Cap 16

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Bea

Non posso ancora credere che lui sia qui. Che le braccia che con dolcezza mi stanno stringendo siano le sue.
Quanto ho desiderato sentirmi così,  piccola e inerme, dentro al suo abbraccio.

Lo amo.

Inutile negare quello che provo.
Non  ci riuscirò mai.
E adesso che è tornato non posso e non voglio più frenare questa irruzione di sentimenti che ho dentro.

Restiamo a goderci il calore reciproco per un tempo incalcolabile.
Lui accarezza delicatamente i miei capelli, mentre con le labbra sfiora la mia testa con baci soffici. Sento il suo respiro su di me e non c'è niente che possa farmi sentire più al sicuro.

Quando ci scansiamo, non siamo pronti ad allontanarci del tutto, così restiamo vicini. Tony mi stringe i fianchi con le sue forti mani mentre io continuo a tenere le braccia allacciate alla sua vita.

Prima di rivolgermi parole o domande, mi dona un dolce sorriso.
Incontro i suoi occhi verdi; due oasi da cui poter attingere.
E respiro.
Dopo tanti giorni di morte interiore, vivo.

Fisso le sue labbra. Sono morbide ed invitanti.
Ho una voglia pazza di sentirle sulle mie.
Voglio baciarlo, voglio sentire il suo sapore.
Lo voglio.

Manca poco per passare all'azione, quandoTony interrompe bruscamente le mie fantasie.

-Non mi aspettavo un'accoglienza così calorosa.- Scherza,  evidentemente sorpreso, alzando un sopracciglio in quella dannata maniera sexy che solo lui sa fare.
-Scusami. Mi sono lasciata prendere dall'emozione.-
Ammetto arrossendo, rendendomi conto che il mio comportamento deve averlo spiazzato.
Delicatamente allontana un ciuffo ribelle caduto sui miei occhi.
-Non scusarti. Lasciati prendere dall'emozione più spesso, piuttosto. -

Sorride e mentre lo fa mi incendia il cuore.

Vorrei dirgli così tante cose.
Vorrei confessargli che senza di lui non vivo, che ho passato giorni di merda, che preferirei passare il mio tempo a litigare e a farci dispetti piuttosto che vivere senza di lui.
Sono talmente tante le cose che vorrei confessargli che non so da dove cominciare.
Così parto dalla più ovvia e scontata delle domande.

-Come mai sei tornato Tony?-
-Ho accettato il lavoro alla Project And Program.-

Quindi è vero; resterà qui in maniera permanente. 
Sento una sensazione di sollievo alleggerire il peso che da giorni mi schiaccia il petto.

Poi con una voce pacata ed un'espressione diversa dice:
- Sai...ho pensato che, solo perché tra noi è finita, non voglio rinunciare ad un'importante opportunità come questa.-

Un sussulto mi scuote.

Oddio.

Cosa?
Finita?
Oh no!

-Ho avuto modo di riflettere in questi giorni.-
Spiega divenendo serio.
- E sono giunto ad una conclusione: hai ragione tu. Non possiamo stare insieme. -

Il fiato mi si mozza.
E il sorriso,  la gioia, e tutte le sensazioni meravigliose che mi avevano investito prima, muoiono in colpo solo.

-Soprattutto  se prima non risolviamo i nostri problemi.  Non possiamo riprendere da dove abbiamo lasciato come se nulla fosse, ma dobbiamo ripartire da zero.- Fa una breve pausa durante la quale non sento più i battiti del mio cuore, poi continua:
-Per questo penso che potremmo davvero ricominciare partendo imnanzitutto con l'essere semplicemente... amici . -

-Amici?-
Ripeto tremante e incredula. Quella parola suona strana.

Non ci credo.
Mi ha davvero proposto di cominciare un'amicizia?
Come diavolo faremo ad essere amici?

Come sole & neve 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora