Una delle ultime sere prima della fine delle vacanze, mentre Severus e Jordan giocavano in salotto con gli scacchi dei maghi Kathryn raggiunse Hermione in camera da letto dove stava leggendo, si infilò sotto alle coperte accanto a lei e rimase per un po' in silenzio.
"Mamma"
"Dimmi amore" posò il libro.
"Pensavo, quest'anno per festeggiare il compleanno di papà potremmo andare un giorno a St. Ives prima di tornare a scuola".
"A St. Ives? Ma in questa stagione è freddo e sarà parecchio ventoso".
"Magari troviamo il sole. Sarebbe bello".
Hermione era perplessa: "Non so".
"Dai mamma" insistette Kathryn "È la fortuna di essere streghe, ci metteremmo pochissimo. Potremmo pranzare al Bay's e poi fare una passeggiata sulla spiaggia. Sarebbe bello. Altrimenti come ogni anno vi fate prendere dagli impegni e non facciamo nulla".
Sorrise alla figlia: "Ma si, perché no, questo è un compleanno speciale. Sarà una bella sorpresa per papà. Brava" la baciò sulla guancia arruffandole i capelli.
"Kathryn"
"Mmmmh"
Era il momento giusto per affrontarla, da quando erano a casa era tranquilla, valeva la pena tentare: "Hai avuto un bel pensiero, io mi sarei limitata alla solita cena, in ritardo".
La ragazzina sorrise un po' imbarazzata.
"Il regalo più bello per papà però sarebbe che una volta tornati ad Hogwards tu fossi meno scontrosa nei nostri confronti o perlomeno che ci dicessi cosa ti turba" Com'è difficile, spero di non allontanarla di più, vorrei solo capire cosa la angoscia per aiutarla.
Hermione appariva calma e sicura di sé, Kathryn fissava la trapunta ricamata evitando il suo sguardo, "È che...".
Hermione rimase in silenzio, non riteneva saggio insistere, avrebbe rischiato di ottenere l'effetto contrario ma i minuti passavano nel silenzio più totale finché gli occhi di Kathryn finalmente cercarono i suoi:
"È che io vorrei che papà non fosse il preside di Hogwards, il grande eroe della guerra, il mago più potente del nostro tempo e tutte quelle altre sciocchezze".
Hermione spalancò gli occhi sorpresa: "Pensavo fossi orgogliosa di lui".
"Lo sono, ma non per quei motivi. Quando siamo a Hogwards lui non ci vede neanche, è troppo occupato ad interpretare un ruolo e non siamo più la sua famiglia" era incredibilmente convinta di ciò che diceva.
"Kathryn, non è così. Te lo posso assicurare".
"Invece si, è che tu ci vivi insieme e non te ne accorgi".
Si passò una mano sugli occhi pensando alle parole più giuste da usare: "Senti, sai che papà ha avuto un ruolo fondamentale prima e durante la guerra. Ma era un ruolo difficile da sostenere, ha dovuto rinunciare a tante cose, celare sentimenti ed emozioni molto a lungo. Ha sofferto tanto. Tu dici che non ci vede ma credimi, non è così, noi siamo sempre in cima ai suoi pensieri solo che in mezzo alla gente fatica a dimostrare i suoi sentimenti, un po' per il suo vissuto, un po' per il ruolo che ricopre e un po' anche per timidezza ma ciò non vuol dire che TI voglia meno bene, solo che quando siamo ad Hogwards non riesce ad essere l'uomo rilassato che è qui a casa con noi che siamo i suoi affetti più cari coi quali può levarsi la maschera che è stato costretto a portare per anni e che stenta ad abbandonare del tutto in pubblico. Capisci cosa voglio dire?".
Kathryn aveva la testa bassa e due lacrime si infransero sulla trapunta formando due piccole macchie: "Ma non è colpa mia..." singhiozzo'.
"No certo" le prese il viso fra le mani e la costrinse a guardarla: "È difficile da spiegare erano altri tempi, tempi cupi neppure io so bene come deve essere stato, ero una ragazzina. Ma tuo padre ci ha quasi rimesso l'anima e la vita, tu non devi pensare che non tenga a te solo perché non lo dà a vedere".
"Ma perché non me le dice lui queste cose?".
"Perché non è facile, di quello che prova parla con difficoltà anche con me ma so che ci ama più della sua vita" le asciugo' le lacrime.
"A Hogwarts parla solo con Albus" tirò su col naso.
"Ancora con questa storia? Mi spieghi perché hai questa gelosia immotivata nei confronti di Albus? Siete cresciuti insieme e ora...".
"E ora lo odio" stava per alzarsi ma Hermione la trattenne."Spiegami".
"Non lo so. Sono gelosa, forse perché è in Serpeverde o perché gioca a quiddich o perché papà ci parla sempre. Sarebbe il figlio ideale" si strinse le ginocchia al petto.
Hermione sorrise: "Ho capito. Sei gelosa, quindi è inutile tentare di farti ragionare ma ricordati che papà ti ama più di quanto dimostri e più dell'affetto che ha per Albus".
Non dissero più nulla e poco dopo Kathryn si addormentò, non del tutto convinta ma sicuramente più serena.Hermione aprì gli occhi di soprassalto, Kathryn dormiva profondamente accanto a lei, l'aveva svegliata il rumore della porta, sulla soglia c'era Severus che diceva qualcosa sottovoce, lei strizzo' gli occhi e si alzò assonnata.
"Dormo di là stanotte".
"Sì...aspetta" biascico' alzandosi e precedendolo in camera di Kathryn dove si sedette sul letto.
"Non volevo svegliarvi, dormo qui stanotte" le disse tranquillamente.
Lei si riscosse: "Sì ma prima volevo approfittare di questo momento di quiete e dirti di questa sera" lo fece sedere lì accanto e gli raccontò della conversazione avuta con Kathryn, parlarono per più di un'ora.
"Sono un disastro completo" concluse Severus.
"Ma cosa dici? Mi hai ascoltato?".
"Sì e sono un disastro completo" ribadi' sconsolato.
Hermione non riuscì a trattenere un sorriso, sopraffatta dalla tenerezza e lo abbracciò stretto: "Tu sei il marito e il padre migliore del mondo e noi ti amiamo follemente".
Severus appariva imbronciato e perso nei suoi pensieri: "Kathryn non ne è così convinta e forse neppure Jordan".
"Ora smettila, non ti scordare che è venuta da me perché vuole farti una sorpresa, fai anche tu un passo verso di lei una volta tornati a Hogwards e vedrai che si sistemera' tutto. Voi due siete uguali, avete solo bisogno di sentirvi amati" gli sorrise ancora baciandolo e questa volta lui ricambio' il sorriso.Ecco il nuovo aggiornamento😆
Fin qui la lettura è stata 'conoscitiva' per creare l'atmosfera, dal prossimo aggiornamento ci addentriamo nella storia.
Continuate a seguire e ☆☆☆
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Heart To Heart
FanfictionL'ideale seguito della mia precedente ff "A second life", ambientata nel futuro ma con un occhio al passato con una new generation che suo malgrado imparerà a guardare oltre i ruoli e comprendere l'animo umano. La storia potrebbe non seguire fedelme...