Cap 5

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Tony

Una doccia ghiacciata.

Una doccia improvvisa e dolorosamente ghiacciata; ecco cosa mi investe quando entro in quel locale che sta sotto il mio nuovo appartamento.

Mi bastano pochi secondi per capire che si tratta della donna che mi ha stregato l'anima per poi torturarla condannandomi all'inferno.

Salgo su per le scale e mi chiudo dentro quella che da nemmeno un giorno è casa mia.

Cazzo.

Mi sento travolgere da quella visione.

Non è possibile.

Non è possibile.

Dentro me sento crescere tutte quelle terribili sensazioni che ho conosciuto sulla mia pelle un anno fa.

Afferro un piccolo svuota tasche di legno e lo lancio con violenza facendolo schiantare contro il muro.

Merda.
Riesco a malapena a controllare il respiro.

Lei ha provato a parlare, a dire qualcosa, ma io non ci sono riuscito.
Me ne sono andato a gambe levate,  guardarla mi ha lacerato dentro, riaprendo di nuovo quella voragine che mi ha provocato quando ha deciso di farsi mio cugino.
Poi la sua partenza.

Il mio rancore è ancora vivo, troppo vivo; vivo come fiamme generate e alimentate continuamente da potenti combustibili.

Porca troia.

Salvo adesso mi sente!
Perché cazzo mi ha trovato casa nei paraggi dei luoghi che frequenta lei?
Possibile che non lo sapesse?
D'altronde se Sofia abita qui vicino era chiaro che nei paraggi avrebbe dovuto  esserci lei: la bella e dannata Beatrice.

Ma che gli è saltato in mente? Se la sua intenzione era quella di farmi incazzare ci è riuscito alla grande.

Prendo il cellulare e  chiamo il mio presunto amico

-A che cazzo di gioco stai giocando Salvo, eh?- gli urlo contro.
-Tony calmati.-
-No. Non mi calmo! Sai chi ho appena incontrato, eh? LO SAI?-
-Tony per favore. Io non c'entro niente.-
-Ah no? Chi mi ha trovato casa proprio qui?-

Sono una furia.

-Io ti ho solo dato una mano; ti serviva un appartamente e te l'ho trovato.-
-Ma non qui! Non se posso vedere lei così all'improvviso!-
-Ho saputo pure io da poco, da Sofia, che lei abita lì.-

Mi blocco fissando la porta d'ingresso.
-Aspetta. Abita qui?-

Non ci credo.

Si, amico, continua a farmi incazzare!

- Si. In un appartamento vicino al tuo.-
-Porca puttana non ci credo! Non ci credo!- Urlo con tutto me stesso sbattendo un pugno sul tavolo. 

Grazie a Dio Salvo non è qui o davvero ci sarebbe andato di mezzo lui.
Credo che questa rabbia che sta venendo fuori é tutta quella che ho cercato di reprimere fino ad ora.
-Hai detto che la possibilità di incontrarla ti avrebbe lasciato indifferente! Ormai sei andato avanti con la tua vita, perché fai così?-

È cretino ?

-Perché non mi aspettavo di vederla,  cazzo. Mi avevi assicurato che non l'avrei incontrata,  con quelle stronzate che Torino e grande, che tu quando sei qui non la incontri mai...-
-Tony datti una calmata! Non è la fine del mondo. Anzi, forse è quello che ti serve per chiudere del tutto col passato.-
-Io ho già chiuso col passato.- Sibilo a denti stretti, mentre stringo così forte il mio cellulare che temo di disintegrarlo da un momento all'altro.
-Okay. Ma  sapevi che sarebbe potuto succedere! Sapevi benissimo che lei vive qui! Pensa lei che non sapeva nemmeno che tu fossi in questa città. Sicuramente le è preso un colpo.-

Come sole & neve 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora