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Mi svegliai con le dolci note di Fantastic Baby dei Big bang, che di dolci avevano nulla.

Scesi a fare la spesa per me e Jimin poi, come sempre, verso l'una e mezza andaii al lavoro.

La giornata passò troppo veloce, avevo portato il cambio e vari oggetti necessari alla mia sopravvivenza in un sacchetto e che poi trasferiti nella borsa che avevo lasciato qui ieri.

"Yen, non fate cose eccessive"

"Jin, te lo vorrei garantire ma non lo so"

"La mia bimba sta crescendo" e mi abbracciò, in quel momento, erano le 9:30, entrò Yoongi che vedendo la scena si mise a ridere.

Passò come gli altri giorni mezz'ora con noi, poi ci aiutò a sistemare, finito tutto io presi la mia borsa e seguii Suga.

Il viaggio in macchina era caratterizzato dalla musica delle sue bands occidentali preferite, mi disse nomi come Arctic Monkeys, The 1975, The Neighbourhood e anche altri che ora non ricordo.

"Bimba sai, c'è questa canzone che si chiama "Daddy issues" e mi fa venire in mente te"

E la mise, il mio livello d'inglese all'epoca era davvero basso, così non capii cosa disse, ma il ritmo mi piacque.

Pensandoci ora era meglio che non avevo capito il testo.

Dopo due minuti si fermò davanti a delle villette a schiera ben curate.

Scesi e lo seguii verso una di queste case, quando entrai rimasi shockata, era bellissima.

Tutti i mobili erano nuovi o comunque lo sembravano.

"Ma allora i soldi per fare lo Sugar Daddy li hai"

Rise guardandosi le scarpe.

"Qui vivevo con i miei genitori prima che loro si trasferissero e hanno lasciato la casa a me"

Allora niente, non poteva essere il mio sugar daddy.

"Dammi la borsa che la porto in camera tu siediti pure, lo so che si dice sempre ma fa come se fossi a casa tua" e sparì sopra le scale.

Appoggiai il giubbino sull'appendino e mi sedetti sul divano, era impressionatamente comodo e grande.

Dopo pochissimo scese lui e si mise vicino a me.

"Allora? Ti piace?"

Mi girai a guardarlo, aveva le gambe incrociate sul divano talmente era piccolo lui e grande il cuscino.

"Scherzi? Ci vorrei vivere"

"Vieni quando vuoi"

Poi si alzò, mi prese la mano e lo seguii, salimmo le scale di legno fino ad arrivare a una stanza con un letto singolo un piccolo armadio e un pianoforte di lato.

"Questa era la mia stanza quando ero ragazzo"

Poi si mise seduto sullo sgabello del piano e mi fece segno di sedermi vicino a lui.

Tirò fuori uno spartito scritto interamente da lui, il titolo di quel componimento era "First Love" e così iniziò a suonare e dopo di che si aggiunse anche lui, cantando, rappando, la sua voce era rilassante e calma.

Quella canzone esprimeva tutti i sentimenti che lui provava per questo strumento, la canzone più sentimentale e profonda che avessi mai ascoltato, mi venì la pelle d'oca.

Quando Yoongi finì di suonare gli dissi che era davvero un talento. Mi disse che quella canzone la scrisse all'età di 18 anni, e che ero la prima persona a sentirla dopo di lui.

Dopo avermi fatto sentire un'altra canzone mi prese per mano e mi portò in quella che presumo fosse stata la camera dei sui genitori. Iniziò a togliersi la maglietta e rimasi a guardarlo.

"Non fare quella faccia che in teoria mi hai già visto"

E dopo si infilò una maglietta blu, fece lo stesso con i pantaloni.

"Guarda che puoi cambiarti, non ti mangio"

Così presi il mio pigiama e mi diressi verso il bagno.

"No, bimba dove vai? Dai! Uffa"

Dopo essermi messa una maglietta rossa abbastanza larga e dei pantaloni bianchi semplici mi misi seduta sul letto.

"Mi piace questa stanza" era molto vintage, circa anni '70

"Grazie" poi lui si sdraiò e mi tirò giù con lui.

"Facciamo un gioco?" In quel monento non avevo voglia di giocare.

"Obbligo o verità" all'inizio credevo di essere nella casa di un ragazzino di 12 anni ma poi capii.

"Verità"

"A che età hai perso la verginità?" Che domande erano? Però risposi tutto d'un fiato

"17"

"Ok, io obbligo. Sai cosa voglio"

"Dobbiamo smetterla di fare ironia sullo sugar daddy" anche se non era quello che volevo.

"ma bimba!"

"Shsh"

E poi toccò a me "verità"

"Perché sei qui?"

Perché mi piaceva lui? Non lo sapevo nemmeno io

"Non lo so yoongi"

"No, non mi piace questa risposta, allora obbligo, baciami"

Cosa? Nono

"Scherzi?"

"Certo che no" mi avvicinai e gli baciai la guancia

"Così non vale!"

Non aveva specificato come il bacio.

"Entro domani mattina mi avrai baciato" così mi alzò e scese in sala tenendomi per mano, mi accompagnò sul divano poi si diresse verso la cucina.

Tornò con della pizza surgelata

"So che hai fame" e mi passò una fetta fumante.

"Non mi compri così Yoongi"

"Mi piacerebbe guardare un film"

Accettai mi misi sul divano e lui si sdraiò sulle mie gambe, non mi mossi, ero troppo stanca.
Mise un film chiamato "Noi siamo infinito" era il suo film preferito.

Iniziai a giocare con i suoi capelli, erano morbidi e lisci.

"Mi intrighi ogni giorno sempre di più" mi sussurrò lui.

Dopo di che si alzò e mi abbracciò con il braccio destro, iniziando a farmi grattini sul braccio.

"Yoongi cosa fai?"

"Shhh, rimaniamo così per sempre, ti prego"

Non lo capivo, non capivo nemmeno il mio cuore che batteva all'impazzata.

Mi appoggiai al suo petto e riaprì gli occhi dopo non so quanto tempo, ero sulle sue gambe e lui con la mano destra mi stava accarezzando la guancia.

"Yoongi che ore sono?" Chiesi io stropicciandomi gli occhi per poi alzarmi e abbracciarlo per dormire ancora.

"Le due di mattina piccola, hai sonno?"

E annuii stringendomi di più a lui, così mi prese in braccio e salì le scale, dopo di ché mi sdraiò sul suo letto.

"Yoongi!" Lo chiamai

"Arrivo"

Appena si sdraiò a letto andai vicinissima a lui e gli lasciai un lieve bacio sulle labbra.

"Almeno puoi dire di aver vinto la scommessa"
E poi lo abbracciai ancora di più addormentandomi.

Il mio cuore e la mia ragione erano andate a quel paese, dovevo ammettere a me stessa di provare attrazione, non solo fisica, per Yoongi.

Era solo un gioco no?

coffee ; Min Yoongi (Suga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora