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La mattina di quel mercoledì Suga non venne a prendermi e non rispose nemmeno ai miei messaggi. Pensai fosse solo un bambino, davvero un bambino. Poteva almeno ascoltare le mie spiegazioni.

Giovedì fu lo stesso, non ci fu nessun cambiamento, iniziava a mancarmi, sentivo di aver fatto una gran cazzata e stava tutto diventando sempre più buio.

Yen "Suga ma posso spiegarti, davvero fammi parlare"
Visualizzato

Dopo l'ennesimo rifiuto decisi di chiamarlo, dovevo davvero sistemare la situazione.

Lo chiamai ma non rispose, provai dopo un'ora ma sempre senza risposta. Lasciai perdere, avevo comunque una sensazione di tristezza addosso.

~Jin, non so cosa fare~

Sentivo già le lacrime salire, e non perché stavo male per Suga ma perché non riuscivo mai a parlare dei miei sentimenti in modo aperto con qualcuno senza piangere, anche se quel qualcuno era il mio migliore amico.

~Hye-Jin, stammi a sentire, hai fatto una cagata si, però almeno ora hai capito cosa provi per lui, quindi, fatti coraggio e uno di questi giorni va a  casa sua e gli spacchi il culo dicendogli tutto. Se ti rifiuta mandalo a quel paese e troviamo in due secondi qualcuno meglio di lui~

Jin era sempre una persona sulla quale potevo contare, mi ascoltava e dava sempre ottimi consigli, quindi pensai di fare come mi aveva suggerito lui.

Venerdì.
Mi svegliai con un umore diverso rispetto a quello dei due giorni precedenti, ero calma e fresca. Pensai che alla fine, perché dovevo scrivergli o cercarlo, era solo un gioco, non avevo infranto nessuna regola, potevamo fare quello che volevamo con chi volevamo giusto? Giusto.
Quindi perché avrebbe dovuto arrabbiarsi con me?
Decisi così di non scrivergli quel giorno, di non cercarlo, di non pensarlo. L'ultimo punto non riuscì a soddisfarlo ma era ok.

Sabato
Credevo di essere diventata improvvisamente bipolare o qualcosa del genere, perché mi svegliai al contrario di ieri, quel giorno lui fu il mio primo pensiero quando aprì gli occhi alla mattina e l'ultimo quando li chiusi la sera. Mi mancava e continuavo a chiedermi se scrivergli o meno, se chiamarlo o no, se andare a casa sua o rimanere dov'ero.
Forse non avrei dovuto ascoltare il mio cervello quel giorno, perché decisi di scrivergli.

Yen "alla fine era solo un gioco no?"

Sugar Daddy "é, non era, non è mica finito"

Ero davvero felice che mi aveva risposto, non so perché

Yen "Suga!! Finalmente mi hai risposto"

Però quella felicità durò poco, perché poi visualizzò e non rispose.

Divertente come fu la stessa storia per tutta la settimana seguente, anche se io continuavo ad essere ogni giorno sempre più triste e arrabbiata. I miei sentimenti verso suga erano veri, erano forti e strani. Non avevo mai provato questo tipo di interesse per qualcuno in così poco tempo.
Fui molto sopresa da ciò, ma anche spaventata.

Jimin continuava a chiedermi perché non vedeva più Suga nei paraggi, si era preoccuato, il mio mochi.
Tra poco sarebbe stato il suo compleanno così, sapendo che il sabato sucessivo sarebbe partito con Tae per il suo viaggio, decidemmo di fare la festa quel giorno.

Era tutto organizzato in un locale poco lontano da casa nostra, dove tae e chimchim erano soliti andare.
TaeHyung aveva pensato a tutto, gli invitati, le decorazioni tutto quello che c'era da fare. Io mi ero semplicemente offerta per invitare anche Jin e Joonie.

Mi vestii in un modo abbastanza semplice, un vestito nero con delle spalline sottili e sotto una maglietta a maniche corte bianca, calze nere e delle semplici sarpe con il tacco.
Dovevamo trovarci alle 9:15 con tutti gli invitati, poi dopo 15 minuti sarebbe arrivato Tae con il festeggiato.

9:00
Jin e Namjoon passarono da casa mia e, insieme, andammo al locale.
Dopo pochi minuti iniziò ad arrivare gente, persone che non conoscevo, amici del college di Jiminie.
Vidi anche Jungkook, così lo chiamai.
"Jung-Kook, ciao" lui si girò e mi sorrise, in quello stesso momento vidi LUI che si girò insieme Kookie.
Perché era qui?
Kim Tae-Hyung che cazzo avevi fatto?
Così gli sorrisi, e lui rise, venne verso di me e "YEN COME STAI? Oggi è una festa, ricordati cos'è successo all'ultima festa alla quale siamo andati" no, yoongi, si sbagliava, questa sera non avrei ceduto, ero convinta di me stessa.

Perché era così aperto con me ora? Pensai che quel ragazzo fosse più bipolare e strano di me.

Me ne andai senza dargli molta retta, seguendo Jin e NamJoon, lui rimase lì, spiazzato.

Appena arrivò chimchim rimase a bocca aperta, abbracciò taetae e gli diede un veloce bacio a stampo, ringraziandolo, allora io uscì in modo teatrale urlando.

"MOCHI GUARDA CHE HO AIUTATO ANCHE IO, HO INVITATO JIN E JOONIE, così da rendere il tutto più adulto e serio"

Lui rise con il suo fare adorabile e mi ringraziò abbracciandomi.

Vidi suga che rideva dopo aver sentito le mie urla, era così adorabile, pensavo che a certe cose non dovevo farci caso, non dovevo far caso al suo chocker o alla sua camicia leggera, ai suoi capelli spettinati ma in modo pettinato e ai suoi occhi profondi.

La sera iniziò in modo tranquillo, cercavo di stare il più possibile lontata da suga, senza però che lui mi togliesse gli occhi di dosso, sentivo il suo sguardo su di me.
A metà serata, dopo aver bevuto qualcosa insieme ai miei due amici, sentì toccarmi la spalla, d'istinto mi girai e dissi

"Yoon-Gi basta, cosa vuoi?"

Ma appena mi girai notai che non era Yoongi, ma bensì Mark

"Mi dispiace ma sono io" e rise con il suo sorriso da angelo

"oh hey, come va?"

"Che strano, ci incontraimo sempre in locali come questo" "oggi sei davvero bella"

Pensaii a cosa voleva questo? Perché ci stava provando così spudoratamente? Ma soprattutto, Suga stava guardando? Così mi girai di colpo e incontrai subito il suo sguardo di disapprovazione, sentivo la rabbia fin sopra di me.
Era tutto un gioco no? L'avrei fatto penare come aveva fatto lui con me in queste due settimane.

"Mark offrimi da bere"

Così lo portai al bancone dove presi uno shots per me e uno per lui, e dopo un altro ancora e ancora. Ero completamente brilla ma sapevo cosa dovevo e volevo fare.
Lo presi e lo portai fuori, sentivo Suga dietro di noi, lo sapevo. Volevo vedere fin dove si sarebbe spinto. Mi sedetti con mark su una panchina.

"Perché finiamo sempre su panchine nel nulla?"

"Destino" gli risposi.

Lui cercò subito di baciarmi ma mi spostai leggermente, senza darlo a vedere, né a lui né a Suga.

"Sai, mi hai subito incuriosito, ora mi stai incuriosendo sempre di più, dove vuoi arrivare?" Mi chiese

"Voglio oltrepassare il suo limite" lo dissi a voce leggermente alta, così che anche lui potesse sentirmi.

Così, sentì dei passi dietro di me, ringraziai il cielo perché non riuscivo più a stare con questo ragazzo.

coffee ; Min Yoongi (Suga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora