•dodici•

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Una foto-Benji e Fede
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"Oi Federico" sussura una voce svegliandomi, è quella di Martina.
"Dimmi" farfuglia buttando la testa nel cuscino.
"Io e Benjamin andiamo al Vox, dillo te ad Alaska" conclude chiudendo la porta. Oddio è vero! C'era il concerto. Mi dispiace tantissimo non andarci ma mi sento davvero uno straccio.
Decido di riaddormentarmi, mi fa male tantissimo la testa e sto tremando come una foglia.
"Dormi piccola Alaska" sussurra Federico baciandomi la fronte. Sono stata benedetta.
Mi fa davvero stare bene, tanto tanto.
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"Porca mucca" urla dalla cucina Federico svegliandomi.
Quali problemi ha questo ragazzo?
Decido di controllare l'ora, sono ancora molto debole ma sto un po' meglio.
12.00
Ho dormito poco poco eh.
Mi alzo dal letto e vado in bagno. Mi sta scoppiando la vescica capitemi. Fatto tutto scendo giù.
La scena che mi si presenta davanti è epica. Federico alla prese con i fornelli con addosso i pantaloncini corti e una felpona grande. Che cuoricino.
"Ah eccoti bella addormentata!" dice Federico venendo verso di me e abbracciandomi. Il suo profumo. Le sue braccia che mi stringono. I suoi occhi. Lui, lui in generale è illegale di prima mattina.
Lo stringo ancora più forte per assaporare il momento. Voglio vivermi ogni momento.
Ci stacchiamo lentamente.
"Ho preparato qualcosa di là... Non si è bruciato nulla lo giuro. Cioè, qualcosina si, ma non farci caso." dice grattandosi la nuca.
È ancora più bimbo così davvero. Aww che cuore.
Rido andando verso la cucina. La situazione è disastrosa, davvero. Le pareti sono piene dell'impasto della torta la cioccolato penso. Ha usato mille pentole, è un disastro. Mi giro verso Federico, sta sorridendo imbarazzato. È sempre più piccolino aww. La smetto giuro.
"Allora che hai preparato?" dico guardandolo.
"Pasta al carbonara e una torta al cioccolato" inizia gesticolando "Per farlo mi sono pure bruciato mezza mano" continua poi facendomi vedere la ferita. "È tutto commestibile, tranquilla" finisce sorridendo.
Quante volte devo ripetere che il suo sorriso è qualcosa di unico?
"Uhm... Dai assaggiamo" dico ridendo. "Prima però mi provo la febbre" continuo cercando il termometro.
"L'ho messo là su in quella mensola" dice scolando la pasta e indicandomi il mobile. Non so se maledirlo mentalmente oppure a voce alta. L'ha messo nel piano più alto e ovviamente io sono bassa e non ci arrivo. Grazie. Nel dubbio lo ringrazio cercando di prendere quel maledetto aggeggio.
Allora termometro, siamo io e te. Vincerò io, vincerò io e tu sarai sconfitto. Si esatto sconfitto.
"Stai davvero così me che parli con un termometro? Sei seria?" Ah coscienza, non mi sei mancata per nulla. Lasciami stare grazie.
Dicevo.
Capite che sono in punta di piedi e no, non ci arrivo. I dilemmi delle persone basse parte uno.
Sento una mano prendermi per un fianco e l'altra prendere il termometro. Una scarica di brividi mi percorre completamente.
Non so che fare, se girarmi, rimanere così, stare immobile come una statua, tesa oppure stare tranquilla. Nel dubbio sto ferma.
Dopo che ha afferrato il termometro mi fa girare verso di lui. I nostri occhi si incontrano. Marrone contro azzurro. Sembrano destinati ad incontrarsi, a guardarsi. I suoi occhi azzurri come l'oceano e i miei si incatenano. Non riusciamo ad interrompere lo sguardo. Ci guardiamo intensamente finché il suo sguardo cade sulle mie labbra e, di conseguenza, il mio cade sulle sue. La posizione in cui siamo non aiuta assolutamente. Sono praticamente incastrata da Federico il quale ha le mani sui miei fianchi. Io non ce la posso fare. Questo è assolutamente un sogno.
Lo vedo avvicinarsi sempre di più
...

N.A.
hola gente di wattpad!
se vi va potete commentare la storia su Twitter (il mio nick è @ fedehug) magari usando un hashtag! comunque
scusate eventuali errori...
vi piace la piega che sta prendendo la storia?
spero vi sia piaciuto!
mi raccomando lasciate una stellina e magari anche un commentino!
MI FAREBBE PIACERE SAPERE LA VOSTRA OPINIONE!
e nulla! a presto!
volevo ringraziarvi tantissimo! siamo arrivati a 3mila visualizzazioni! grazie  davvero!

Ricordati di me || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora