paralizza come una doccia gelata in pieno inverno.

Ha ragione. Porca miseria.

Che ho fatto?
Che gli ho fatto?

Ero così concentrata e presa dal mio piano orchestrato per far cedere Tony, che ho finito per ferire lui.

-Credi davvero che io sia fatto di acciaio? Sono pur sempre un uomo Bea!  E averti così vicina.... e sapere che tu... che lui...-
Fa fatica a parlare. Sembra quasi faccia fatica perfino a respirare.

Oh Sergio..

-Io ti rispetto,  ti avevo detto che ti avrei aspettato, ma così...è troppo.-
Sì passa le mani sul viso e respira profondamente. Sembra stia davvero lottando contro se stesso.

Mi sento malissimo.
Vederlo così per causa mia è tremendo.
Mi odio.
Mi odio per il male che gli ho fatto.
E mi odio ancora di più per averlo fatto senza nemmeno accorgermene.
-Credo sia meglio... non vederci più Bea.- Rivela infine stringendo forte i pugni, con gli occhi bassi fissi sull'asfalto.

Oh.
No.

-No...Sergio, aspetta! mi dispiace...Credimi...-

Devo provare a rimediare.
Non voglio perderlo...

Dio, quanto sono stupida.

Gli vado incontro e provo a dissuaderlo, anche se lo faccio debolmente con poca convinzione. 

-No, Bea, no! Io...ci tengo a te, ma non sono disposto a stare ai tuoi giochi. Mi dispiace.-

Ha ragione.
So che gli ho fatto male.
È vero; l'ho usato. Mi vergogno così tanto. Come posso chiedergli di restare? Per cosa poi? Per il mio maledettissimo egoismo? Per il mio vuoto da riempire quando sarò sola, quando Tony troverà un'altra?

No. Lui merita di più.

-Ho solo bisogno di tempo.- Ammetto, poco convinta.
-Non è di tempo che hai bisogno.-
-Sì invece, ho bisogno di capire quel che voglio.-
È vero.
Sono confusa e indecisa su cosa fare.
-Io credo che tu sappia bene ciò che vuoi. Fai solo finta di non capire... Fai fatica ad ammetterlo a te stessa. In realtà il punto è capire  se vuoi dare ascolto o no a quello che provi.-

Oddio.
Il mio cuore martella sempre più forte al suono di quella che è la più cruda delle verità.

Provo ad evadere dal discorso, concentrandomi su di lui.
-Sei..mio amico, come farò senza di te?- Sussurro con un filo di voce appena spezzata da un singhiozzo.
-Sopravviverai.- Accenna un sorriso delicato, che mi fa sentire ancora più in colpa. Come può essere tanto buono e comprensivo con me?
Non lo merito.
Come fa?
Non merito nemmeno di averlo come amico.
Sono una persona orribile.

Come sole & neve 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora