IV

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Clarke si sentì mancare la terra sotto i piedi, non ci pensò nemmeno quando si aggrappò al braccio di Bellamy, fu un riflesso, davanti a lei c'era una delle persone che sperava non avrebbe mai più dovuto rivedere Raven Reyes la "legittima fidanzata" di quello che era stato il suo primo e ultimo amore Finn Collins.
Quando l'aveva incontrata la prima volta era nella stanza di Finn al campus, avevano bussato e Finn aveva aperto senza pensarci, Clarke indossava solo una maglietta di lui sopra la biancheria, era così che di solito se ne stava nella camera di quello che doveva essere il suo ragazzo, senza troppi problemi ed in assoluta libertà, si sentiva davvero libera quando era con lui.
Quando Raven gli saltò al collo baciandolo ardentemente Clarke assistette alla scena incredula ma bastò che l'altra ragazza aprisse gli occhi separandosi dall'abbraccio per vedere l'intrusa e dare il via al finimondo.
Raven le si avventò contro, Finn tentava di bloccarla e nel frattempo le implorava, cercava una spiegazione plausibile, cercava una giustificazione che potesse essere esaustiva per entrambe, non fu così ovviamente. Clarke non gli diede il tempo, prese la sua roba in pochi minuti e si catapultò fuori da quella stanza così come dalla vita di Finn.
Lui dal suo canto cercò di contattarla in tutti i modi, messaggi, chiamate, alla fine in una mail il ragazzo gli spiegò come stavano le cose, lui e Raven si erano conosciuti ad una festa di un'amica comune quando lui abitava ancora a Boston e frequentava il liceo, quello che c'era tra loro era speciale ed unico, sintonia e complicità, erano stati insieme quasi tre anni, poi era partito, aveva scelto l'Università, aveva scelto New York e nella mail le scrisse che aveva scelto lei Clarke Griffin.
Forse con un'altra ragazza avrebbe potuto funzionare ma non con Clarke, lei non si faceva riconquistare da due paroline scritte per mail, aveva chiuso, Finn non le aveva detto la verità, era come se l'avesse tradita sin da subito, come poteva fidarsi ancora di un ragazzo che le aveva mentito in partenza? Che le aveva spezzato il cuore?
Se solo avesse saputo non avrebbe mai stretto un rapporto con lui, si sentiva in colpa anche per quella ragazza sconosciuta che l'aveva guardata in cagnesco e le aveva inveito contro, lei non poteva capire, non poteva immaginare.
Clarke pensava che non l'avrebbe mai più rivista, lo sperava quanto meno, la sua reazione era stata comprensibilmente furibonda nei suoi confronti ma dopotutto non era lei che si doveva giustificare.

"Bellamy, cosa cazzo ci fa quella puttana con te?"
Lui la guardò in modo interrogativo, Clarke se ne stava ancora appesa al suo braccio così spostò lo sguardo verso la bionda che lo ricambiò con un'espressione imbarazzata e preoccupata, il ragazzo per la prima volta guardò con apprensione quegli occhi blu che imploravano aiuto e comprensione.
"Raven cosa succede?"
"Succede che se quella non sparisce dalla mia vista nell'arco di due minuti la prenderò a calci personalmente per assicurarmi che non possa più utilizzare nessuna parte del corpo che le permetta di arrivare fin qui."
Bellamy non capiva ma la bionda parlò prima che potesse dire nulla, lasciando finalmente il braccio del ragazzo
"Raven io non lo sapevo."
"Cosa non sapevi di preciso? Di trombare con il mio ragazzo?"
In realtà Clarke stava per dire che non sapeva stessero andando da lei quella mattina, non sapeva fosse un meccanico né tanto meno che fosse considerata la migliore di Boston ma la verità è che effettivamente Raven aveva fatto centro, lei non lo sapeva che Finn fosse il suo ragazzo.
Si morse un labbro, la capiva profondamente, erano vittime dello stesso scherzo.
"E' meglio che io vada" disse la bionda ai due ragazzi, Bellamy era confuso ma non disse nulla, Murphy si limitò ad annuire.
I due lasciarono la macchina di Bell a Raven la quale specificò di non voler minimamente parlare di quanto fosse appena accaduto, prese da parte il moro per un momento e gli disse "Credo che dopo oggi dovremmo darci un taglio."
"Cioè?"
"Ci hai provato ma non puoi aiutarmi e non ha senso andare avanti, la mia reazione prima è stata quella perché lo amo ancora, lei mi ricorda solo quanto lui mi abbia fatto soffrire e quanto ancora faccia male nonostante il tempo, nonostante il divertimento insieme a te."
Lui annuì
"Va bene , tranquilla, erano i patti, se ti consola... Nemmeno per me ha funzionato"
Un ghigno amaro si stampò sulle labbra del ragazzo che la ringraziò per la macchina e raggiunse l'amico.
Con Raven era tutto semplice, anche darci un taglio, certo non stavano insieme, era diverso, non erano legati da alcun sentimento se non un profondo rispetto eppure Bellamy si chiedeva come un ragazzo avesse potuto essere legato a entrambe, lei e Clarke, sembravano appartenere a due universi opposti.

Did I say that I need you?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora