Parte 18

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ECCOMI SONO RITORNATAAAA. Finalmente la scuola è finita e quindi niente più stress, sono davvero felice di riportarvi il continuo XD

AH PS: HO CREATO UNA NUOVA OPERA OLTRE A QUESTA, SI INTITOLA "LE MIE POESIE" SONO POESIE SCRITTE DA ME, ANDATE A LEGGERE, MI FARETE FELICISSIMA XD



Dopo la lezione esco subito dall'aula per tornare a casa perché non voglio che ci fermiamo a parlare o altro. Perché era con lei? Perché nemmeno ora l'ha respinta? Navigo in questi pensieri e non ho voglia di vederlo, preferisco stare sola, magari a studiare o a starmene nel letto senza nemmeno mangiare ma finisco semplicemente a guardare fuori dalla finestra; c'è un sole che splende su tutto, gli uccelli che fischiano, la temperatura che sta cambiando dando il segno che fra un po' arriva finalmente l'estate. I raggi del sole luccicano sul mio viso, quanto vorrei stare su una spiaggia a prendermi il sole per poi farmi un bel bagno nel mare e godermi l'estate. Alla fine l'estate è la spensieratezza di tutti, ecco perché si è sempre più felici con la voglia di fare nuove avventure in altri posti.

A quanto pare Riccardo nonostante tutto continua a frequentarsi con lei, dicendo a me che non le interessa, benissimo... più bene di così non può andare. Dopo una lunga riflessione vado al parco, mi siedo su una panchina ed inizio a leggere un libro, "Tre volte Te", ho sempre amato la storia tra Babi e Step e mi auguro che in questa terza edizione ritornino insieme, devo solo finirlo di leggere.

<<di nuovo qui? Che palle>> alzo lo sguardo ed è di nuovo Nicola, questo è un altro maniaco che mi insegue ovunque

<<che palle a me? Guarda che sei tu che stai sempre davanti a me>> gli dico sbuffando ma lui non esita a sedersi accanto a me

<<dimmi un po', cosa leggi?>>

<<un libro, cosa ti interessa?>>

<<uff come sei scontrosa, dai non per sempre devi fare così>> ma cosa vuole... di solito i puttanieri stanno sempre a scopare e stranamente lui no

<<e vabbe, è "Tre volte Te">>

<<uh che bello, lo leggo anche io>> lo legge anche lui? Rido <<perché ridi?>>

<<perché di solito i puttanieri non hanno mai tempo per leggere>> mi guarda stupito, come se gli avessi detto qualcosa che non rispecchia lui

<<guarda che non è proprio così, anche chi ha più avventure ha un cuore... io amo leggere ed infatti ero venuto qui per leggere –caccia il suo ebook come prova- però alla panchina più lontana dal parco ci sei seduta tu>> rimango un po' scioccata, almeno qualcosa in comune ce l'abbiamo

<<e perché hai tutte queste avventure? Scusa se chiedo ma sono curiosa>>

<<perché non amo le storie serie, c'è un passato a tutto questo>> mi guarda negli occhi e si capisce che è un po' triste e che la società esagera sempre a dare le etichette ad una persona

<<capito... e non credi che sbagli?>>

<<si certo, ma non voglio più soffrire>> abbassa lo sguardo per prendere il suo cellulare <<scommetto che tu sei una delle tante che ha creduto al giudizio degli altri sul mio conto eh?>>

<<non proprio...>> lo guardo perplesso e mi viene da fargli una domanda molto decisiva <<sei felice facendo questa vita?>> mi guarda dubbioso, come se non sa cosa rispondere

<<sinceramente... non ci ho mai pensato, preferisco continuare a vivermi la vita come se fosse l'ultimo giorno, al resto poi si vedrà, tu piuttosto sei fidanzata?>>

<<io? Si, da poco>> mi guarda sorridendo

<<lo avevo immaginato, e hai mai avuto storie lunghe?>> ecco la domanda che non doveva farmi, ecco Luca in mente

<<si... è durata tutta la mia adolescenza e poi ci siamo lasciati per problemi...>> abbasso lo sguardo per evitare di fargli notare che sono un po' triste ma non faccio in tempo ad abbassare lo sguardo che mi guarda negli occhi <<ci stai ancora male eh?>>

<<un po' si, ma sto andando avanti sinceramente, ora c'è il mio nuovo ragazzo e sto bene così>> lo sorrido e sorride anche lui <<saresti anche un puttaniere però sai leggere bene negli occhi>> gli dico ridendo

<<te l'ho detto prima che ho anche io un cuore>>

<<non hai torto>> lo guardo e si vede che ha avuto anche lui un passato che non l'ha reso felice e che tutto questo sono solo conseguenze di una vita che non stava andando bene

<<è stato bello parlare con te, magari ci ribecchiamo>> si alza e mi fa l'occhiolino

<<certo>> mi alzo anche io e lo saluto

Esco dal parco e mi rendo conto che i pochi minuti spesi con Nicola sono stati utili per non pensare a Riccardo e quella troia. Arrivo a casa e sto un po' con i miei, poi salgo in camera, mi metto nel letto e crollo.

La mattina seguente mi sveglio, faccio colazione e vado all'ultimo giorno di Università, da domani libertà. Arrivo all'Università e Riccardo mi viene incontro

<<che hai? Non ti sei fatta sentire>> non voglio fare l'indifferente anche ora, quindi meglio dirgli cosa ho, evito così di rovinarmi la giornata

<<niente, stavi con lei ieri, bello felice, pure il bracciale>> lo guardo infuriata

<<ma no amore, quel bracciale era il suo di tempo fa e gliel'ho ridato, non ero felice ma dovevo fare la parte>> mi prende per il viso e mi bacia

<<va bene, se lo dici tu>> gli sorrido ed entriamo in aula, assistiamo all'ultima lezione e poi usciamo tutti.

<<ti va di andare un po' in spiaggia?>> mi fa Riccardo

<<si certo>>

Together. (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora