Capitolo 2

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<<Va tutto bene?>> apro gli occhi. Sono ancora su questa spiaggia. Ero crollata. Un ragazzo mi sta aiutando a tirarmi su e mi sento molto in imbarazzo. Mi porge una mano e io mi alzo. <<Si, grazie.>> tolgo la sabbia dal mio vestito e guardo verso il basso. Sono arrossita. Mi accorgo degli occhi di questo ragazzo di fronte a me solo quando si presenta. Sono solari e vivaci e verdi e ha dei capelli sbarazzini. 

<<Io sono Darren>> è molto più alto di me. <<Ciao, io sono Vanessa>> rispondo con timore. Non lo conosco. Ci stringiamo la mano e io sono tremolante. Non parlo molto e taglio corto, invece lui non ha problemi e parla come se ci conoscessimo già.<<Ti ho visto qui in terra e pensavo che avessi bisogno di aiuto.>> si motiva. <<In che città siamo?>> intervengo tutto a un tratto. <<Siamo nella città 3759>> mi guarda dritto negli occhi. Forse per capire chi sono. 

Le mie gambe continuano a tremare nonostante provi a farle stare ferme. Non riesco a sopportare l'intensità dei suoi occhi. Sono ammaliata dalla sua bellezza. Sento la bocca secca. La mia mano corre su e giù per il mio braccio. Stata pensando che sono strana. Mi stupisce il fatto che non se ne vada. Potrei essere una truffatrice, o un'assassina. Lui non mi conosce, eppure è davvero intenzionato ad aiutarmi. Ad essermi amico. Ha un tono allegro, è spavaldo, e di sicuro non è timido. Mi piace quel tono di felicità. Si capisce che è una persona onesta e di buon cuore e di cui possa fidarmi. Nemmeno io lo conosco. Potrei sbagliarmi su di lui. Ma così come quando la nave stava affondando, sento qualcosa che mi forza a credergli. Non riesco a spiegarlo. Nel mio cuore sento come un calore. Così caldo che mi ricorda il fuoco. Non mi è mai capitato.  Voglio conoscerlo. 

<<Forse è meglio se ti accompagno a casa, non sembri molto in forma>> propone. Mi squadra da capo a piedi. Io non so cosa inventarmi. <<I-io non abito qua>> sussurro. Evito di guardarlo negli occhi. Osservo le onde che si riversano sulla sabbia. Devo escogitare qualcosa. Non posso dire la verità. Sembrerei ancora più strana. Sembra sconcertato. Si passa una mano fra i capelli, ragionando su cosa fare. <<Non è che sai dirmi dove posso trovare un negozio si vestiti? I miei sono un po'..>> mi liscio le pieghe della maglietta con la mano. <<bagnati>> faccio una smorfia al ricordo del motivo per cui sono zuppi d'acqua. <<Certo, forse è meglio.>> 

Mi fa strada attraverso una pineta. Il sentiero è ricoperto di aghi di pino. E nell'aria si sente anche il profumo di resina. Non ho le scarpe, devo averle perse. Nel camminare gli aghi mi pizzicano i piedi. Le persone mi fissano mentre cammino. È naturale. Non si vede molto spesso una ragazza fradicia e ricoperta di sabbia senza scarpe passeggiare come se nulla fosse. Mi sento parecchio a disagio. Chino la testa e guardo sempre verso il basso, per evitare gli sguardi interrogativi della gente. Darren cammina accanto a me. Non mi fa domande e forse è meglio così per adesso. Non sa bene cosa dirmi in una situazione del genere. Finita la pineta, ci ritroviamo nella città vera e propria. 

So che tutte le città che iniziano col numero 3 si trovano nel Paese 1, lo stato più forte di tutti quelli che ci sono sulla Terra. La Terra è divisa in 5 Paesi. Le città vengono chiamate con numeri. Il numero iniziale rivela in quale Paese si trova la città. Al governo di tutti e 5 i Paesi c'è solo una persona, che da chiunque viene chiamata Lui, il suo vero nome è sconosciuto, e non morirà mai. Resterà il Lui per sempre. Nessuno sa come, ma è già da 200 anni in carica. È affiancato nel suo lavoro da 6 persone, che vengono chiamati Aiutanti. Vivono tutti e 7 a palazzo, che viene chiamato l'Origine, e se Lui ha una famiglia, allora anche la sua famiglia abita lì. Però, il Lui che comanda adesso il mondo, non ha una famiglia, perciò ci abitano solo lui e gli Aiutanti. Pochissime persone sanno dove si trova l'Origine e sono solo quelle che ci lavorano.

Le leggi, le tradizioni, le feste nazionali e le lingue sono uguali per tutti i Paesi, tranne per l'economia. Quella si sviluppa in ogni stato diversamente. Lo stato più economicamente forte  è l'1 e il più debole è il 3. È un bene che ci sia una sola lingua. Così, da qualsiasi parte del mondo ci si trova si riesce a parlare con le persone di quel luogo. Io vengo dal paese 4, le cui città iniziano con 2. La mia città era la numero 2164, ma è un ricordo lontano.


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