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Ci lasciano a casa di Ivy così che lei possa prendere tutto il necessario per rimanere da me.
"Noi andiamo, mi raccomando state attente dopo a tornare con la metro!" Dice autoritario Nick.
"Certo non ti preoccupare staremo attente" non posso far altro che rispondere così. Ci salutano e vanno via, noi entriamo in casa e aiuto Ivy a mettere tutto dentro un borsone.
Quando abbiamo finito scendiamo e salutiamo i suoi genitori.
"Volete che vi accompagni? Devo uscire per fare la spesa" dice sua mamma. Ivy mi guarda e io faccio un cenno di assenso.
"Sì grazie mamma, così facciamo prima" e andiamo in macchina.
Tempo un quarto d'ora siamo a casa mia.
"Ciao mamma grazie" e salutando se ne va.
Entriamo e andiamo subito in camera.
"Allora stasera facciamo baldoriaaa" salta sul letto, tutta eccitata, la mia amica pazza da legare.
"Sì quindi diamoci da fare, perché non prepariamo qualcosa da mangiare per i nostri uomini?" Dico io sorridendo come un'ebete.
"Certo! Magari una cena esotica che può accenderli di passione, anche se non ne hanno bisogno! Almeno Jack, ma penso proprio che anche il tuo Jo..." e inizia a ridere.
"Guardiamo su internet qualche ricetta veloce e soprattutto con ingredienti che ho a casa" dico io, poi ci mettiamo a cercare.
In base anche a quello che ho nella dispensa, decidiamo di preparare degli spaghetti avocado e gamberi, poi le banane flambè, più una fonduta di cioccolato, da accompagnare con le fragole.
"Bene, per preparare il primo ci vogliono 40 minuti, per preparare tutti e due i dolci ci vogliono 30 minuti, quindi iniziamo perché sono le 18:00, così ci resta tempo anche per farci belle." Dice Ivy prendendo in mano la situazione. Andiamo in cucina e tiriamo fuori tutti gli ingredienti.
"Allora io mi occupo della pasta, se per te va bene, tu dei dolci".
"Sì perfetto" adoro preparare i dolci.
Così ci diamo da fare, Ivy inizia a preparare il sugo per la pasta e io inizio a sciogliere il cioccolato per la fonduta.
Dopo un'oretta poco più è pronto, noi siamo in perfetto orario.
"Io ho già fame Moon, però farò questo sforzo. Che facciamo ora per aspettarli?" Chiede.
"Beh andiamo a vedere cosa mettere, no?" Dico, ma mentre andiamo in camera, il telefono squilla ed è Jo.
"Pronto tesoro" lo saluto.
"Bambina abbiamo un problema" mi dice scocciato.
"Che succede?" Dico io lagnandomi, e dicendo così inizio a far agitare anche Ivy.
"Abbiamo un problema enorme al locale, non veniamo a cena. Speriamo di arrivare subito dopo" ringhia, piuttosto nervoso.
"Va bene dai Jo, ci vedia... " e vengo interrotta da l'uragano IV, che mi strappa il telefono di mano.
"Non va bene un cavolo signor Joker. È possibile che avete sempre problemi? Abbiamo passato tutto il pomeriggio a cucinare per voi brutti scimmioni!" Che esagerata tutto il pomeriggio, la adoro.
"No, non me ne frega nulla, ora chiamiamo i vicini di Moon! Sono dei bei ragazzoni sai?"
Ma perché si devono sempre punzecchiare? Povera me.
"No, sì... Uomo di Neanderthal stai tranquillo, i vicini di Moon hanno sessant'anni per gamba" e scoppia a ridere.
"Mi passi il mio pizzetto?" Dice, addolcendo di colpo la voce.
"Ehi ma io volevo parlare con... Ti amo" urlo per farmi sentire.
"Sì ti ama anche lui" mi dice Iv.
"Ah sei impossibile" Ma che mi ci metto a fare!
"Ehi uomo" dice diventando un agnellino, ascolta un po' e poi:
"Senti muoviti a risolvere i problemi di Jo, che qua noi avevamo preparato un super serata quindi... MUOVITI!" E riaggancia.
"Ma come sei aggressiva" le dico.
"Quando ci vuole mia cara ci vuole."
Nel frattempo si sono fatte le otto e noi non sappiamo che fare.
"Moon senti, visto che fanno tardi, posso andare a farmi una doccia ?"
"Certo che puoi io ti aspetto in salotto fai con comodo."

Appena mi metto comoda nel divano, il campanello suona e, a meno che non siano i miei vicini, devono essere loro.
"IVY SCENDI" le urlo, ma non mi risponde. Va be' Jack le farà una sorpresa e sghignazzo all'idea. Vado ad aprire la porta, super felice, ma l'umore cambia subito. Drake, in piedi sulla soglia.
"Ora vieni pure a casa mia? Vattene per favore, non te lo dico più, mi stai facendo innervosire" rispondo, arrabbiandomi e chiudendo la porta. O almeno ci provo, Drake ha messo un piede nel mezzo.
"Per facore, voglio soolo pallare" dice mangiandosi le parole.
"Sei ubriaco? Leva quel piede e vattene!" Ma lui non esegue quegli ordini, e spinge la porta, facendomi quasi cadere. Entra dentro e la richiude, con un tonfo, dietro di sé.
"Ma sei completamente impazzito? Vattene ti ho detto. Questo non è né il luogo né il momento. Ti prego esci!" Ma lui non mi ascolta, anzi, inizia a camminare verso di me e io inizio ad indietreggiare, ho sempre avuto paura di lui quando beve.
"Non ti preoccupare dolceccia non ti faccio niente, io ti amoo come te lo devo dire?" Biascica, con voce impastata.
"E io come te lo faccio capire che amo il mio ragazzo? Non ti amo più Drake devi fartene una ragione!" Ma Ivy dov'è finita, dannazione.
"Non è vero amore mio, tu lo credi ma non è così. Vedrai, basta che ci rimettiamo insieme e dimenticherai questo sfigato!" Pronuncia queste parole, prendendomi il viso.
"LASCIAMI SUBITO! Sei impazzito?" Ora ho paura.
"No piccola non ti lascio più!" E mi butta a terra.
"IVY, IVY, AIUTOOOOOO!" Ma mi arriva un schiaffo che mi fa girare la testa.
"Stai zitta, zitta. Andrà tutto bene, ti piacerà vedrai." Sussurra.
Io mi dimeno, mi agito, ma lui è forte anche se ubriaco e incomincia a sbottonare i pantaloni. È la fine! Jo, Ivy, Jack dove siete?

Mentre mi infilo le scarpe sento un tonfo e subito dopo delle urla. Fermo la musica e non percepisco più niente. Che bello, sento anche le voci.
Sto' per riaccendere lo stereo, ma sento Moon che urla il mio nome, chiedendo aiuto.
Uh forse sono arrivati. Allora lentamente, perché ora deve aspettare lui, mi avvio.
Quando sto' per entrare in salotto sento una voce che non appartiene né a Jack né a Jo, allora mi blocco.
"Io ti amo lo vuoi capire? Appena faremo l'amore ti ricorderai ogni cosa, vedrai dolcezza!" Drake ? Ma che fa? Mi affaccio e... oh mio Dio!
Prendo il telefono, compongo il numero di Jack, invio la chiamata. Mi riaffaccio, ma non posso aspettare che risponda.
Se lo affronto a mani nude perderò miseramente. Prendo la mazza da baseball di Nick, e la spacco sulla schiena di Drake che stava per mettere le dita dove non doveva.
"Ivy grazie al cielo!" Dice piangendo Moon.
In questo attimo di confusione Drake, dolorante, inizia a urlare. Moon si alza e sento la voce di... Jack!
"Jack aiutoo c'è" ma Drake prende il telefono e lo schiaccia sotto il piede.
È la fine.
"Ivy come hai osato?" Dice venendo verso di me. Moon è sconvolta, dietro di me, trema come una foglia. E io sto' ancora peggio, ma se crollo è davvero finita.
"Tu come hai osato, brutto pezzo di merda! Non la devi più toccare, hai perso quel diritto Drake! Vattene finché sei in tempo. Il mio ragazzo sta' arrivando e per te sarà la fine!" Dico minacciosa, sperando che se ne vada.
Ma la mia speranza svanisce, perché prende il pezzo ancora integro della mazza e viene verso di me.
"Moon va' via di qua. Chiama Jo, chiama la polizia, chi ti pare, ma vai!" Ordino. Ma Moon è in catalessi non dà  segni di reazione, questa non ci voleva, come ne usciamo?
"Ivy mi sei sempre stata simpatica ma oggi proprio non dovevi trovarti qui!" Sogghigna malefico.
Prendo la mano di Moon e la trascino, nella speranza di arrivare in una stanza e chiuderci dentro, prima che ci prenda.
Arriviamo in cucina, faccio entrare la mia amica con l'intento di seguirla, ma lui afferra il mio braccio e mi fa voltare. Non capisco quello che succede, visto che tutto accade così velocemente.
So' solo che sono stata messa k.o. da un pugno in faccia, che mi ha fatto uscire sangue dal naso e dalla bocca.
Ritorno in me, ma non lo vedo più. Questo vuol dire che è entrato dentro. Ora sono incazzata quanto un iena. Mi tiro su' di colpo ma ricado come una pera cotta. La testa mi gira fortissimo per il pugno.
Sento Drake che parla e dice a Moon di avvicinarsi. Tento di rialzarmi, facendo attenzione, ma non ce la faccio. Allora entro nella stanza trascinandomi.
Vedo che Drake ha intrappolato nuovamente Moon, allora cerco di farmi forza e mi tiro su', appena lei mi vede con la faccia tutta insanguinata le scatta qualcosa, lo vedo dallo sguardo. Si riprende, per quello che può, mentre lui ritenta l'approccio cercando di infilarsi nelle sue mutande.
Ma stavolta è pronta, sferra una ginocchiata, micidiale, in mezzo alle sue gambe, tant'è che si piega in due, mentre lei scivola via e mi raggiunge tirandomi su'.
"Oh mio Dio Ivy, come stai? Che ti ha fatto?" Il terrore, sul suo volto, si nota da chilometri.
"Non mi sembra il caso di parlarne, andiamocene via prima che si rialzi".
Metto un braccio intorno alle sue spalle e andiamo in salotto per prendere un telefono e uscire di qua.
"Ti ha picchiata? Hai una guancia gonfia come un pallone" sussurro, sconvolta alla mia amica.
"Mi ha tirato uno schiaffo. Pensa a te che invece hai tutta la faccia che gronda sangue. Dio, se Jack ti vede così..." mormora.
Appena arriviamo in salotto lui ci raggiunge e noi raggeliamo.
Si avvicina di un passo.
"Scusate io... non so' cosa... Moon non volevo, Ivy io..." e farfugliando questo se ne va. Cadiamo a terra, non appena sparisce dalla nostra vista.
"Ivy vado a prenderci del ghiaccio" mi dice.
"Sì per favore, che mi fa un male cane" e si avvia in cucina.
Mi giro e trovo i resti del mio povero telefono, che non faccio in tempo a prendere, perché dalla porta come due furie entrano loro, che come al solito sono in ritardo! Se mi sono rotta qualcosa o Moon ricade sotto shock li ammazzo!
"Ivy" dice Jack con un po' di fiatone.
"Dov'è Moon!?" Urla quell'altro, fa paura, davvero. Il suo viso è una maschera di rabbia e morte.
"In cucina" dico e si dilegua. Intanto Jack viene in mio soccorso, mi prende di peso alzandomi. Io in tutto ciò, sono ancora girata di spalle. Mi volto piano guardando il pavimento.
"Ivy cosa è successo?" E mi tira su' la testa. Non l'avesse mai fatto, rimane cinque secondi immobilizzato con il terrore negli occhi e poi dà di matto.
"Chi CAZZO è stato?" Urla facendomi sussultare.
"L'ex di Moon, stava cercando di aggredirla e allora sono corsa in suo aiuto. Questo è il risultato" dico facendo una risata isterica.
"Cazzo, cazzo, cazzo!" e dà un calcio così forte al divano, che lo sposta di mezzo metro, rovesciandolo. È proprio furioso. Lo vedo dalla vena che gli pulsa in fronte.
"E io ero a pestare uno che ci doveva dei soldi. Vaffanculo!" ma il suo monologo finisce, perché sentiamo un urlo pauroso! Mi viene naturale un pensiero: Drake è un uomo morto.

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