1.4

551 38 2
                                    

Lo guardavo, era davvero bello illuminato dalla luce della luna e delle stelle che, grazie ai vetri colorati, emanavano una leggera luce di vari colori.

Si alzò e prese due cuscini da un armadio.

"Su bimba, ora dormiamo che sarai stanca"

Così me ne passò uno, e dopo si sdraiò vicino a me, anche se avevamo due coperte e un lenzuolo io sentivo comunque freddo, così mi avvicinai più che potevo a lui, infilando la mia testa nel suo braccio.

"Sai, non mi ricordo dove lessi una frase che diceva "stammi addosso che vicino sei troppo lontano" credo che rappresenti te, non riesci a starmi lontano"

"Zuccherino, ho sonno e freddo, ti avrei abbracciato anche se fossi stato Jungkook"

Mise il suo braccio sinistro dietro di me, e mi avvicinò ancora di più a lui.

"Povero Jeon Jungkook, così piccolo e potrebbe ricevere un trauma così grande"

Gli tirai una pacca sul petto.

"Ok bimba, ho capito, buonanotte" e mi baciò la fronte.

Erano le quattro credo, e mi svegliaii come sempre, ero in una posizione simile a quella con cui mi ero addormentata.

"Min Yoongi, tu mi farai uscire di matto"

Gli sussurrai, forse ero già innamorata e ancora non lo sapevo?

Lo ammiraii finché non mi venne di nuovo sonno così che decisi di riaddormentarmi.

Dopo pochissimo tempo, forse due ore al massimo Suga mi svegliò.

"Bimba l'alba!"

Così si alzò, si vestii io feci lo stesso, al di fuori di quella casa non c'era assolutamente nulla, così prese un telo e andammo su un prato immenso.

"Sai a me piace l'alba, anche se preferisco il tramonto. Il cielo mi affascina, non so come mai sinceramente, però trovo che i suoi colori siano davvero belli e pieni di messaggi."

Lui aveva un suo braccio attorno alle mie spalle e io tenevo la sua mano intrecciando le dita con la mia.

"Sai, sei strana, cerco di resettare tutto ma tu sei sempre presente nella mia mente" disse tutto ciò con leggerezza non so nemmeno se si rese conto di ciò che aveva detto, forse non lo intendeva davvero, almeno, così sembrava.

Quello sembrava un segnale d'allarme? Si stava innamorando?

Verso le sette, quando essa finì entrammo in casa la luce che ormai entrava dal tetto era di diversi colori, ero affascinata.

"Bimba, dopo ti porto a far colazione"

Questo era pazzo, pensaii, io avevo ancora sonno, infatti gli presi il polso e lo portai ancora a letto.

"Shhh"

Cercai di mettermi più vicina a lui, e Yoongi, come sempre ormai, mi abbracciò da dietro e mi strinse vicino a lui baciandomi la fronte.

"La bimba ha bisogno d'affetto, ma alle otto tutti in piedi"

Annuii facendo qualche verso strano, lui rise, era così adorabile.

Eravamo rimasti in quella posizione senza dire nulla per un ora.

Io stavo pensando, pensavo al casino nel quale mi ero cacciata, perché proprio lui? Davvero, perché? Però mi autoconvincevo che non era amore quello, che l'amore non esisteva, cercavo di convincere anche me stessa di cose che ormai erano palesi.

Così fu, alle 8 ci alzammo e dopo un'altra ora di macchia e altre canzoni occidentali mi portò in un locale vicino casa sua.

"Prima venivo qui a far colazione"

Era un locale molto semplice, c'erano due cameriere che entrambe salutarono Suga, lui prese il suo solito caffè freddo.

Dopo di che mi portò a casa mia, appena entrata sentivo qualcosa di strano, Jimin dov'era? Andai a vedere in camera sua e niente.
Ah, quel bambino, così lo chiamai.

"Jiminie dove sei? Mi sono preoccupata"

Lui, con una voce ancora assonnata.

"Da TaeTae"

"Jimin che fai? Torna qui dai" Sentii di sottofondo Tae, erano così cute.

*

*Wow, fantastic baby dance uhuh I wanna dance...* era la mia sveglia.

"Ma sono le undici perché?"

"Senti ognuno ha i suoi orari cosa vuoi?"

Rise e andò a sedersi sul divano.

"Comunque mi piace dormire con te, sto bene"

Davvero non si rendeva conto delle parole che diceva, lui era più che innamorato forse. Forse era stato davvero amore a prima vista per Yoongi.

"Vattene a casa tua su" così, dopo avermi baciato la guancia e avremi detto che ci saremo rivisti domani se ne andò.

Passai la restante ora a pensare, a tutto, a chi fosse questo Min Yoongi e perché ero così legata a lui in tutti i sensi, ero arrivata alla conclusione che c'era solo un'attrazione fisica e non intellettuale, anche se forse era più il contrario. Ma di una cosa ero certa, che quello non era amore, che io non provavo amore per lui e mai lo avrei provato.

Chiesi al mio amico di venire da me e gli raccontaii quasi tutto, lui rimaneva dell'idea che uno, questa cosa di frequentarsi senza innamorarsi non era un bene per nessuno dei due, due eravamo già innamorati l'uno dell'altra ma non volevamo ammetterlo.

Alle 9:30 si presentò in tutto il suo splendore.
"Yoongi perché sei qui?"

"Non lo so, avevo preso l'abitudine di vederti tutti i giorni alle 9:30
Domani mattina ti passo a prendere io ok?"

Tutto ciò stava diventando un'abitudine. Ci stavamo abituando alla presenza l'uno dell'altra, e non pensavamo al fatto che se uno dei due si fosse innamorato il gioco sarebbe finito.

"Ricordati che è un gioco" mi dice dopo avermi dato un bacio sulla guancia per salutarmi.

"Scusa chi se lo dimentica? Min Yoongi, non innamorarti di me, mi raccomando"

Rise e mi salutò semplicemente.
Appena se ne andò mi buttai subito sul mio letto sbuffando.

Pensavo sempre di trovare un ragazzo migliore di lui, magari a caso l'avrei trovato, senza andare a cercarlo.

Però pensai anche che potevo fare quello che volevo, alla fine io e Yoongi non eravamo legati da niente così chiamai Jin.

~Martedì avete da fare?~

~no~ mi risposte Namjoon

~portatemi in discoteca a ballare, devo cercare qualcuno, per far vedere a me stessa che ci sono persone migliori di Yoongi~

~ah sei prorpio innamorata~

Non volevo ammettere a me stessa che lo ero, cercavo di negare tutto.

coffee ; Min Yoongi (Suga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora