30. Fiat lux

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L'indomani partirono per Londra con il Land Rover di Harry ed il fuoristrada bianco di Niall; pioveva.
Arrivarono in albergo prima di pranzo, ed Harry si recò, subito dopo aver mangiato qualcosa, a fare un sound check, accompagnato da Liam. Louis rimase in albergo a scrivere la tesina; lavorò alacremente fino alle sei, quando un discreto bussare lo interruppe. Era un facchino dell'albergo con una scatola ed un messaggio per lui da parte di Harry. Louis ringraziò, facendo per pagarlo, ma il cameriere con un sorriso rifiutò. Harry aveva già provveduto.

Louis aprì la busta: c'era un biglietto per la prima fila centrale, ed un messaggio di Harry:
"Scusami, non rientro in albergo. Liam passerà a prenderti alle otto. A dopo, H"
Il ragazzo aprì la scatola, trovandovi un abito da sera grigio perla, con la camicia bianca. Il logo della marca era lo stesso dell'altra volta; evidentemente Harry o Niall si erano occupati di contattare il negozio e far fare un altro vestito. Si rattristo'. Lui non bastava, ad Harry... lui era niente. Non era nemmeno in grado di provvedere da sé a quelle cose. Lui aveva portato via l'abito della mostra; il suo debito nei confronti di Harry cresceva a dismisura.

Saltò la cena, troppo nervoso per mangiare, optando per un bagno lunghissimo e poi occupando il tempo nell'acconciare ad arte i capelli con il gel. Si vesti' all'ultimo minuto, tanto che provò la giacca con Liam già nella hall ad aspettarlo. Il completo gli stava d'incanto: quella particolare sfumatura di grigio chiaro non faceva che accentuare il colore intenso dei suoi occhi ed evidenziare la sua giovane età.
Scese nella hall dell'albergo, trovando Liam in giacca e cravatta a sua volta.
-Wow. Questo colore ti sta benissimo- commentò l'autista, precedendolo fuori.

Quello che non si aspettava Louis era che la location fosse così grande. Si trattava non di un teatro, come credeva, bensì di un immenso auditorium. Nel caos dei giorni precedenti non aveva controllato su Internet; quindi, quando capì che quella sera Harry si sarebbe esibito davanti a cinquemila persone, Louis si senti' tremare le ginocchia.
L'impianto acustico era imponente. Il pianoforte nero, unico strumento presente sul palco, era collegato a dei sofisticati amplificatori che neutralizzavano l'effetto eco, ma le pareti dell'immenso spazio erano comunque ricoperte di pannelli fonoassorbenti, garantendo la massima performance acustica.
Nonostante ciò, il frastuono del vociare era immenso e sordo. Louis sgrano' gli occhi. Liam, abituato, fece un sorrisetto:
-Non ti aspettavi niente del genere, eh?-
-No. Non pensavo-
-Harry è molto famoso. Questo concerto è sold out da mesi; il management ha proposto una replica soltanto pochi giorni fa, per domani sera, visto che è stato annullato un evento. Ti dico solo che i biglietti sono già stati acquistati per l'ottanta per cento-
Louis sbarro' gli occhi, dando segni di cedimento.
-Liam, ho paura. Non voglio stare da solo davanti-
-Non preoccuparti. Il tuo posto è vicino a quello di Ed, il gallerista. Harry ha voluto non farti rimanere nel backstage, stasera. Vuole che tu ti goda il concerto-
-Ma tu e Niall dove sarete?-
-Dietro le quinte; Niall sta gestendo il problema delle riprese. Tu non preoccuparti di nulla e goditi il concerto- tagliò corto Liam, facendo vedere il pass al personale ed accompagnando Louis al suo posto.
Era davvero sotto al palco; il parterre era ricoperto di file di poltroncine numerate. Louis si sedette, girandosi a guardare alle sue spalle l'immenso auditorium, iniziando a sentire un po' di eccitazione, oltre alla paura.
Mancava poco all'inizio del concerto; i tecnici provarono le luci, mentre l'auditorium si riempiva.
Era incredibile.
Ed arrivò pochi minuti dopo, e Louis si alzò per salutarlo, stringendogli la mano. Il ragazzo gli diede una pacca sulla spalla, entusiasta.
-Harry è incredibile. Mi ha regalato il biglietto; sospetto che sia per tenere d'occhio te, ma la cosa è comunque incredibilmente gentile. Per me è un onore essere qui- esclamò, facendo sorridere Louis.
-Sono molto contento che tu sia qui. Mi aspettavo di rimanere nel backstage; non mi avevano detto niente- rispose lui, mentre le luci iniziavano ad abbassarsi.

Cinque minuti dopo, Harry entrò in scena. L'applauso fu frastornante; Louis sentì il cuore in gola. Harry era bellissimo in tight.
Quando l'applauso si fu placato, Harry salutò la platea, ringraziando tutti, e senza perdere tempo si diresse al pianoforte.
Passarono quasi due ore, ma a Louis parvero cinque minuti ed una eternità nello stesso tempo.
La musica di Harry era coinvolgente; sembrava di entrare in un altra dimensione, trasportati dalle sue note. Sia lui che Ed si sperticarono le mani a forza di applaudire; l'ovazione durò alcuni minuti. Harry eseguì un bis di altri tre brani, e poi concluse il concerto.
Liam arrivò mentre il pubblico si alzava; Ed li salutò, raggiungendo un gruppo di giovani artisti emergenti del suo stesso circolo d'arte, e Louis seguì Liam. Fu lieto della stazza dell'autista, nonché della sua aria seria, perché riusciva ad aprirsi un varco  tra la folla. Uscirono dal parterre e percorsero dei corridoi sorvegliati da guardie, arrivando infine nel backstage.
Anche da lì, il frastuono sordo della folla che si muoveva sugli spalti era un rombo cupo.
-È stato pazzesco- disse Louis, ancora su di giri.
-Ci sono alcuni addetti stampa; mantieni un atteggiamento neutrale, o ti saranno addosso, ok?- Gli consigliò l'autista, aprendogli la porta davanti.
La saletta era gremita di persone; Liam lo condusse in un angolo, dove c'era anche Niall.
-Louis. Piaciuto il concerto? - Gli sorrise il biondo, finalmente rilassato.
-È stato incredibile. Mi è piaciuto da morire. Non pensavo fosse così grande!- Esclamò con entusiasmo il ragazzo, facendolo ridacchiare.
-Il tuo Harry è occupato con la stampa; tra poco la bolgia se ne andrà. Intanto, vieni a prendere qualcosa dal buffet-
-Ho lo stomaco chiuso, Niall! È stato strepitoso-
Il manager scosse la testa di fronte a tanto entusiasmo, e poi gli disse:
-Devo confessarti una cosa. Credevo che l'ossessione di Harry nei tuoi confronti fosse più un capriccio da artista. Stasera, sentendolo suonare un concerto intero, posso dire che non è vero. La tua presenza è davvero benefica per la sua musica. Se suona per te, è diverso-
Louis sentì il cuore fargli le capriole in petto, mentre un sorriso estasiato si stampava nel suo viso.
Poco dopo arrivò anche Ed, che andò a fare i complimenti ad Harry e a ringraziarlo, e la gente cominciò a defluire, come predetto da Niall.
Louis osservò che Liam non faceva soltanto da autista, dunque: teneva d'occhio Harry come una guardia del corpo. Quando rimasero soltanto in una decina di persone, Louis, che era seduto in un angolino, spalanco' gli occhi nel vedere Harry venire da lui.
-Cosa aspettavi a venire a salutarmi?- Lo apostrofo' il pianista, abbracciandolo.
-Oh... io credevo... Niall...-
-Lo so, lo so. Non vedevo l'ora di averti qui tra le mie braccia- gli mormorò il pianista tra i capelli, mentre Louis si godeva il contatto stringendolo a sua volta.
-Sei stato incredibile- riuscì a dirgli, l'adrenalina di nuovo in circolo al pensiero dell'emozione di quella serata.
Harry lo scosto' e gli accarezzo' una guancia col dorso dell'indice, al che Louis girò nervosamente lo sguardo attorno.
-Non preoccuparti; i giornalisti se ne sono andati e queste persone si fanno i fatti loro- lo assicurò.
-Perché mi hai fatto sedere tra il pubblico?-
-Volevo offrirti il meglio di me; volevo che mi vedessi con gli occhi colmi di ammirazione. Ne ho bisogno, Louis. Perché ho bisogno che tu ti ricordi di questi momenti, quando la malattia ha il sopravvento. Ho bisogno che tu abbia qualcosa a cui aggrapparti, quando mi estranio dalla realtà e offro al mondo l'immagine di un pazzo-
Louis si commosse.
-Non piangere, Louis. Ho solo detto la verità-
-Ti ho già visto in uno di quei momenti, Harry, e ti assicuro che non mi serviva niente di tutto ciò-
Harry scosse la testa, serio.
-Tu non mi hai visto dare del mio peggio, Louis. A volte la follia ha il sopravvento; io non me me rendo conto se non dopo il ricovero, Louis. Capisco da come mi guardano Niall e Liam quanto grave sia stato l'attacco; volevo farti vedere anche il bello di me-
-L'ho già visto, il bello di te. E non me ne frega niente del resto. Ora basta, cambiamo argomento- affermò Louis, cercando di rallegrare il compagno.
Harry gli sorrise, e lo portò con sé al buffet, obbligandolo a mangiare qualcosa. Louis obbedi', anche se lo fece soltanto per compiacerlo. In realtà non sentì nemmeno il sapore del cibo, ancora immerso nella musica di Harry e nella malinconia di quello che gli aveva rivelato dopo.
Erano ormai l'una passata quando Ed chiese loro se si sarebbero uniti a lui ed il suo gruppo di amici per andare a bere qualcosa insieme; Harry declino' anche a nome di Louis, desideroso di tornare in albergo.
-Ancora grazie, Harry. E grazie a te, Louis, per la compagnia. Alla prossima- si congedo' il gallerista.
Liam li scorto' fino all'albergo, congedandosi a sua volta, e Louis ed Harry rimasero soli.

4/02/2017 E con questo doppio aggiornamento, vi auguro un buon sabato sera ed una buona domenica!
"Fiat lux" proviene dal libro della Genesi e significa "E luce fu". Pretenzioso? Può essere, ma l'ho inteso come riferimento al fatto che Louis apre gli occhi su Harry: sul suo essere un grande artista, e poi sul suo essere estremamente umano, preoccupato che Louis si spaventi nel vederlo nei suoi momenti peggiori.
Un bacio a tutti😘 ed un abbraccio a Cupido di plinio1975 da parte della sua signorina Frully😍

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