Capitolo 9

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Harley la guardó stranita e perplessa, ma immediatamente le mostró un gran sorriso:《 Wow! Interessante!! 》Ivy alzó un sopracciglio e disse:《 Io voglio trasformare Gotham in una foresta e tu lo trovi interessante? 》Harley le rispose in tutta sinceritá:《 Devo essere onesta con te, non mi é mai interessata la botanica ma a dirla tutta ho dei soldi a cui pensare, tecnicamente le banconote sono verdi quindi le cose sono strettamente collegate!! 》Ivy la osservó con circospezione e scoppió a ridere:《 Sei simpatica, Harley 》Harley ringrazió ma non capí i motivi di tante risate.《 Puoi aiutarmi ad aprire il caveau per favore? 》Ivy interruppe all'improvviso la crescita della vegetazione e si mostró abbastanza contenta di aiutarla. Arrivate al piano di sotto, Ivy chiuse gli occhi concentrata e dopo alcuni istanti dal terreno fuoriuscí un imponente vegetale dall'aria robusta che vi rientró raggiungendo il caveau sotto terra creando cosí una sorta di tunnel. La rossa rimpicciolí quella pianta e se la legó ai capelli. Harley guardó l'episodio sbalordita, abbracció e ringrazió Ivy e strisció nel tunnel. Prese tutti i soldi che poteva e li mise in due borsoni neri. Uscí dalla camera attraverso il tunnel creato dalla pianta di Ivy, e una volta salita trovó la banca trasformatasi in un vero e proprio boschetto. Ivy era distesa sopra un albero, e quando vide Harley, scese a terra. La donna del Joker le sorrise e la ringrazió di nuovo dandole uno dei due borsoni neri colmi di denaro. Ivy le disse che non aveva bisogno di soldi ma Harley non ci fece molto caso e disse frettolosamente:《 buona fortuna per il tuo progetto di conquista del mondo! 》e si diresse all'uscita, dove l'aspettava la splendente lamborghini viola del suo amato.

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Tornata euforica a casa Harley disse: 《 Pasticcino la tua Harley é quiiii!! 》Joker scese le scale che conducevano al night club e percorse il corridoio fino a raggiungere l'entrata, dove Harley lo aspettava fiera appoggiata alla porta. Joker prese il borsone, poi lo gettó a terra con rabbia.《 Non mi sembra che i soldi della banca piú grande di Gotham city possano essere contenuti in un solo borsone.. Tira fuori l'altro!!! 》Harley abbassó lo sguardo imbarazzata. Ricordó solo in quel momento che Ivy le aveva detto di non aver bisogno di soldi, e se ne pentí amaramente di averle dato l'altro borsone. Joker la sollevó da un solo codino con una mano e la scaraventó a terra, per poi picchiarla e calpestarla a sangue. Le guance bianche della ragazza furono rigate da pesanti lacrime, non tanto per il dolore fisico, che sapeva sopportare abbastanza bene, quanto perché non riusciva a capacitarsi del fatto che l'uomo che amava tanto era riuscito a ridurla cosí. Joker la guardó con disprezzo, poi la prese per un orecchio e la rinchiuse nella camera degli armadi senza mangiare nè bere per una settimana, come se fosse un cane. Finita la sua punizione Harley uscí a fatica dalla stanza, debole come non mai. Joker le tiró un sonoro manrovescio e la sgridó:《 Nessun debole é degno di starmi accanto quindi vattene!!! 》Harley tiró indietro le lacrime uscendo dalla lussuosa residenza senza avere il coraggio di guardarlo. La villa del Joker era abbastanza lontana dal centro della cittá, cosí inizió a camminare, pensando che la prima cosa da fare fosse sicuramente raggiungerlo. Non aveva una meta ben precisa, la sua vita fino a quel momento era stata finalizzata a soddisfare e a stare vicino all'uomo che la controllava, dopo aver lasciato la dimora del clown principe del crimine, la ragazza sentí un enorme vuoto dentro, come se non fosse piú nessuno, come se avesse perso l'identitá. Era distrutta dal dolore e pianse lacrime su lacrime, per giorni interi. Aveva trovato rifugio in una catapecchia abbandonata a Gotham da cui usciva solo se necessario e di malavoglia. Dentro di lei era come se vivesse una forza oscura che le si stringeva nel petto fino al cuore facendola stare malissimo. Aveva bisogno di dimenticare, di ricominciare una nuova vita, di ritrovare se stessa, anche se non sapeva in realtà se l'aveva mai trovata prima. Quando era Harleen Quinzel era spesso e volentieri a disagio, tanto da considerare uno psicopatico criminale il suo salvatore. Quando divenne Harley Quinn le cose andarono meglio all'inizio, anche se comunque era come una pedina da gioco del Joker, e se ne era resa conto solo in quel momento. Ormai doveva imparare a convivere con le due identitá, come se fosse due persone contemporaneamente.
Passarono due giorni, e inspiegabilmente germogliarono piante e fiori nella nuova cupa e sudicia casa di Harley. Quando se ne accorse aveva giá capito di chi si trattava. Corse felice come non lobera da tempo fuori dalla porta e ri incontró una sua vecchia conoscenza, voltata di spalle. La chiamó entusiasta ad alta voce:《 Ivy!!! 》

Alter - ( Joker & Harley #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora