17. Accordi

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Si ritrovò seduta, la testa bassa; I battiti del cuore le rimbombavano nelle orecchie mentre tentava di ricacciare le lacrime e mantenere la calma.
Non devo cedere, non devo cedere adesso, ce la posso fare, devo solo stare calma.
Continuava a ripeterselo come fosse un mantra e dopo aver respirato a fondo parecchie volte riuscì ad alzare la testa per continuare ad affrontare tutta quella situazione che solo un paio di giorni prima le sarebbe sembrata assurda.
"Non ti senti bene signorina?" Le chiese bonario il preside.
"No no, sto bene" si alzò e lo guardò dritto negli occhi: "Le giuro che tutto quello che le ho raccontato corrisponde a verità ma non dovete più tentare di leggermi la mente. Potreste vedere cose che finirebbero per danneggiarvi".
Il vecchio mago annuí ma la figura scura alle sue spalle si chinò bisbigliando: "Albus io non mi fido, è stata in grado di occlumare come solo un mago esperto può fare eppure all'apparenza è solo una ragazzina".
Silente si schiarì la voce: "Nonostante questi per noi siano tempi davvero difficili che ci portano a diffidare di chiunque tu mi sembri sincera; Tuttavia converrai che tutta questa situazione è paradossale, sono il primo a credere che sia giusto che tu dica il meno possibile ma qualcosa ci devi dire. Mi sembri una ragazza sveglia quindi sarai in grado di valutare ciò che puoi o non puoi dire. Innanzitutto come ti chiami, Kathryn...".
Kathryn Piton...ma valuto che non te lo posso dire vecchio scaltro da quattro soldi!
Fece una smorfia e rispose: "Mi chiamo Kathryn Jordan, sono una grifondodo e frequento il terzo anno qui ad Hogwarts e vengo dal 2020".
La McGranitt che era rimasta un po' in disparte si portò le mani alla bocca come a soffocare un gemito mentre i due uomini sbarrarono gli occhi ma non tradirono emozione.
"Hai con te la tua bacchetta Kathryn Jordan? Me la vuoi mostrare?".
La strega annuì estraendo la bacchetta dalla manica e posandola sulla scrivania.
Silente la studió con attenzione prima di passarci sopra la sua.
La bacchetta di sambuco! Stava per urlare per lo stupore ma si trattenne.
"Legno di salice, semi rigida, nucleo di crine di unicorno...è molto antica, deve aver aspettato molto la strega che doveva possederla. Bene bene" il vecchio si alzò e porse la mano a Kathryn: "Sei sincera signorina ma ti trovi in una gran brutta situazione".
"Lo so, ma voglio andare a casa".
"E noi faremo il possibile affinché tu possa tornarci il prima possibile ma nel frattempo rimarrai qui : seguirai le lezioni del terzo anno, vivrai con gli altri grifondoro,diremo a tutti che ti sei trasferita dall' America e rimarrai il tempo necessario; Hai il divieto assoluto di uscire dal castello e della tua situazione potrai parlare solo con la professoressa McGranitt, il professor Piton e me" sentenziò Silente.
Kathryn era come inebetita quando la voce di Piton la spronò a rispondere: "Hai capito o no? Rispondi!".
Trovò il coraggio di guardarlo finalmente e fissò i suoi occhi grigi dritti in quelli ossidana di lui mentre rispondeva: "Ho capito perfettamente e mi pare di non avere altra scelta!".
Il mago assottigliò lo sguardo, furente per tanta impertinenza ma tacque.
"Bene, mi sembra che il nostro sia un accordo ragionevole. Minerva accompagna la signorina nella sua casa e provvedi a sistemarla per il meglio".
La strega prese Kathryn per le spalle e la condusse alla porta impedendole di replicare.

Una volta rimasti soli Piton esordí preoccupato: "Albus non mi trovo d'accordo con la tua decisione, abbiamo già parecchi problemi qui al castello e quella ragazza non mi convince, è troppo brava ad occlumare per la sua età. Potrebbe essere una spia o peggio...".
Silente lo zittí con un gesto della mano e si alzò: "Ragazzo mio, tu sei troppo sospettoso, probabilmente da dove viene insegnano l'occlumazia e poi mi piace pensare che fra tanti anni Hogwarts sarà ancora qui; È rassicurante. In ogni caso la bacchetta non mente, la ragazza è sincera ma si trova in un mare di guai".
"Cosa intendi fare?".
"Non lo so ma non possiamo tenerla qui per molto" era accanto alla fenice e le sfiorava le piume: "Nel frattempo tienila d'occhio, accertati che non esca dal castello per nessun motivo".
Il mago più giovane sospirò nervoso: "Non ti pare di chiedermi troppo? L'ultima cosa che mi serve è un'altra mocciosa da controllare!".
"Severus calmati" non lo guardava, sempre concentrato sulla fenice: "Prendilo come non diversivo per distrarti. Intanto io farò qualche ricerca sugli incantesimi per viaggiare nel tempo. Per ora è tutto".
La discussione era finita, Piton si voltò ed uscì rabbioso.

Kathryn seguí la professoressa McGranitt per i corridoi e le scale che conducevano alla torre dei grifondoro, entrò con lei nella sala comune ma non ascoltò una parola di quello che la strega disse ai pochi ragazzi presenti presa com'era a guardarsi intorno; Era tutto pressoché uguale solo meno vecchio.
L'insegnante le cinse le spalle e la condusse nella camera delle ragazze del terzo anno: "Dormirai lì", le indicò il letto accanto alla finestra "Dopo cena ti farò trovare tutto ciò di cui potresti avere bisogno. Ora datti una sistemata dobbiamo andare in sala grande, avrai fame no?".
Kathryn la guardava atona.
"Mia cara immagino che non sia affatto facile affrontare tutto questo ma vedrai che in men che non si dica tornerai a casa tua" l'anziana strega le fece una carezza: "Qualcosa mi dice che io e te ci conosciamo".
Gli occhi di Kathryn si riempiono di lacrime mentre annuiva.
"Per quello sei venuta da me?".
Annuí di nuovo,una lacrima le rigò la guancia mentre nascondeva il viso sul petto della strega che timidamente l'abbracciò mentre le diceva: "Piangi pure, dopo vedrai che starai meglio".

La McGranitt aveva ragione, dopo essersi sfogata si sentiva decisamente meglio ed era un po' più ottimista riguardo il suo rapido ritorno a casa, giunta in sala grande si sedette coi compagni e mangiò di gusto scambiando anche qualche parola coi vicini incuriositi dalla sua presenza.
Le candele volteggiavano illuminando la sala e mettendole allegria, le aveva immaginate attraverso i racconti di sua madre ma vederle era tutt'altra cosa; La sala del suo tempo era illuminata ma nessuna candela volteggiava...Silente stava richiamando l'attenzione di tutti e quando ci fu silenzio fece un paio di comunicazioni prima di annunciare "...è con immenso piacere che do' il benvenuto nella casa di grifondoro alla signorina Kathryn Jordan che si è da poco trasferita" iniziò un applauso che si diffuse per tutta la sala.
Kathryn si alzò imbarazzata accennando un sorriso, cercò gli occhi del professor Piton ed i loro sguardi si incrociarono.
Si vede lontano un miglio che detesti tutto questo cerimoniale, sei buffo.
Stava sorridendo divertita quando dall'altra parte del tavolo, molto più spostata a sinistra vide sua madre, lo zio Harry e Ron che come gli altri la fissavano curiosi.
Improvvisamente si sentì meno sola, dopotutto i suoi genitori erano lì con lei; Sentì la paura svanire e lasciare il posto ad una strana eccitazione in prospettiva di quella si augurava sarebbe stata una grande avventura.

Finalmente il nuovo aggiornamento, l'avventura inizia 😄😄😄 Grazie per le vostre ⭐️⭐️⭐️

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