Perché amare è il solo modo di essere felici?
<<Sei sicura di volerci andare?>> Josh cammina per la stanza mantenendosi il mento.
Mi guardo allo specchio, ho indossato l'abitino che ho acquistato l'altro giorno, stiro il vestito con le mani, e mi giro verso Josh.
<<Come sto?>>
Non mi ha ancora vista, quando lo fa, si blocca.
<<S..sei bellissima Sophia, cioè voglio dire, ti sta bene quel vestito>> Arrossisce e abbassa lo sguardo sulle sue scarpe.
<<Non sembra troppo formale?>> Non è un appuntamento, e mi sento fuori luogo vestita così.
<<In effetti..>>Mi squadra dalla testa ai piedi.
Vado a cambiarmi, non voglio sembrare una inguaribile romantica agli occhi di Landon con questo vestito.
Opto per degli shorts di jeans a vita alta, Maglioncino crop top bianco, e stivaletti neri.
Ho già ondulato i capelli, trucco semplice con mascara e rossetto nude.
L'ansia comincia a farsi sentire, e non sto più nella pelle. Sono curiosa di sapere cosa ha da dirmi. Sono passati tre giorni da quando Landon mi ha lasciato il foglio in mensa, da quel giorno non ha fatto altro che tormentarmi venendo a bussare tutti i giorni a casa. Chiamarlo tormento sarebbe un eufemismo.
Non mi ha più chiesto di provare, credo sia rimasto traumatizzato dall'ultima volta, come contraddirlo.
<<Sophia c'è qualcuno per te>> Zoe mi richiama dal piano inferiore.
Infilo la giacca di pelle e lascio un bacio a Josh.
<<In bocca al lupo>> Mi accarezza la spalla
<<Crepi>> Gli sorrido ed esco dalla porta, Josh dice qualcosa ''spero crepi lui'', ma non sono sicura di aver sentito bene.
Il fatto che Josh non mi appoggi, mi fa sentire insicura.
Scendo velocemente le scale e vado verso la porta. Vedo Landon parlare con Zoe.
Ha dei pantaloni beige e una camicia nera. Gli dona molto questo look.
<<Andiamo?>> Mi porge la mano, ma la scanso e vado verso la porta.
Ho accettato questo invito per pura curiosità.
Cavolate! mi ricorda la vocina, nella mia testa.
<<La vedo dura>> Si rivolge a Zoe.
Ci avviciniamo verso la macchina, fa per aprirmi la portiera.
<<So aprire una porta anche da sola>> Appoggiamo la mano nello stesso momento sulla maniglia, e un brivido mi percorre lungo la schiena, forse è solo il freddo.
Ha lo sguardo confuso, ma va dall'altra parte della macchina e saliamo insieme.
<<Come mai questo invito a cena?>> Si passa una mano tra i capelli, poi accende il motore e partiamo.
<<Come mai tu hai accettato?>> Non distoglie lo sguardo dalla strada.
<<L'ho fatta prima io la domanda>> Mi porto le braccia al petto.
<<Voglio parlarti, ma non in macchina. Quindi, fa silenzio e ne parliamo quando arriviamo>>
Mi irrita il tono di voce con cui mi parla, e mi irrita il fatto che mi abbia zittita.
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I chose you -Un bellissimo disastro.
RomanceMi ritrovai schiacciata contro il muro, sotto il suo peso, e le sue labbra calde, premevano con forza sulle mie. Gli misi le mani dietro la nuca, e risposi al suo bacio, senza riuscire più a pensare a niente. Quella totale perdita di controllo che p...