Harley è cambiata per Joker, ha lasciato tutto e tutti per diventare la principessa del crimine e per stare accanto al suo principe. Ma come è nato questo amore folle? Come ha fatto Joker a trasformare la dottoressa Quinzel nella sua Harley Quinn?
Harley si accorse delle guardie, e fu presa da ansia. Tuttavia, era da sempre stata molto silenziosa, cosí riuscí a nascondersi senza fare troppo rumore dietro agli armadietti di quelli che erano i suoi colleghi. Si sedette un attimo per riflettere sul da farsi. Prima di tutto, era necessario disattivare in qualche modo gli allarmi, quindi si alzó e in punta di piedi, trattenendo quasi il respiro, raggiunse la sala di controllo. Era chiamata cosí una camera, dove vi erano tantissimi schermi collegati alle telecamere di sicurezza dell'ospedale. Ogni display monitorava un luogo, dai bagni, alle celle, e perfino agli studi dei dottori. Prima di entrare, Harley si fermó sull'uscio della porta, guardando il display collegato alla telecamera nella cella del Joker. Il pagliaccio era disteso sul lettino, tutt'a un tratto si alzó, guardó la telecamera, e ammiccó sorridendo, come se sapesse che harley fosse li. Lei guardandolo sorrise a sua volta, ma poi notó che seduto, osservando i monitor, vi era una guardia. Era alto e muscoloso. Non sapeva proprio come avrebbe potuto fare a sconfiggerlo in un combattimento corpo a corpo. Cosí decise che in qualche modo avrebbe dovuto stordirlo. Entró di soppiatto nella camera, impugnó il suo revolver, e colpí decisa la testa del sorvegliante. Egli scivoló dalla sedia girevole nera, cadendo a terra con un tonfo. Joker inizió a ridere, mostrando i suoi denti argentati alla telecamera. Harley si mise a ridere, e inizió a cercare il pannello di controllo, per disattivare gli allarmi. Lo trovó quasi subito. Si trovava infatti ben visibile vicino la porta. Aveva un piccolo tastierino, quindi Bisognava immettere un codice. Harley sospiró pensando di essere arrivata al capolinea, ma non poteva arrendersi. Non poteva piú tornare indietro. Cercó invano per tutta la stanza, nella speranza di trovare il codice, ma non trovó nulla. Poi, pensó bene di perquisire il sorvegliante che giaceva in terra stecchito. Trovó un biglietto di carta a quadretti in una tasca posteriore del largo jeans blu; lo prese, lo aprí e trovó un codice a 7 cifre "8934702". Digitó in fretta quella cifra e dopo alcuni secondi di attesa, su un piccolo display verde sopra il tastierino, spuntó una scritta "allarmi disattivati". Harley tiró un sospiro di sollievo, accennó un sorriso e poi disse ad alta voce:《 sto arrivando pasticcino. 》Uscí dalla camera, e furtivamente si diresse nel seminterrato, dove, stranamente, le luci erano accese, anche se fioche. Era presente solo una guardia, proprio accanto alla cella di colui per cui stava rischiando la vita. Non aveva piú cosa fare, era in una situazione tale da non potere avvicinarsi furtivamente e colpire col suo revolver, cosí, pensó rapidamente a come proseguire. Doveva distrarre la guardia, allora, non avendo altro da fare, si tolse gli stivali e li lanció con forza sopra le scale del seminterrato, poi, vi si nascose sotto. La sentinella corse su per i gradini per scoprire la causa dei rumori. proprio come Quinn sperava. Uscí dal sottoscala e corse dritta alla cella. Mise il codice, che ormai aveva imparato a memoria, e la spessa porta di metallo si aprí col solito scatto verso destra. Joker la vide e la guardó intensamente, spogliandola con gli occhi. Harley sorrise, poi gli gettó le braccia al collo, e gli disse:《 sei libero pasticcino 》togliendogli la camicia di forza. Lui scoppió a ridere senza neanche guardarla, lasciandole finire il suo compito, poi, la prese per mano, e uscirono insieme dalla cella. Proprio in quel momento peró stava tornando al suo posto la guardia che prima Harley aveva distratto. Joker si in furió e le urló contro:《 avresti dovuto ucciderlo, incompetente!!! 》e le diede uno schiaffo. Alla ragazza uscí una sola lacrima, di istinto prese il suo revolver, premette il grilletto e il sorvegliante cadde a terra morto. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, con gli occhi stanchi, iniettati di sangue. No. Non poteva piú tornare indietro. Una volta usciti dal seminterrato, si diressero verso l'uscita correndo, e si imbatterono in diverse guardie. Harley uccise tutti, sparando senza neanche pensarci. Doveva fuggire. Si ripeteva nella mente. Joker la stava salvando. Le stava rendendo la vita migliore, e lei doveva sdebitarsi. Uscirono dalla stessa porta da cui Harley era entrata. All'uscita trovarono davanti a loro ad aspettarli un furgoncino nero blindato. Una volta entrati, Joker sollecitó il guidatore, e questo partí sfrecciando per le vie illuminate di Gotham a tutta velocitá. L'evasione era riuscita talmente bene, che le guardie non ebbero neanche il tempo di avvertire la polizia. Joker guardó Harley, poi le disse:《 adesso ci divertiamo 》.
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