"Bene, possiamo cominciare" asseri' cupo Severus.
"No" intervenne Priscilla: "Manca una persona. Ci raggiungerà fra poco".
Calò il silenzio.
Harry notò i volti tesi degli adulti e gli occhi bassi dei due ragazzi, Albus vedendolo non aveva accennato neppure un saluto, fu assalito da un senso di inquietudine che aumentava col passare dei minuti.
Quando la porta si aprì ed apparve Winifred con il viso smunto accompagnata dal dottor Von Holstein Harry capi' definitivamente che la faccenda era davvero grave."Ora Ci siamo tutti. Iniziamo" Severus si accomodo' meglio dietro la scrivania: "Potter! Malfoy! Raccontateci cosa è accaduto due sere fa".
Silenzio assoluto.
"Forza!" Urlò rabbioso.
I due ragazzi si lanciarono uno sguardo furtivo ed abbassarono ancora di più la testa chiusi in un ostinato mutismo.
Dopo alcuni minuti Severus si andò a posizionare davanti alla scrivania appoggiandosi ad essa incrocio' le gambe, una posa tanto disinvolta che mal si sposava con gli occhi assottigliati ed il tono velenoso che usò: "Visto che voi non siete solo stupidi ma anche codardi sarà la signorina Weasley ad esporre ai presenti l'accaduto".
Incrocio' gli occhi di Winifred che gli fece un cenno di assenso, fece qualche passo avanti ed iniziò a parlare guardando in cagnesco i due ragazzi.
Man mano che sua nipote parlava Harry sprofondava sempre di più nella poltrona schiacciato da una moltitudine di sentimenti: incredulità, rabbia, delusione, paura, preoccupazione.
Quando la ragazza terminò il suo resoconto il preside si rivolse ai ragazzi sbrigativo: "Oltre ad aver infranto una moltitudine di regole della scuola vi siete macchiati di veri e propri reati punibili dal ministero che mi sono già premurato di informare".
Nell'udire quelle parole i ragazzi alzarono la testa pallidi come cenci, nel vederli Severus esplose: "Ecco cosa ci voleva per farvi reagire, stupidi che non siete altro! Una vostra compagna poteva morire e forse un'altra è già morta".
Hermione dovette appoggiarsi al muro per evitare di accasciarsi.
"Ma l'unica cosa che vi importa" era a dir poco imbestialito "È la vostra incolumità! Avete continuato la vostra vita come nulla fosse, senza un minimo di rimorso, se la signorina Weasley avesse riportato serie conseguenze a causa dell'incantesimo fatto da un vero incapace che non si può definire mago, probabilmente voi l'avreste fatta franca!" Tacque per riacquistare un minimo di calma poi si rivolse a Scorpius: "Signor Malfoy è sospeso con effetto immediato. Confinato nella sua stanza in attesa degli Auror che dovranno svolgere le indagini del caso, mi premurero' di avvisare i suoi genitori. Deve consegnare la bacchetta".
Priscilla gli prese la bacchetta poi afferrò il ragazzo per un braccio trascinandolo fuori dove lo attendevano due prefetti che lo avrebbero scortato nella sua stanza ma prima la sua capo casa gli si avvicinò sussurandogli: "Non credere che sia finita così, più tardi dovrai fare i conti anche con me".
Il biondino la guardò e dovette mordersi il labbro per non piangere davanti ai prefetti che lo portavano via.Quando Priscilla tornò tutti tacevano, si mise alle spalle di Albus in attesa.
"Albus!" Il ragazzo trasali': "Siamo tutti qui in attesa di sentire dalla tua voce come sono andate le cose" Severus era glaciale.
Silenzio.
"Bene. Quindi la signorina Weasley ha dato una versione dettagliata e veritiera dei fatti" concluse incrociando le braccia sul petto.
A quel punto Albus alzò finalmente la testa e con un filo di voce tremante disse: "Mi dispiace...io non volevo. Non riuscivo a stare al passo con lo studio" guardò suo padre: "Durante le vacanze di Natale quando mi hai portato nel tuo ufficio, la cassaforte era aperta, stavo solo curiosando e ho visto per caso la giratempo, ne avevo sentito parlare e l'ho presa" iniziò a piagnucolare: "L'ho portata a Hogwarts e l'abbiamo provata per gioco. Poi abbiamo iniziato a usarla per avere le soluzioni dei compiti, era semplice e mi dicevo ogni volta che sarebbe stata l'ultima ma ci siamo fatti prendere la mano", mentre parlava guardava suo padre che con aria delusa lo fissava, come sempre, lui era solo il figlio di mezzo e per giunta serpeverde, non era perfetto come James o dolce come Lily era solo Albus, la pecora nera, quello che creava sempre problemi, il più irrequieto, già da qualche anno si chiedeva perché fosse capitato nella perfetta famiglia Potter; Lui si trovava più a suo agio con lo zio, loro erano serpeverde, avevano parecchio in comune, sentiva che entrambi erano capitati nelle famiglie sbagliate circondati da sciocchi grifondoro eppure adesso anche lui lo guardava deluso e questa era una cosa che proprio non riusciva a sopportare.
Severus dopo aver ascoltato il ragazzo decise di ignorarlo rivolgendosi direttamente ad Harry: "Ovviamente tutto questo avrà delle conseguenze gravi. Per entrambi. Ma quello che mi interessa di più ora è sapere qualcosa su quella maledetta giratempo".
Harry si alzò in piedi: "Si certo, l'abbiamo sequestrata qualche anno fa ad un mangiamorte. Purtroppo non era una giratempo comune, era stata modificata" tacque, sentiva il sudore scivolargli lungo la schiena e rabbrividi' prima di continuare: "In parole povere non serviva solo per arretrare di poche ore nel passato, da quel poco che è emerso le modifiche servivano per viaggiare avanti e indietro nel tempo di anni. Purtroppo il suo proprietario è morto ad Azkaban e non posso sapere di più" degluti' a fatica.
Sembrava che nessuno riuscisse più a parlare, udire quelle informazioni li aveva lasciati attoniti.
"Maledizione!" Disse stizzito Severus mentre si allargava il colletto macchiato di sangue.
Gregor lo raggiunse e con un fazzoletto tampono' la piccola escoriazione che si era formata in concomitanza della vecchia cicatrice, l'animus salus praticato quasi vent'anni prima aveva funzionato alla grande ma era prevedibile che in una situazione come quella che stavano vivendo ci fosse qualche sintomo.
Hermione che fino a quel momento aveva ascoltato in silenzio nell'assistere a quella scena si sentì montare dentro una rabbia incontrollabile e si avvento' su Albus prendendolo per le spalle e scuotendolo con violenza mentre gli urlava contro: "Stupido stupido ragazzino ma ti rendi conto di cos'hai fatto? O sei talmente idiota da non capirlo neanche?! Kathryn non c'è più! Per colpa tua!".
Harry si frappose fra il figlio che era rimasto inebetito e l'amica che aveva il volto deformato dalla rabbia.
"Herm adesso calmati" tentò di dirle.
"Ma come osi dirmi di calmarmi" era una furia: "È colpa tua! Tutta colpa tua! Della tua sciatteria, della tua disattenzione. Cresci Harry! Cresci una volta per tutte, non siamo più a scuola...stupida io che ti ho sempre facilitato in tutto. Ora sei un buono a nulla, il mondo magico lo hai salvato a discapito mio" urlava sempre più forte, aveva perso completamente il controllo:"Ho rischiato di perdere mio marito a causa tua e adesso la tua inadeguatezza mi ha portato via mia figlia! La rivoglio, me la devi ridare!".
Harry tentò di fare un passo verso di lei che indietreggio' indignata:"Stammi lontano! Io ti odio! "Gli occhi attraversati da un lampo di cattiveria: "Io ti odio Harry Potter, non ti voglio più nella mia vita o di quello che ne resta. Tu ci hai distrutto, ci hai portato via tutto" parve di colpo perdere le forze, scoppiò in lacrime mentre si guardava attorno smarrita: "Io rivoglio la mia Kathryn!" Disse prima di correre via disperata.
Harry si tolse gli occhiali e si passò una mano sul viso, Hermione era sconvolta ma sulle sue colpe aveva ragione, lui e solo lui era responsabile, aveva rovinato un'amicizia che durava da trent'anni e probabilmente avrebbe avuto sulla coscienza per tutta la vita la scomparsa di Kathryn.Ciaoooooo....so che ci ho messo molto ad aggiornare ma proprio ora che la storia entra nel vivo io sono parecchio impegnata. Spero che armati di pazienza continuerete a seguire la storia.
Grazie.
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Heart To Heart
FanfictionL'ideale seguito della mia precedente ff "A second life", ambientata nel futuro ma con un occhio al passato con una new generation che suo malgrado imparerà a guardare oltre i ruoli e comprendere l'animo umano. La storia potrebbe non seguire fedelme...