Quella maledetta sveglia non ha fatto altro che suonare, giuro che la spacco, se non la smette.
Suona per l'ennesima volta, e sbuffando mi tolgo le coperte, mi metto a sedere e con gli occhi ancora chiusi metto le ciabatte.
Sento la testa molto pesante, e penso possa scoppiare da un momento a l'altro. Mi massaggio le tempie, nel tentativo di calmare il mal di testa, ma serve solo a peggiorare la cosa.
Mi alzo dal letto, e copro Megan, che è completamente scoperta, ha la bocca aperta, e fai dei versetti rumorosi, quella scena mi fa ridere, e mi copro la bocca, per non svegliare la ragazza che dorme beatamente.
Vado al piano inferiore camminando come uno zombie, in cucina ci sono Zoe e Sadie che fanno colazione.<<Buongiorno>> Tutto traspare dalla mia voce, tranne l'entusiasmo.
<<Buongiorno>> Dicono all'unisono Zoe e Sadie.
Vado verso il bancone e verso del caffè in una tazza.
Mia sorella è tra le nuvole e resta a fissare il latte come se potesse prendere vita, mi chiedo se è a causa del ragazzo incontrato qualche giorno fa, decido di dar voce ai miei pensieri.
<<Come vanno le cose, con quel ragazzo?>> Distoglie lo sguardo dalla tazza.
<<Molto bene, ci stiamo conoscendo, e direi che mi piace, è un bravissimo ragazzo!>> E' sorridente per la prima volta, credo sia sincera, non è uno di quei sorrisi finti ,che mostrava prima. Non sempre l'amore fa paura, ci sono amori e amori..
<<Mi fa piacere, te lo meriti>>Mi avvicino al cesto della frutta, posizionato all'angolo del bancone, e prendo una mela, direi che dopo una sbornia, ci sta.
Sentiamo dei passi, e ci giriamo tutte a vedere Megan.
<< Ah dimenticavo, è una mia amica. Zoe lei è Megan, Megan lei è Zoe>> Megan è bellissima anche di prima mattina, cosa, che non si può dire, su di me.Si avvicina a Zoe stringendole la mano, poi va verso Sadie, le accarezza i capelli e le sorride.
<<Io sono Sadie, la zia si è dimenticata di dirtelo>> Sorridiamo tutte alla piccola di casa, e Megan si accomoda intorno al bancone.
Le do il caffè, il latte, i cereali e qualche brioche.
<<Allora, frequentate gli stessi corsi?>> Se questa ragazza è simpatica a Zoe, ha vinto su tutto.
<<No, io sono al penultimo anno, ci siamo conosciute alla fermata del bus>> Sorride a mia sorella, e Sadie non le toglie gli occhi di dosso, è incantata, da i suoi capelli rossi.
Finisce di fare colazione e andiamo al piano superiore.
Ci vestiamo e ci trucchiamo, velocemente, perchè è tardissimo. Zoe ci presta gentilmente la sua macchina, e usciamo di casa.
Entriamo nel Range rover, e partiamo.
<<Come ti senti?>> Si controlla i capelli nello specchietto, mentre parla.
<<Il mal di testa non è ancora passato.>> L'alcool che ho bevuto è pari alla quantità di sangue che c'è nel mio corpo, quindi, c'era da aspettarselo.
<<Non in quel senso, per quello che è successo con Josh>> Mi si spezza il cuore, a quelle parole, non volevo ricordarle, speravo fosse un brutto sogno, che l'alcool da le allucinazioni, invece no, a quanto pare è successo. Josh ha confessato di amarmi, e non so bene come gestire la situazione.<<Sono triste, perchè non sarà come prima. Amo anch'io Josh, ma non in quel senso.>> Megan chiude lo specchietto e mi guarda.
<<E' difficile non innamorarsi di te, guardati>> Arrossisco a quelle parole, sono i complimenti più belli che abbia mai ricevuto fin'ora.
<<Grazie, sei davvero gentile>> Mi accarezza la spalla.
<<Comunque, credo che Josh, provi qualcosa per te, sicuramente, ma forse non è amore come dice>> Spero sia così, rivoglio il mio migliore amico, i suoi abbracci, le sue risate, che erano la causa delle mie, i suoi sguardi che mi scrutavano attentamente e le sue mani, che mi davano sicurezza.
Non so se tutto questo possa ritornare, ma sperare non costa nulla, quindi.. speriamo.
<<E con mio fratello invece? Come mai era nervoso ieri sera?>> Mi blocco all'istante, non può parlare di lui, adesso, io, sto cercando di dimenticarlo. Anche se essere amica della sorella, non aiuta molto.
<<So che è tuo fratello, ma permettimi di dire una cosa, è uno stupido!>> Sbraito prima di parcheggiare.
<<Ti ha fatto qualcosa?>> Scendiamo dalla macchina, e camminiamo verso l'entrata.
<<Vuole comandare la mia vita, e all'inizio, mi ha anche chiesto di essere amici in segreto>>
<<Concordo, è stupido>> Ride, e si passa una mano tra i capelli, come il fratello.<<Ci vediamo a pranzo>> Mi lascia un bacio sulla guancia, per poi entrare nella sua classe.
Mi appoggio al muro con i libri attaccati al petto, non riesco ad entrare senza di lui, è la prima volta in 8 anni, che entro da sola, senza la sua mano nella mia, che mi fa diventare la ragazza più forte del mondo. Qualche lacrima scende, e le asciugo velocemente con il palmo della mano.
Mi ricompongo e faccio un bel respiro. Entro, e ho tutti gli occhi puntati, fortunatamente non è ancora arrivato il prof, quindi, con lo sguardo basso, mi siedo al solito banco.
Landon entra in classe poco dopo, saluta i suoi amici con un cenno della mano, viene verso di me, e non ricordo più, come si fa a respirare.Nel mio stomaco non ci sono farfalle, c'è lo zoo.
Si siede al mio fianco, posa lo zaino sul pavimento e si avvicina al mio orecchio.
<<Io e te dobbiamo parlare, signorina>> Il suo tono è autoritario.
<<Il "non ci vedremo a meno che, non lo vorrai" dov'è andato a finire?>> Rispondo con tono altrettanto duro.
<< Questa è un eccezione>> Si avvicina sempre di più al mio orecchio, il suo fiato sul collo mi manda a puttane il battito cardiaco, e chiudo gli occhi per un istante.
Sa benissimo l'effetto che mi fa, e sorridente si allontana, per poi poggiarsi sullo schienale della sedia.E' l'incarnazione della persona lunatica, ieri mi urlava contro, e oggi fa il malizioso.
Scontato da dire, che mentre il prof. spiegava, non capivo nulla, per me, parlava cinese!
Landon ha trovato qualsiasi scusa, per mettersi in contatto con il mio corpo, l'ultima è stata quando ha fatto cadere la penna, e prima di abbassarsi mi ha toccato la spalla, per mantenersi.
La mia pelle ha bruciato sotto la sua, e sono diventata paonazza all'istante.
Mi odio per non essere una di quelle ragazze che ama truccarsi, perlomeno, il fondotinta avrebbe nascosto il rossore che si era creato sulle mie guance.
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I chose you -Un bellissimo disastro.
Roman d'amourMi ritrovai schiacciata contro il muro, sotto il suo peso, e le sue labbra calde, premevano con forza sulle mie. Gli misi le mani dietro la nuca, e risposi al suo bacio, senza riuscire più a pensare a niente. Quella totale perdita di controllo che p...