Ricordati di me || Federico Rossi

•trentuno•

**Leggete lo Spazio Autrice**

Siamo tornati a casa verso l'una di notte, ho proposto a Benjamin e Martina di restare da noi e hanno accettato.
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"Alaska, Alaska, Alaska" sento la voce di Martina sussurrarmi nell'orecchio.
"Dimmi" dico mugolando.
"Veloce, alzati" mi incita.
"È sabato, voglio dormire" le dico alzandomi lentamente.
Mi siedo sul bordo del letto e la guardo.
Per quale motivo è già vestita e truccata?
Sono solo le otto di mattina!
"Oggi è il compleanno di Derek" mi spiega.
"Di chi?" le chiedo uscendo dalla camera.
"Di Derek, un mio amico"
"Ah, e io che cosa posso farci?" le chiedo.
"Aiutarmi" mi dice.
La guardo con un'aria come per dire "Sei seria zia?" e lei mi supplica di aiutarla a scegliere il regalo per questo tipo.
"E va bene, aspetta che mi vesto" dico arrendendomi.
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"Sono pronta" dico scendendo per le scale.
"Ho scritto un bigliettino per Benjamin e Federico... Ho detto che andiamo a fare shopping, te non dire del regalo, di Derek e di tutto quanto" mi spiega trascinandomi verso la porta.
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"Cosa posso prendergli?" mi chiede per l'ennesima volta.
Siamo entrate in mille negozi e non ha trovato ancora nulla.
"Martina non lo so, ma spiegami una cosa... Chi è questo qua?" le chiedo.
"Un mio amico" dice camminando avanti.
"Martina" la richiamo raggiungendola.
"Okok.
È un mio amico, diciamo. Ci siamo conosciuti quest'estate. C'è stato qualcosa tra noi, forse più di un qualcosa, ma è finito tutto qua ed è da un po' che mi sta riscrivendo. Nulla, oggi è il suo compleanno e mi ha invitato alla sua festa" mi spiega.
"E te vuoi andarci?" le domando.
Lei annuisce tranquillamente.
"E che dirai a Benjamin?"
"Ecco, proprio per questo mi servi te!" inizia con un sorrisetto.
"Dovresti venire con me al compleanno di Derek" conclude.
Le scoppio a ridere in faccia e le rispondo con un grande e clamoroso "No".
"Dai ti prego" mi supplica.
"No, Martina. Oggi devo uscire con Federico" le spiego.
"Ah"
"Mart secondo me dovresti spiegare la situazione a Benjamin. Cioè, alla fine Derek è solo un amico, giusto? Ecco, potrebbe accompagnarti Benjamin" le propongo.
"Uhm uhm" mugula entrando in un negozio.
"Basta, prendo questa" dice indicando una maglia.
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"Comunque hai ragione, dopo chiedo a Ben se mi accompagna" afferma salendo sull'autobus per tornare a casa.
"È la cosa migliore per me" dico sorridendo.
Infilo le cuffiette e accendo la musica.
"Portami Via" è da tantissimo tempo che sto adorando infinitamente questa canzone.
Tutto d'un tratto la musica si stoppa e lascia spazio alla suoneria.
È Federico.
"Giorno piccino" dico rispondendo al telefono.
"Giorno amó" mi risponde dall'altra parte del telefono.
"Vi siete appena svegliati?" domando.
"Sisi" inizia.
"Mi sono svegliato e non c'eri al mio fianco, è stato bruttissimo" conclude.
Sorrido involontariamente a quelle parole.
"Dove siete?" mi chiede cambiando argomento.
"Siamo sull'autobus di ritorno"
"Federico! Chiedi se hanno preso del cibo" sento urlare dall'altro capo del telefono.
"No, Benjamin ahah. Non abbiamo preso nulla" dico ridendo.
"Benjamin, mettiti ai fornelli che arrivo" dice il ragazzo rivolto al suo compagno di band.
"Ciao amore, a dopo" mi saluta per poi chiudere la chiamata.
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"Siamo a casa" urlo entrando in casa.
Tutte le luci sono spente, tranne quelle della cucina dalla quale proviene della musica a palla.
Chissà che stanno combinando, l'immagine di loro due, insieme, ai fornelli non promette nulla di buono.
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N.A.
Hola gente di wattpad!
Questo capitolo non è il massimo, lo so... Ma comunque spero vi sia piaciuto.
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
Scusate per l'assenza ma tra il concerto e la scuola non ho avuto il tempo di aggiornare! In questo periodo sono impegnatissima con la scuola e quindi non aggiornerò molto frequentemente. E nulla, mi scuso per eventuali errori.
Mi raccomando lasciate una stellina e magari anche un commentino! Mi fa sempre molto piacere sapere la vostra opinione!
A presto!