Capitolo 33

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Scendiamo al piano inferiore a passo lento, ho lo sguardo basso sulle mie scarpe, sono ancora imbarazzata per quello che è successo prima. Urto contro il petto di qualcuno, ha lo stesso profumo di Landon, alzo lo sguardo e vedo che è un uomo di mezza età, mi aggiusto goffamente i capelli dietro l'orecchio.
<<M..mi scusi..> Sono imbarazzatissima, e la voce esce a stento.
Landon mi accarezza la spalla, mentre resto a fissare l'uomo che è di fronte a noi. È molto elegante, indossa uno smoking nero, e scarpe lucide dello stesso colore. I capelli sono perfettamente pettinati all'indietro e gli occhi marroni sono coperti da degli occhiali neri.
<<Sei scusata, tu sei?>> Mi domanda allungandomi la mano.
<<Un'amica di Megan, Sophia piacere.>> lascio andare la presa di Landon, e stringo quella dell'uomo.
<<Io sono il padre del tuo fidanzato, piacere Sebastian>> Ha un sorrisetto stampato in viso, proprio come il figlio.
Inutile dire che per poco non mi strozzavo con la mia stessa saliva, Landon guarda torvo il padre, l'uomo indifferente delle occhiate malefiche del figlio, mi prende a braccetto e comincia a camminare.
<<Papà smettila, non metterla in imbarazzo>> Urla alle nostre spalle, e ci fa bloccare.
<<Ti metto in imbarazzo per caso?>>
Mima con le labbra un no.
<<Assolutamente no>> mento spudoratamente.
L'espressione​ di Landon è indescrivibile , è divertito e infastidito allo stesso tempo, Sebastian ci fa strada verso la cucina , dove c'è un grandissimo tavolo apparecchiato.
L'uomo prende posto a capotavola, io sono alla sua destra, e Landon si accomoda al mio fianco. La mamma di Landon si avvicina al tavolo con un vassoio stracolmo di cibo.
Distribuisce il cibo e prende posto anche lei.

Dopo qualche minuto scende anche Megan e cominciamo a mangiare.

La cena era squisita, e ho finito quasi tutto quello che c'era nel piatto e Landon mi guardava soddisfatto, direi..vittorioso. Abbiamo parlato della scuola e dei nostri progetti per il futuro, gli ho raccontato del mio desiderio di diventare una chirurga come i miei genitori, e loro ne erano entusiasti, Isabel e Sebastian sono delle splendide persone.
<<Credo sia arrivato il momento di andare a casa, vi ringrazio per la cena era tutto ottimo>> Mi alzo dal tavolo e saluto tutti.

<<Megan riguardati, ci vediamo domani>> Annuisce e mi da un bacio. Saluto anche Landon, che però, mi blocca.
<<Ti accompagno>>

<<Non ce n'è bisogno>>
Incurante di quello che ho appena detto, mi prende per mano.

<<Accompagno Sophi a casa>>
<<Ciao Sophia è stato un piacere, spero di rivederti presto>> Isabel mi accarezza la spalla, e le sorrido dolcemente.
<<Alla prossima>> Urla Sebastian.

<<Certo, grazie ancora>> Infiliamo le giacche e usciamo di casa.

<<Allora? come ti sembrano i miei?>> Landon ha le mani nelle tasche e lo sguardo basso, sembra imbarazzato.

<<Sono delle bravissime persone>> Dico sinceramente.
<<Mi dispiace per mio padre, sai.. quando ha detto quella fras..>>
<<Tranquillo, so che scherzava>> Lo interrompo.
Landon alza lo sguardo di scatto, e mi guarda attentamente.

<<Hai pensato a quello che ti ho detto ieri sera?>> Ci fermiamo, e resto a fissarlo senza trovare le parole. Landon è la cotta di una vita,e adesso che è realtà, c'è qualcosa che mi frena.
Giuro, niente è più forte di quello che provo per lui. Non so se è amore, non so se è solo un infatuazione, ma so, che quel che provo è vero, ed è più forte di ogni altra cosa.
<<Lan io..>> Qualcosa, anzi qualcuno, attira la mia intenzione.

<<Josh!>> Urlo!

E' ubriaco,e a stento si regge in piedi. Mi avvicino a lui e gli accarezzo la spalla, Landon mi segue, e mi tira per un braccio staccandomi da lui.
<<Sophia, mi sei mancata così tanto, non posso vivere senza di te..>> Cerca di toccarmi i capelli, ma Landon mi tira ancora una volta.

<<Andiamo via!>> Urla Landon.

<<Non posso lasciarlo qui, almeno riportiamolo a casa>> E' quasi una supplica.
Landon dilata le pupille.
<<Sai che c'è? Non ne posso più! Non ne posso più di te e di Josh>> Urlando mi da le spalle e va via.
Provo a chiamarlo, ma non mi ascolta.
Prendo Josh per un braccio e andiamo verso casa sua, durante il tragitto dice parole incomprensibili, è proprio andato!

Busso alla porta, e dopo qualche minuto la mamma di Josh con un volto, che preoccupato è dire poco, apre la porta.
<<Non so nulla, era per strada ubriaco, l'ho solo riportato a casa>> Dico tutto d'un fiato
<<Tranquilla, sono giorni che fa così, va pure a casa, è tardi>> Prende Josh, e chiude la porta.

Sono sicura che anche lei non vuole più vedermi, proprio come il figlio.

M'incammino finalmente verso casa mia.

Il telefono squilla, la chiamata è da parte di Megan.
<<Cosa è successo?>> Non mi da neanche il tempo di rispondere.
<<Tuo fratello si è arrabbiato>>
<<Josh?>>
<<Mi spaventi!>> Dico sinceramente.
<<E' entrato urlando e ripeteva sempre "maledetto Josh">>
<<Ne parliamo domani, sono arrivata a casa, buonanotte>>
<<Ok, a domani, notte>>

Prima che riesca ad inserire la chiave, qualcuno apre la porta.

<<Ragazzina, questo tuo modo di fare, non mi piace per niente!>>




I chose you  -Un bellissimo disastro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora