Capitolo 10

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Ivy aveva i capelli sciolti pieni di fiori rosa, e a differenza della volta precedente, indossava un body che sembrava fatto di foglie. Anche adesso era a piedi scalzi ma diversi tipi di piante le avvolgevano gambe e braccia. La ragazza pianta si giró verso di lei sorridendole. Harley continuó:《 Sono così felice di vederti 》Ivy sembrava altrettanto contenta, ma, grazie alla sua perspicacia si accorse subito che Harley le stava nascondendo qualcosa, poiché infatti appariva molto piú debole e giú di morale a differenza di quando l'aveva incontrata la prima volta. Era riuscita a sopravvivere per 5 giorni lontano da Joker, guadagnando lo stretto indispensabile grazie a piccoli furti. Harley la invitó ad entrare nella sua nuova casa, e Ivy acconsentí anche se con grande disgusto. L'ambiente era tetro e angusto. A fare luce ci pensava una sola piccola lampadina. Le pareti erano di un grigio sporco e in unica stanza c'erano la cucina con un tavolino da pranzo e un lettino per la notte. C'erano vestiti sparsi dappertutto in quanto non c'erano cassetti. Ma non erano certo gli eleganti completi che le offriva Mr. J... C'erano un po' di camice da uomo piú grandi della sua taglia, qualche reggiseno, dei pantaloncini, un solo paio di mutande e i suoi fidati stivaletti bianchi col tacco rosso. Le due si sedettero sul letto, e prima che Harley iniziasse a raccontarle cosa le fosse accaduto, Ivy:《 dove fai i tuoi bisogni cara? 》Senza nemmeno commentare il porcile che era quella "casa". Harley fece un gesto come per indicare qualcosa, e Ivy notó che al limite della stanza c'era un buco nel muro simile ad una porta, che conduceva al cortiletto esterno dove c'era un bagno chimico. La rossa la guardó disgustata, e preoccupata le disse:《 Quel buco nel muro fará entrare topi, pioggia, vento, gatti randagi, non puoi restare qui!! 》Harley la guardó triste e cominció a raccontarle com'é che era passata dall'essere una criminale riccona a una stracciona.《 Non ho più quel denaro, se stavi per chiedermelo 》Ivy mentí: sapeva che se avesse ritornato il borsone ad Harley lei sarebbe ritornata da Joker strisciando chiedendogli scusa e consegnandogli i soldi, e lei non voleva questo. Desiderava insegnare ad Harley come vivere indipendetemente, libera, come regina di Gotham, senza un re opprimente e dominatore. Dopo aver ascoltato la tragica storia dell'amica, la prese per mano e le disse:《 Raccatta le tue cose. Ti porto via di qui. 》
                        
                         
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Entrarono in un enorme edificio da una sorta di garage.《 È l'ex rifugio dell'enigmista 》spiegó Ivy.《 Non lo usa piú da quando è stato rinchiuso all'Arkham Asylum, ma quando mi sono resa conto di aver bisogno anche io di un quartier generale, l'ho reso piú... Mio! 》disse sorridendo. Poi premette un pulsante e all'istante le forti luci bianche al neon si accesero.《 Benvenuta a casa! 》Disse orgogliosa. Gli occhi di Harley si illuminarono di gioia, strinse forte a se Ivy che sembró felice di quell'abbraccio ma anche un po' nauseata. Harley era infatti molto sporca: i capelli le erano cresciuti tantissimo e le arrivavano fino al sedere, le tinta rosa e azzurra si era sbiadita, ed era chiaro che non li curasse da tempo. Indossava un vestito bianco stracciato e i piedi erano tutti tagliati di quanto aveva camminato a piedi scalzi. Con grande orrore Ivy notó dai grossi buchi dello straccio che l'amica indossava, che il suo corpo era ricoperto di enormi lividi, che apparivano come grandi macchie violacee. Ivy si portó le mani alla bocca scioccata:《 Dopo undici giorni hai ancora i lividi di quando ti ha picchiata. 》Ad Harley veniva un forte mal di stomaco ogni volta che ricordava il suo uomo malmenarla con odio. In un attimo i suoi splendenti occhi azzurri si riempirono di lacrime e le annebbiarono la vista. Ivy le pose una mano sulla guancia e gliela accarezzó dolcemente, e a quel punto l'altra cadde a terra in ginocchio piangendo. Ivy si sedette accanto a lei e non parlò per alcuni istanti, in attesa che l'amica lo facesse.《 Quando ero Harleen Quinzel, la mia vita era cosí buia... Incompresa da tutti, sola al mondo, disadattata sociale. Poi capii il perchè: Joker. Joker era il mio destino. Fu come se tutta la mia vita precedente fosse stata una preparazione finalizzata a stare con lui. Quando ero Harley Quinn non mi ero mai sentita così viva, e non facevo altro che ringraziare il clown, lui mi aveva liberata, mi aveva aperto gli occhi, era riuscito a tirare fuori me stessa! Adesso che non sono più con lui, dapprima mi sentivo sia Harleen Quinzel che Harley Quinn, ma ora... Ora mi sento vuota, non sono più nulla. Un corpo vivo ma morto dentro, una personalitá spenta, priva di significato. Devo tornare da lui... Lui mi ha creata... È a lui che devo tutto, senza di lui non sono niente, sono nata per stargli vicino, per essere sua. 》Ivy si alzó di scatto e disse accorata:《 Basta dire così. Tu non sei solo una schiava di Joker. Non sei nata per lui, devi cominciare a guardare avanti, anche se significa perderlo. Ritrova te stessa, senza che un uomo dai capelli verdi ti comandi come farlo. Guarda al futuro... Non sei più nè la sola e depressa Harleen Quinzel, nè la felice ma sottomessa Harley Quinn, sei una persona nuova, ricreati un idenditá che ti rispecchi. Ritrova il tuo equilibrio, la tua pace, il tuo ego. Resta qui con me, ti aiuterò io a farlo. Vivrai senza regole e potrai fare quello che ti pare, ma con un amica sempre al tuo fianco! 》

Eii... scusate la lunghezza.. Ero molto ispirato😅 forse faró uscire un altro capitolo.😃

Alter - ( Joker & Harley #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora