Parte 8

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Tornata a casa decido di andarmi a fare una passeggiata in centro, quindi esco di nuovo e vado, parcheggio la macchina e inizio a camminare con le cuffie nelle orecchie, ho troppi pensieri per la testa e solo la musica mi salva in questo momento, non nego che fa freddo, che ho la pelle d'oca per tutto il corpo, ma me ne fotto e continuo ad ascoltare la musica, a vedere il mare agitato, quando poi non è solo il mare ad essere agitato, sono proprio quelle onde in quel modo che ho dentro me, la musica mi rilassa ma non riesco a non pensare a quella sera, lui con quella... oh santo.

 Inizia a piovere quindi torno a casa, saluto i miei e salgo per lavarmi; dopo essermi lavata mi arriva un messaggio, lo apro ed è lui, "dimmi cosa hai Alessia... davvero non ti capisco, sto venendo da te, e parliamo nonostante stai con i tuoi." Oh merda, è fuori di testa. Corro subito in camera, mi vesto e scendo giù per raccontare tutto a mia madre, lei mi dice che non c'è nessun problema se viene qui.

Sento il campanello, apro la porta e appena lo vedo mi viene voglia di abbracciarlo ma l'idea che quella sera lui stava abbracciando un'altra mi fa venire di nuovo l'odio.

<<hey..>> mi fa con un sorriso ma si nota che è triste

<<entra, ma vattene subito>>

<<se non mi dici che hai non me ne vado nemmeno se usi la forza>>

<<oh certo, dai saliamo in camera che è meglio>> lo porto in camera e appena lo guardo noto che il suo sguardo è sempre su di me che si morde anche il labbro, io nel frattempo mi siedo e lui rimane alzato

<<allora dimmi tutto, che è successo?>>

<<ah beh nulla, mi sono solo rotta, ci tenevi così tanto che io venissi a quella festa quando poi non mi hai proprio cercata e secondo me l'hai fatto solo per farmi vedere come ti abbracciavi quella>> gli dico tutto, ormai non ne posso più di nascondere quello che ho

<<ma davvero Ale? Quella ragazza è solo la figlia di un amico di mio padre che vive qui, è grazie a loro se siamo riusciti a venire a Napoli, quindi immagina come dovrei essere gentile con lei, si lo so è davvero una che non si scolla più, ma a me non interessa di lei, davvero, non sapevo neanche che venisse pure lei>> dopo queste parole mi pento di averlo trattato male, ma non ci posso fare nulla, sono così... ora capisco perché era attaccato a lei.

<<ah... scusami allora...>>

<<ti ho cercata per tutta la serata, anche se non mi muovevo da vicino a lei, ma non potevo fare altro, mi aspettavo che venissi a "salvarmi" da quella strega e invece no...>>si siede accanto a me e mi prende la mano stringendola alla sua, ecco i brividi... ecco la voglia di lui... <<scusami tu se ti ho fatto pensare male...>> aggiunge e appena dice queste parole non faccio altro, lo abbraccio e lo riempio di baci sulla guancia, lui inizia a sorridere e al tempo stesso anche io

<<grazie per avermelo detto, sto meglio>>

<<non ti preoccupare Ale>> mi fa l'occhiolino e poi mi da un bacio sulla fronte, e che bel bacio... <<però potevi evitare di buttare il foglietto di stamattina, e soprattutto eri troppo sexy vestita in quel modo, anche ieri sera...>>

<<oh grazie... e scusami ancora>> rido e ride anche lui, ad un tratto vedo che il suo sguardo va verso una mia foto di quando ero piccola, si alza e la prende <<sei tu?>>

<<si, sono io>> sorrido

<<come eri bella anche da piccola, queste guance così adorabili, gli occhioni da cucciolina, wow>> mi fa sorridendo ed io mi mordo il labbro e divento rossa, mi alzo, mi avvicino a lui e gli do un bacio sulla guancia dicendogli <<non pensare a come ero da piccola, pensa a come sono ora>>gli faccio l'occhiolino e lui dice <<certo piccola>> piccola.... Come gli suona bene... rimango scioccata e lui se ne accorge, mi mette la mano sulla guancia dicendomi <<perché sei piccola no?!>> e ridiamo, dopo di ché mi saluta e se ne va.

Sono felice che quella ragazza è solo una conoscente diciamo, sono più tranquilla ora, soprattutto perché abbiamo chiarito e mi ha fatto riprovare di nuovo quei brividi che non provavo da un paio di giorni.

Sono le 23 e decido di rimettermi sul pc per continuare a scrivere il mio libro, ma ad un tratto sento qualcosa che mi distrae, ed è il telefono. E' Riccardo, quindi rispondo <<hey Riki, tutto ok? E' successo qualcosa?>>

<<no tranquilla, volevo solo darti la buonanotte, che stai facendo?>> aw che cucciolo...

<<nulla, sto vicino al pc tu?>>

<<pensavo a te, mi manchi già, non vedo l'ora di vederti domani>> quelle parole mi fanno uscire un sorriso e mi brillano gli occhi

<<sei così dolce>>

<<eh si. Ora ti lascio fare le tue cose, buonanotte Ale>>

<<Buonanotte Riki>> stacco la chiamata e ritorno a scrivere. Finisco alle 2 e vado a dormire

Together. (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora