Jo è nel suo periodo peggiore.
Non l'ho mai visto in queste condizioni, a tratti fa paura anche a me.
Meno male che ho Buster che, come me, non può crollare. Non possiamo permettercelo!
"Ehi Buster vado a fare una passeggiata, ci stai tu qua?" Chiedo.
"Certo, vai e non tornare fino a che non ti sei svagato un po' " lo aveva detto Jo, che lui era una persona fantastica.
"Grazie Buster" e così mi avvio fuori.
Appena esco ritrovo un po' me stesso, non che non voglia star dietro a Jo, ma in una situazione così è una persona ancora più difficile.
Mi farà fare la sua stessa fine... diventerò pazzo.
A proposito di pazzia, sarà perché sto parlando di questo ma, sento lo sguardo di qualcuno addosso.
Mi giro ma non vedo nessuno, continuo per la mia strada ma questa sensazione non diminuisce, anzi aumenta.
Così mi rigiro ma, naturalmente, non trovo nessuno, allora mi viene un' idea.
Vedo che sta arrivando verso di me un gruppetto di ragazzi, così mi confondo con loro, per poi infilarmi in un vicoletto e aspettare che la preda esca dalla tana.
Detto fatto, dopo pochi minuti vedo un uomo spaesato che si guarda a destra e sinistra come a trovare qualcuno.
"Cerchi me per caso?" Dico uscendo fuori.
Lui mi guarda e mi dice: "Il tuo nome è Jack?"
"Sì sono io. Come mi conosci?" Chiedo a mia volta.
"Se me ne dai modo te lo spiego. Dovremmo andare in un posto tranquillo per parlare, dove non ci possa sentire nessuno" dice lui.
"Perché dovrei fidarmi di te?" Chiedo io diffidente.
"Perché ho notizie importanti riguardo la migliore amica della tua donna!" Sussurra lui.
Cosa? Ma che dice?
"Andiamo vieni con me!" E lo porto in un parco che ho trovato poco tempo fa, in cui non va mai nessuno perché è in stato di totale degrado.
Ci sediamo e faccio cenno al tizio di parlare.
"So che mi prenderai per pazzo ma devo dirti una cosa molto importante. Ecco, qualche mese ero naufragato su Lian Yu, riuscii in qualche modo a costruire una zattera per fuggire, avendo trovato anche un vecchio sottomarino. Ci mettemmo in marcia, io ed un altro naufrago Anatoly, per raggiungerlo e tornare a casa, quando all'improvviso vedemmo una ragazza che si sbracciava perché stava affondando. Per un soffio l'abbiamo riacciuffata, prima che fosse tutto perduto.
Appena l'abbiamo presa ed issata sulla zattera è svenuta, quindi non sapevamo niente di lei. Quando si è ripresa ci ha raccontato la sua storia così abbiamo deciso di aiutarla. L'abbiamo addestrata, spronata, nutrita, accudita, e abbiamo aspettato che che diventasse maggiorenne, tutto questo spedendola in Russia dall'altro mio compagno di viaggio, il boss della Bratva, Anatoly. Jack sto parlando di Moon. È viva!" Boom la bomba viene sganciata e io non posso far altro che comportarmi come Jo, quindi scoppio a ridere come un matto.
"Jack non ridere, lo so che è difficile da credere ma è così. Moon è viva e lo è sempre stata. Ha deciso di dirlo a te perché di te si fida tantissimo e ha bisogno che l'aiuti a fare una cosa. Mi ha detto di darti questo se non mi avessi cre.." ma non lo lascio finire di parlare, lo prendo dal colletto lo alzo dalla panchina e lo appendo ad un albero.
"Senti stronzo non so chi tu sia, ma non puoi venirmi a dire queste cose e aspettare che io.." ma non finisco, perché quello che sento mi sconvolge.
A causa della caduta il telefono che era nella scatola si è acceso, facendo partire un video.
Mi stacco da lui, prendo il telefono e non posso credere a ciò che vedo. Moon!
"Jack so che di lui non ti fiderai e so già che lo avrai preso a pugni, o comunque stavi per farlo. Scusa Oliver. Mi devi ascoltare Jack. Innanzitutto sono viva e come prova guarda il giornale, è di oggi! Devo spiegarti: tutto questo è stato architettato da Batman. Ero viva quando siete arrivati all'isola, mi tenevano sedata in una cella sotterranea. Ma questo era solo l'inizio, il piano prevedeva altro. È così che ho scoperto l'inganno, ovvero che, neanche al compimento dei 18 anni mi avrebbero lasciata andare. Ed ho reagito Jack, non potevo permetterlo. Così quando ho visto la barca di Oliver, grazie alle uscite concessemi da Batman, mi sono tuffata dalla scogliera per mettere in atto il mio piano.
Jack ora sono in città ma sono sempre nascosta, ancora non posso e non voglio farmi vedere. Oliver ha un telefono sicuro dovresti chiamami con quello, perché mi servirebbe un favore enorme. Bene quello che dovevo dire te l'ho detto. Per favore non ti far venire un infarto altrimenti come farà Ivy? E mi raccomando non dire a nessuno che sono viva. A nessuno Jack, neanche a Ivy o Keith, e soprattutto non a Jo! Ciao pizzetto ti voglio bene!" E così finisce il video, io scivolo a terra, così come mi scende una lacrima di gioia sul viso.
"Ehi amico stai bene?" Mi chiede questo Oliver.
"Sì io sì" mi riprendo, mi alzo e mi asciugo il viso restituendogli il telefono.
"Allora a quanto ho capito, devo fare una telefonata?" Dico io.
Oliver prende, dall'interno del giacchetto, un telefono componendo un numero.
"Moon te lo passo" e mi porge il cellulare.
Lo prendo e prima di rispondere mando giù il groppo in gola, che si era formato.
"Ciao pizzetto, come stai?" Dice lei.
"Oh mio Dio, sei davvero tu?" Chiedo ancora incredulo.
"Sì Jack sono io, sono io." Mi rassicura.
"Se fossi una femmina mi metterei a frignare. Sai come quando ad Ivy le togli il cibo?" Dico io, per rompere un po' la tensione, facendola scoppiare a ridere.
"Come sta Ivy?" Domanda lei tornando seria.
"Ha passato giorni migliori, poi i mali non vengono mai soli, ma non spetta a me raccontarti questo. Te lo dirà quando tornerai" la informa.
"Certo, Keith?".
"Keith è in stato catatonico da quando ha saputo. Mangia solo se forzato da Ivy e parla solo con lei, ma poche parole" dall'altra parte sento silenzio.
"Jo?" Chiede flebile.
"Jo lo sai com'è. Sta facendo la cosa che gli riesce meglio, ovvero il pazzo. Ma io e suo zio lo teniamo a bada." Semplifico un po' le cose.
Sento un sospirone e poi riprende:
"Jack devi farmi un favore. Voglio ritornare nelle vostre vite il giorno del compleanno di Jo. Però so che quest'anno, visto che non ci sono, hanno detto che non sarà la mia classe ad organizzare il tutto. Jack ho bisogno che tu trovi Mark Stark, e che lo convinca in mia memoria ad organizzare la serata.
Jack io DEVO cantare per lui quella sera, assolutamente!" dice lei risoluta. Dal tono di voce che ha usato, sembra una piccola Joker in miniatura.
"Moon sarà fatto, conta su di me" la rassicuro subito.
"È per questo che l'ho detto a te Jack, perché mi fido ciecamente. Ci vediamo al compleanno di Jo. Mi sei mancato pizzetto." Saluta.
"Anche tu piccola Moon. Anche tu." Riattacco il cellulare dandolo a Oliver, dopo i saluti e ringrazimenti, le nostre strade si dividono.
La forza finalmente è tornata, il dolore svanito completamente. Penso solo al piano, che i giochi abbiano inizio!
STAI LEGGENDO
SIAE SU AMAZON Hurricane J- Rapita da Joker Volume 3.
Fiksi PenggemarPubblicato il 9 febbraio 2017. Terzo ed ultimo capitolo della trilogia de Rapita da Joker. Trailer presente. Si può vedere solo al seguente link. https://www.youtube.com/channel/UCwkhYiFc42OgQ9NKXTt6pMA CONTENUTI HOT. STORIA GIÀ INSERITA NELLA CATE...