Capitolo 30

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<<papà>> urlo.

Apro la porta e quando vedo mio padre mi blocco.
È seduto sul divano insieme a mia madre, quest'ultima ha il viso rigato dalle lacrime, mio padre invece, impassibile resta a guardarla .
<<Cosa ci fai qui?>> Dico sconvolta.
<<Sono venuto per restare>> Ammette

<<Per restare? E dove sei stato fin'ora?>> Mia madre si alza dal divano, e si avvicina a me, accarezzandomi la schiena, notando le mie lacrime.

<<Ho sbagliato lo so, ma non si può tornare indietro, posso solo farmi perdonare>> Mi guarda quasi dispiaciuto, ma non cedo, ci ha abbandonate in queste settimane promettendo di telefonarci, ma non l'ha fatto.

<<Perdonare? Ci hai abbandonate questa settimana lo sai vero? Ci hai lasciate un misero post-it, e ripeto un POST-IT, al frigorifero per dirci che andavi via, hai promesso che telefonavi e non l'hai fatto, eri troppo impegnato a spassartela con le donne, con la quale tradivi mia madre, per pensare alla tua famiglia, giusto?>> Vedo un velo di soddisfazione nel viso di mia madre che nasconde subito dopo per rispetto di mio padre.
<<Sophia non ti permetto di rivolgerti a tuo padre in questo modo>> Dice lui, alzando il tono di voce.

<<Tu non mi permetti un bel niente, chiaro?>> La sua espressione è arrabbiata, mista a stupore.

<<Io ti ordin..>> Non gli do modo di finire la frase, perchè ne ho abbastanza, andarsene per poi ritornare quando gli pare e piace, proprio non mi va.
<<Perchè non ci hai chiamate? Perchè?>> L'unica cosa che mi rimane da fare, è piangere, anche se so che non servirà a niente.

<<Perchè temevo le vostre reazioni>> Dice in tutta fretta.

<<E basta co sto ''temevo le vostre reazioni'' basta, ok? Sei un padre cavolo, non puoi temere le reazioni dei tuoi figli.>> Mio padre rimane in silenzio, abbassando lo sguardo sulle sue scarpe.
Mia madre invece continua ad accarezzarmi la schiena.

<<Sono stato un codardo va bene? ma mi dispiace tantissimo, credimi,io vi voglio molto bene>>

<<Non ti credo>> Dico singhiozzando.

<<Vieni e abbraccia il tuo vecchio, ricorderemo questo momento solo come un brutto sogno>> Apre le braccia e mi indica di andare da lui.

Corro tra le sue braccia, mi sono mancate tantissimo. Quando mi avvolge, appoggio la testa sul suo petto e lui mi accarezza i capelli, proprio come quand'ero piccola.
Mi sposta delicatamente e con i pollici mi asciuga le lacrime, mi sussurra all'orecchio un tenero ''ti voglio bene'' e gli sorrido.

Ci giriamo verso mia madre che sta piangendo, come un fiume in piena, credo siano lacrime di gioia, perchè sorride.

<<Non farlo mai più, ok?>> Gli dico tirando su col naso.
<<Va bene mamma>> Ride e mi abbraccia ancora.

<<Ora va a fare i compiti signorina>>Continua.

Sbuffo rumorosamente, e mi stacco dalle sue braccia, lascio un bacio a mia madre che nel frattempo ha smesso di piangere, mostrando il suo bel sorriso.

Vado su in camera mia, e chiudo la porta alle mie spalle.
Mi siedo intorno alla scrivania e comincio a studiare.

Due ore dopo
Non ne posso più, ho studiato fino allo sfinimento. Ma sono molto soddisfatta del risultato.

Mi affaccio alla finestra , notando che è buio ormai. Mi sdraio sul letto e prendo il telefono.
Era in modalità silenzioso e non ho visto i 3 messaggi, li apro, e sono tutti da parte di Megan.

Come stai?
Perchè non mi rispondi?
Allora, va tutto bene?

Sorrido a quei messaggi, questa ragazza è dolce e premurosa, non potevo desiderare un'amica migliore.
Le rispondo che va tutto bene,e che stavo studiando.

<<A tavola!>> Urla dal piano inferiore mia madre, per farsi sentire.
Metto il telefono in carica, dato che la batteria mi abbandonerà da un momento a l'altro.

Scendo al piano inferiore e quando vedo la scena, per poco non piango (per l'ennesima volta)

Mio padre è a capotavola,il suo solito posto, Sadie è tra le sue braccia mentre se la ride, Zoe invece è seduta alla sua sinistra, mia madre distribuisce il pollo con le patate, nei piatti.

Sorrido e mi siedo affianco a Zoe.

Era da tanto che non eravamo così vicini, in tutti i sensi. Mi mancavano le nostre cene di famiglia.
<<Allora Zoe, ho saputo che hai un fidanzato>> Dice mio padre, dopo aver mandato giù il primo boccone.
Non so come abbia fatto a saperlo, dato che, non lo sapeva nessuno.

<<Si, non è un fidanzato, ci stiamo conoscendo>> Non è dolce, ma nemmeno aspra, è Zoe.
Annuisce sorridendo e continua a mangiare.

Mia madre con gli occhi lucidi sorride ad entrambe, credo che siano mancate anche a lei le nostre cene di famiglia.

La cena prosegue tranquillamente, parlando del più e del meno.

Quando abbiamo finito, diamo una mano a nostra madre a sparecchiare, e augurando la buona notte a tutti, ognuno va nelle rispettive camere.

Decido di fare un bagno, apro l'acqua calda e ci aggiungo del bagnoschiuma alla vaniglia,quando l'acqua ha riempito tutta la vasca, mi spoglio e mi sdraio all'interno. Resto lì a pensare a Josh, e se la nostra amicizia un giorno ritornerà come prima, spero proprio di si. Prendo la spugna e comincio a lavarmi. Quando ho finito mi avvolgo nell'accappatoio e saltellando per evitare il contatto con il pavimento freddo arrivo in camera, mi siedo sul letto, e mi asciugo. Infilo il pigiama con l'orsacchiotto, e le ciabatte a forma di coniglio.
Prendo il telefono e chiamo Megan, dato che ci sono 2 chiamate perse da parte sua.

<<Sophia, tutto bene?>> Mi ha distrutto un timpano, giuro.
<<Si va tutto bene, tu come stai?>>
<<Bene,ma non si può dire la stessa cosa di mio fratello..>>
<<Che succede?>> Dico preoccupata.
<<E' ubriaco, e vuole per forza venire a da te>>

C'è un attimo di silenzio.

<<Sophia, ci sei?>>
<<Si, non farlo venire Megan, c'è mio padre potrebbe arrabbiarsi>> Nonostante tutto è molto protettivo, e non vorrei che rovinasse il bel faccino di Landon.

<<Tranquilla, l'ho chiuso dentro>> Ride, e si blocca quando sente la voce del fratello.
<<E' Sophia?Dammi quel telefono>> Sbraita. Posso sentire la puzza d'alcol, anche da qui.
<< Ci sentiamo domani>> Continua Megan e mette giù.

Perchè voleva venire qui, e perchè voleva parlare al telefono con me?
Oltre a tutti i difetti che madre natura gli ha donato, è anche un alcolizzato?
Lascio vagare i miei pensieri, poso il telefono sul comodino e m'infilo nel letto.

Cado in un sonno profondo, ed è l'unica cosa che voglio.

Auguro una buona festa a tutte le donne, e a chi le rispetta e le ama 365 giorni l'anno!
Vi mando un grosso bacio, e spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento.Fatemi sapere nei commenti!
Andate a leggere anche l'altra storia: Il ragazzo della porta accanto!
DolceGi 😘😘😘






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