Siamo rimasti abbracciati sull'uscio di casa, per un tempo che a me è parso infinito.
Il suo odore, le sue braccia che mi fanno sentire la ragazza più forte del mondo, i suoi occhi che mi scrutano anche l'anima per quanto sono profondi, mi sono mancati, anche se solo per qualche giorno.
Quando entriamo noto che non c'è nessuno in casa, e Josh ci fa accomodare nel soggiorno, prendiamo posto sul sofà bianco a quattro posti.
Il padrone di casa si allontana per andare in cucina e noi rimaniamo li.
<<Sophia se vuoi vado via, non è il caso che io rimanga>> Megan si alza ma la blocco.
<<No, ormai sei una di noi>> dico sinceramente e sorridendomi si siede di nuovo sul sofà .
Josh rientra nel soggiorno con una caraffa d'acqua e bicchieri, appoggia tutto sul tavolino posizionato di fronte a noi e prende posto anche lui.
<<Allora Sophia..>> ha lo sguardo basso, e gira i pollici, segno che è agitato.
<<Sappi che ero ubriaco, e non avrei voluto dirtelo in quel modo..>> continua.
Finalmente alza lo sguardo e mi guarda negli occhi come per capire che effetto mi abbiano fatto quelle parole.
<<Avrei voluto dirtelo tantissimo tempo fa, ma sembrava sempre il momento sbagliato..>> continua a guardarmi e il mio volto non ha espressione, come il mio stato d'animo d'altronde.
<<Josh io..>>Non finisco la frase.
<<Aspetta fammi finire, ti prego>>
Annuisco e continua a parlare.
<<Ti vedevo quando eri triste, e ti bastava vedermi per farti ritornare il sorriso, quando avevi uno dei tuoi attacchi di panico, e bastava un mio tocco per farti ritornare il respiro, quando qualcuno ti prendeva in giro, e correvi da me, perché come già detto , ero l'unico capace di farti sorridere. Credevo che tutto questo fosse amore, e invece no. Mi spiego meglio: l'amore da parte mia c'era , ma da parte tua era una semplice e pura amicizia, che io ho visto in modo differente. Scusami se questa cosa ti ha fatto stare o ti fa stare tutt'ora male, ma questo è quello che provo, e a malincuore devo dirtelo, non possiamo vederci se tu non provi lo stesso, mi dispiace ma devi capirmi, fa male starti vicino e non poterti dire tutto quello che provo, e tutto quello che sento, fa male, troppo male Sophia...>>
Quelle parole mi hanno spiazzata. Nel frattempo le lacrime si sono fatte spazio , e Megan ha cercato di calmarmi accarezzandomi la schiena, ma non ci è riuscita.
Bevo un po' d'acqua per inumidire le labbra, che sono diventate secche e poso il bicchiere sul tavolino.
Cerco i suoi occhi, ma Josh guarda altrove. Non posso crederci, non può aver detto che non ci vedremo più, tutte le mie preoccupazioni si sono avverate e anche se nella mia testa ero pronta per una cosa del genere , il mio cuore non era pronto, e ad ogni sua parola mancava un colpo.
<<Josh, ti prego non puoi chiedermi di non vederci più, ne morirei..>> dico tra le lacrime , e finalmente mi guarda
<<Sophia ne morirei più io, credimi>> Josh sembra bloccato, prima, vedendomi piangere non avrebbe esitato ad avvolgermi tra le sue braccia e sussurarmi all'orecchio che andava tutto bene, ad oggi, non lo riconosco più.
<<Josh, spero solo che un domani capirai che quello che provi non è amore, ma un bene immenso, troppo immenso forse, che ti ha confuso>> Detto questo mi asciugo le lacrime e mi alzo , per avvicinarmi alla porta, Megan fa la stessa cosa e prima di uscire mi giro un'ultima volta verso Josh.
<<Ti voglio bene, e non dubitare nemmeno per un istante dell'affetto che provo per te>> Apro la porta ed usciamo, Megan prima di uscire lo saluta con un cenno della mano, per poi chiudere la porta.
Accolgo volentieri l'aria fresca che mi colpisce il volto e cominciamo a camminare.
<<Sophia io vado a casa, se non ti dispiace>> Megan si ferma e mi guarda attentamente
<<Certo va pure>> dico sorridendo debolmente. Mi asciuga una lacrime che stava per scendere e mi abbraccia.
<<Tranquilla andrà tutto bene>> si stacca e mi sorride.
<<A domani allora>>
<<A domani>> Dico.
La vedo allontanarsi e girare il vialetto.
Il tempo non prospetta nulla di buono, è grigio e nuvoloso , proprio come me.
Cammino verso casa mia, e di tanto in tanto do qualche calcio ad una pietra, non mi sono mai sentita così vuota.
Dopo qualche minuto arrivo davanti casa e vedo una macchina che conosco benissimo.
Corro verso la porta e tremante inserisco la chiave, appena entro mi blocco all'istante<<Papà>> Urlo.
Ciao a tutti, andate a leggere anche l'altra storia, la trovate sul mio profilo.
Il ragazzo della porta accanto😍😍
Come sempre baci dalla vostra DolceGi.
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I chose you -Un bellissimo disastro.
RomansaMi ritrovai schiacciata contro il muro, sotto il suo peso, e le sue labbra calde, premevano con forza sulle mie. Gli misi le mani dietro la nuca, e risposi al suo bacio, senza riuscire più a pensare a niente. Quella totale perdita di controllo che p...