Tornai da Grover e decisi di tornare al campus. Più guardavo dentro me stessa e più pensavo a Riley, ma allo stesso modo, pensavo a Chris. Lui, che c'era sempre stato, che non mi aveva mai abbandonata davvero, perché ero stata io a lasciarlo andare via.
Alex aveva ragione su ogni fronte, ero sempre stata indecisa, la solita paurosa che non ammette mai i propri dubbi e i propri problemi. Avevo salutato Riley, e questa volta volevo essere sicura di ciò che avrei dovuto fare. Non avrei illuso Riley, ne tantomeno Chris.
Dovevo capire cosa volevo, e l'unico modo per farlo era parlare con l'unica persona che non avevo interpellato, Chris. Così, digitai il suo numero sulla tastiera, e lo chiamai. Dopo qualche squillo, rispose: «Ehi... come mai mi stai chiamando?» mi chiese. Tentennai un po', poi mi feci coraggio. «Ho bisogno di parlarti Chris, e non per telefono o con degli stupidi sms come facciamo da mesi ormai. Ho bisogno di vederti, e guardarti negli occhi. Perché ci sono tante cose che devo dirti.» non mi rispose subito, anzi. Mi lascio lì, insicura, indecisa, paurosa, in un silenzio tagliente. «Domani dovrei tornare al campus per prendere le mie cose, salutare Alex e gli altri, possiamo vederci e parlarne domani, di qualsiasi cosa si tratti.» «Okay» dissi io senza pensarci. Entrambi chiudemmo la chiamata, e io restai lì. Cercando di capire cosa volessi davvero.
Il giorno dopo Chris arrivò al campus, lo seppi da Kim. «Cosa hai intenzione di fare?» mi chiese. «Non ne ho la più pallida idea.» ammisi io. Mi abbracciò, come solo lei sapeva fare e mi strinse forte «Qualsiasi cosa farai, io sarò con te.» continuò lei. I miei occhi si riempirono di lacrime, e decisi che per la prima volta nella mia vita avrei dovuto farmi forza e ammettere la verità a me stessa. Improvvisamente il telefono mi squillò, nel prenderlo dalla tasca ebbi il leggero timore che fosse Riley, invece sullo schermo apparve il numero di Chris: "Sono giù, sotto casa tua. Scendi?"
Il messaggio più freddo del mondo. Respirai forte e mi misi il cappotto, scesi tentennando ogni gradino, fino ad aprire il portone, e lì lo vidi. I capelli biondo scuro scompigliati dal vento, niente giacca o cravatta, ma jeans stretti ed un maglione bordeaux facevano capolino sotto il giubbotto imbottito. Le converse nere completavano il tutto, era il Chris che avevo conosciuto, non quello degli ultimi tempi, così serio e così uguale a suo padre. Lui si girò di scatto, e ci guardammo attentamente negli occhi. D'istinto corsi verso di lui, e in quel momento, ci stringemmo l'un l'altra come se fosse tutto come prima.
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Ritorno dagli occhi blu. [IN REVISIONE.]
Romantik|| Sequel di Il ragazzo dagli occhi blu.|| Attualmente in revisione. Aria Stonebridge e Christopher Ross, hanno vissuto un intrigata e pazzesca avventura. Si sono frequentati nonostante le diversità, sono andati avanti e hanno lasciato che la stori...