Mi sveglio con Angel che mi si strofina il muso contro il mio viso. <<Bello!>> lo prendo in mano e lo accarezzo. Mi fa le fusa e ritorna a giocare con la scatola. Apro la borsa e ne tiro fuori delle brioches che abbiamo comprato qua vicino. Vorrei aspettare Darren, però ho troppa fame e lui sta ancora dormendo. Volevo prenderla al cioccolato, ma al cioccolato non c'era quindi l'ho presa alla crema. Appena sente l'odore del cibo, Angel si avvicina. Sono seduta in terra, ma tengo il braccio in alto per evitare che Angel prenda la brioche. Non credo che possa mangiarla. Lui salta sempre più in alto e ad un certo punto devo alzarmi in piedi, altrimenti sarebbe riuscito a prenderne un pezzo.
Se questo viaggio non fosse stato un viaggio rischioso e in qui tutto cambierà, sarebbe anche potuto essere romantico. Abbiamo girato per un sacco di città e abbiamo visto molti paesaggi magnifici. Oggi dobbiamo chiamare Greg e decidere il giorno in cui andare a palazzo. Sono le 6 di mattina e per la prima volta non ho voglia di fare nulla. Proprio, assolutamente niente. Me ne sto ferma, in un angolo. Una volta che ho finito di mangiare la brioche, mi siedo di nuovo in terra e non penso, non osservo, non canticchio, non scrivo, non gioco a carte, non coccolo Angel. Sono immobile. Ascolto i pochi rumori del mattino, anche se da questo piano si sente poco. Siamo all'ultimo piano, che è il 32esimo. Si sente qualche battito di ali di piccione, ma nient'altro. Non mi sento più dentro questo corpo. È come se girassi per il mondo solo con la mia anima, senza che nessuno possa vedermi, in questo momento. Posso visitare migliaia di luoghi nello stesso minuto. Chiudo gli occhi e appoggio la schiena alla parete. Un lieve miagolio di un gatto mi fa tornare indietro in questa città. <<Ciao Angel>> Angel è andato a svegliare anche Darren. Non gli piace restare da solo, vuole avere compagnia. Darren lo accarezza un attimo, poi lo prende e lo appoggia in terra, così può tornare a dormire. <<Angel, vieni qua>> gli vado incontro e Angel mi salta in braccio. È troppo dolce questo cucciolo. Mi ero dimenticata di dargli da mangiare prima. Non saprei cosa dargli. Prendo un pezzo di pane che ho preso ieri di nascosto al ristorante. Lo taglio in piccoli pezzettini e lo do a Angel. Ogni pezzettino, alzo il braccio e lo faccio saltare. Si diverte tantissimo. Salta fino a che non raggiunge il pane e lo mordicchia. Quindi lo lascio andare per terra e lo mangia in un boccone. Devo prendere qualcos'altro da dargli verso pranzo. Ora si strofina contro il mio braccio e va ad accucciarsi sotto il letto. Si addormenta e vuol dire che adesso posso passare un momento di tranquillità. Da quando è arrivato, devo sempre occuparmi di Angel. Lo adoro, però è impegnativo. E il fatto che è un cucciolino non aiuta le cose. Darren continua a girarsi e rigirarsi e non riesce a riaddormentarsi. <<Mi sa che ora devo alzarmi>> mi siedo accanto a lui sul letto e gli do un bacio lieve <<Così iniziamo bene la giornata>> il sole illumina la stanza di una luce dorata che ci immerge nell'estate. <<Svegliarmi ogni mattina accanto a te è mille volte meglio di un sogno e duecento volte meglio del paradiso, e fa iniziare di sicuro bene la giornata.>> mi toglie il respiro baciandomi l'aria profuma di campi e di grano. <<Sai di...crema?>> scoppio a ridere <<Sì. Scusa se non ti ho aspettato a fare colazione>> si alza in piedi e io rimango seduta <<Non fa niente.>> il sole è affacciato alla finestra ed è così splendente. <<Intanto posso chiamare Greg>> prendo il foglietto col suo numero dal comodino. <<Sì, così sappiamo se dobbiamo prepararci o no>> compongo il numero sul telefono usa e getta che abbiamo preso proprio da Greg.
<<Pronto?>> la voce roca di Greg risponde al telefono <<Ciao, sono Vanessa.>> dopo esserci salutati e chiesti come stavamo a vicenda, andiamo al dunque. <<Secondo i calcoli che abbiamo fatto ieri, sarebbe meglio far finta che il vostro lavoro sia finito. Secondo molta gente quello che dovevate fare era solo dare una lezione al governo e ridare i diamanti a quelle persone che ne avevano bisogno. Se lasciamo passare alcuni giorni nessuno si aspetterà un attacco a palazzo. Quindi faremmo martedì.>> quello che ha spiegato a senso e sono al settimo cielo. Abbiamo una settimana libera per fare quello che vogliamo <<Sì, martedì è perfetto. Non possiamo farci vedere in giro, vero?>> mi sarebbe piaciuto andare da qualche parte con Darren, in qualche museo o semplicemente girare per le vie della città, ma credo che non possiamo. <<Sarebbe meglio che vi facciate riconoscere il meno possibile però per una volta potete andare in un posto non troppo frequentato.>> di sicuro non staremo 7 giorni chiusi in questa camera. <<Come va con Amaryllis?>> non sono preparata a questa domanda. Mi salgono le lacrime agli occhi. <<L'ho mandata via, non mi fidavo abbastanza>> non posso dire la verità, rimanderebbe tutto e causerebbe ulteriori guai. Per di più è una questione sugli Incroci e Greg non ne sa nulla, perciò lo terrò fuori da tutto questo. <<Se credi sia giusto va bene>> <<Ok, allora il piano è sempre lo stesso?>> questa è l'ultima volta che ci sentiremo, ci incontreremo direttamente martedì. <<Sì, sempre quello. Ci vediamo fra una settimana, a presto.>> deve andare, sembra di fretta <<Ciao e grazie>> chiudo la telefonata. Corro da Darren senza smettere di sorridere <<Abbiamo una settimana libera>> mi prende per la vita e mi fa girare per aria. Dopo mi mette giù e mi da un bacio profondo. <<Ho così tanti posti in cui portarti e così tante cose da farti vedere.>> è una delle migliori notizie che abbiamo ricevuto in questi ultimi giorni. Fra poco molto probabilmente saremo morti, tanto vale goderci i nostri ultimi giorni in allegria. Un'ombra mi oscura la mente. Come fa a conoscere così tanti posti in questa città quando non viene nemmeno da questo Paese? Mi impongo di non pensarci adesso. Questo momento deve essere splendido. <<Anche io ho tante idee.>> <<Oggi si può->> lo fermo perché mi viene in mente un'idea strepitosa <<Portare a spasso Angel in qualche campo o qualche sentiero o lungo qualche fiume.>> la sua mano che si muove lungo la mia schiena è come acqua fresca in una giornata torrida. <<Basta che mi dici qualsiasi cosa tu voglia e ti assicurò che l'avrai.>> migliaia di fiocchi di neve si posano su di me, mentre geyser mi scaldano. <<A me basta avere te>> chiudo gli occhi e lascio che Darren mi faccia immaginare milioni di cose in un solo istante.
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Forever
AçãoVanessa è sempre stata una ragazza introversa, tormentata dalla morte dei genitori. Quando in un incidente rimane l'unica sopravvissuta fra i suoi amici tutto cambia. Riscopre la sua vera natura. Incontra Darren, un ragazzo affidabile e gentile...