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"Superato, perfetto, ora possiamo andare" Disse Suga con un tono molto duro.

Ero grata che lui fosse lì così non persi tempo e mi alzai subito, appena in piedi mi sbilanciai di proposito perché volevo che mi prendesse in braccio, lui si girò e mi fece salire sulla sua schiena. Non so davvero perché volevo quel tipo di contatto con Suga, lo feci e basta.

"Jimin, la porto a casa mia, meglio sia per lei che per te e tae. Auguri ancora" lo sentivo farfugliare.

"JIMINIE TI VOGLIO BENE, MOCHI ROSA MIO" urlaii dalla schiena di Yoongi

"Bimba mi rompi un timpano, cazzo!!"

Erano le due di notte, ero sulla sua macchina, le solite canzoni inglesi e lui che cantava insieme.

"Spiegami davvero che cazzo ti passa per la testa. Non puoi far così per farmi ingelosire, uno: mi ingelosisco con molto meno, due: quel ragazzo poteva farti qualsiasi cosa, tre: non fare mai più una cosa del genere, quattro: oggi sei davvero bella"

Non capivo molto ma credo di averlo ringraziato, o forse nemmeno quello. Solamente ero molto grata a Yoongi per questa ramanzina.

Appena arrivati a casa sua io andaii velocemente in camera sua, misi una sua maglietta e mi sdraiai nel suo bellissimo e comodissimo letto, lo ricordo ancora come se ci avessi dormito ieri, lui salì dopo qualche minuto con del limone.

"Sai già cosa devi farci" e lo mangiai, amavo il limone quindi non era un peccato farlo, anzi.

Intanto lui mi accarezzava la testa e in quel momento mi sentivo protetta, una bambina, come quando da piccola sei malata e la mamma si prende cura di te concedendoti tutte le attenzioni del mondo.

Dopo aver finito anche l'ultima goccia mi sdraiai e cercai il suo corpo. Lui si sdraiò dopo qualche istante e mi avvicinò il più possibile al suo petto, così lo abbracciai con il braccio destro  e cercai di dormire, lui intanto mi accarezzava ancora la testa, il viso, le orecchie, il collo, per aiutarmi a dormire.
Proprio mentre stavo per addormentami sento una frase provenire dalla sua bocca.

"Sai, è tutto giochi e divertimento finché qualcuno non si innamora"

Pensaii che si stesse riferendo a me, che l'aveva capito, che ormai era inevitabile e dovevo dirglielo.
Mi addormentai con questi pensieri e mi svegliai con gli stessi pensieri.

Il mio risveglio fu uno dei più belli della mia vita, se togliamo il mal di testa, profumo di caffè che proveniva dalla cucina, Suga che cercava di svegliarmi chiamandomi dolcemente e accarezzandomi il viso, appena aperti gli occhi vidi il suo sorriso, era la prima volta in tutta la mia vita che mi svegliavo di buon umore.

"Bimba, vieni a far colazione?"

Era mezzogiorno, Suga era già tornato dal lavoro.

"Sai, ironico come anche oggi la mia "capa" mi abbia chiesto di rimanere a pranzo."

Stavo mangiando del ramen, la mia colazione.

"Te l'ho detto che è innamorata di te" dissi con la bocca piena.

Lui mi guardò e rise davanti a quella scena, scuotendo la testa.

"Sai cosa le ho risposto per placare qualsiasi malintesto? 'Scusa ma c'è la mia ragazza a casa che sta ancora dormendo e non vorrei che non mi trovasse per ora di pranzo' "

Stavo per soffocarmi con il cibo, lui intanto rideva.

Il pomeriggio mentre stavamo guardando programmi idioti sul divano mi chiese se anche quella sera potevo rimanere a dormire da lui, dato che il lunedì deve curare la bambina e io quella settimana avrei avuto la mattina potevamo passare il pomeriggio insieme.

Così andai a casa mia e presi il necessario per tre cambi, sempre prevenuta.

Jimin rimase abbastanza stranito e sconvolto, anche io lo sarei stata se mi fossi trovata nei suoi panni.
Io e Suga in quel momento stavamo cercando di capire il da farsi anche se non eravamo a conoscenza di ciò, era tutto un lavorare di impulsi, senza fermarsi a pensare.

Quella sera ero decisa di chiedere a Suga a che punto fosse questo gioco e dalla sua risposta potevo decidere se esprimere i miei sentimenti o meno.

Eravamo sul divano a mangiare mentre guardavamo un film. Finita la cena ci sedemmo più vicini, il suo braccio era attorno al mio collo e intanto mi accarezzava i capelli, la mia testa sulla sua spalla.

"Suga, a che punto è il nostro gioco?"

Lo sentii irrigidirsi, così mi alzai dalla sua spalla e gli presi le mani.

"Io avrei tante cose da dirti quindi per me il gioco può finire qui"

Non so, era una cosa positiva quella che mi aveva detto no? Però il mio lato da pessimista non riusciva a captarla come tale, decisi comunque di dichiararmi.

"Zuccherino, guarda, è la prima volta che faccio una cosa del genere, non ho mai avuto il coraggio di farlo, non so perché però aspettavo sempre che fossero gli altri a fare il primo passo.
Quindi, spero tu abbia capito, volevo dirti che è da qualche settimana che sto covando dei pensieri sulla tua persona che vanno oltre al semplice gioco, sto infrangendo una delle regole quin-"

In quel momento lui mi fermò buttandosi su di me e facendomi sdraiare completamente sul divano.

"Volevo farlo io per primo. Hye-Jin, mi piaci, non in un modo semplice, per davvero, voglio passare con te le mie giornate ma non solo per un gioco, in un modo serio e profondo."

Poi si avvicinò alle mie labbra e prima mi diede un bacio veloce a stampo poi il desiderio proveniva da entrambe le parti e da un semplice bacio partì un insieme di emozioni già provate in passato con Suga ma quel giorno avevano un qualcosa in più, c'era un sentimento vero e puro, sincero, non era solo un modo per provare e provocare piacere ma per connettersi all'altra persona nel modo più profondo possibile.

Il mattino seguente non ricordo come mi svegliaii nel suo letto con addosso la maglietta che avevo usato la sera prima per addormentami.

La mattina precedente, verso le 2, Suga si svegliò e così, dato che ci eravamo addormentati sul divano mi portò in camera sua e mi infilò la sua maglietta, cercando ancora di farmi dormire.

Quel momento pensaii davvero che Suga fosse una benedizione, com'era possibile che un ragazzo che conoscevo da un mese si comportasse in un modo così vicino a me? Dovevo aver salvato il mondo nella vita precedente.
Ma esiste un lato negativo in tutto no? E io stavo aspettando proprio quello, perché sapevo sarebbe arrivato.

coffee ; Min Yoongi (Suga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora