Parte 9

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 La mattina seguente mi alzo che sono stanchissima; mi preparo e scendo giù, faccio colazione e vado all'Università. Incontro Marco, parliamo un po' del più e del meno e poi vado in classe. E pensare che prima eravamo come fratelli... è proprio vero che non ritornerà nulla come prima, e non posso pretendere troppo, mi manca il rapporto di una volta ed ora parliamo solo di cazzate...

<<ciao>> mi fa Riccardo sorridendomi

<<hey>> ricambio il sorriso

<<ti è passato il nervoso che avevi fino a ieri?>>

<<certo, sto molto meglio fortunatamente>>

<<sono felice allora>> mi abbraccia e poi entra il prof

Finisce la lezione ed esco dall'Università, Riccardo mi viene dietro e mi dice che vuole portarmi a bere al bar dell'altra volta, io accetto volentieri e ci rechiamo lì.

<<cosa vuoi?>>mi fa

<<un cocktail dai>>

<<oh bene, anche io>> ride e mi guarda le labbra

<<che c'è..?>>gli dico sospettosa

<<no nulla.. ehm.. vado a prendere i cocktail..>> finisce con il mordersi il labbro. Ritorna con 2 bicchieri e lo ringrazio.

<<chi era quel ragazzo con cui stavi parlando prima di entrare in classe?>>

<<il mio ex migliore amico... diciamo che ci sono state tantissime litigate, ed ora siamo così, semplici conoscenti>>

<<anche io avevo una migliore amica, ed ora non ci salutiamo manco più>> anche lui con questa storia... almeno così so che in qualche modo potrà capirmi e questa cosa mi rende felice perché ho davvero bisogno di una persona che mi comprende al 100%, non che le mie migliori amiche non lo facciano eh però nessuna di loro ha passato quello che ho passato io

Mentre parliamo inizia a piovere e purtroppo non c'è ne possiamo andare visto che nessuno dei due ha la macchina, e menomale... rimaniamo di più insieme con questo cocktail in mano

<<sta piovendo...>>

<<eh si, vabbè non fa niente, come mai tu e questa ragazza non vi sentite più?>> lo guardo negli occhi, quei occhi che sembrano di un angelo, che starei ore ed ore a guardarli

<<beh perché lei ha deciso di intraprendere la vita senza che io ci fossi e la stessa cosa anche io>> anche con me e Marco è stato così, l'unico problema è che non siamo mai riusciti a stare così lontani, diciamo che in qualche modo cercavamo sempre di risentirci ma andava sempre male

<<mi dispiace... anche con me e Marco era così, e guarda che me ne sono pentita>> gli faccio ridendo ma con gli occhi che vorrebbero piangere

<<guarda che lo so che stai male, non nasconderlo con me>> non so come, ma l'ha capito che sono distrutta, quindi mi lascio andare e lo abbraccio fingendo un sorriso ma lui non esita a darmi un bacio sulla fronte e aggiunge un <<va tutto bene, non stare male, voglio vederti sorridere>> e proprio in questo preciso instante mi sento protetta

<<come se fosse facile Riki...>>

<<allora aspetta>> si alza e va alla cassa, non so cosa sta facendo però appena lo vedo ritornare sta con un gelato in mano. Si avvicina a me e me lo mette un po' alla fine delle labbra proprio come quella volta che mi tolse il gelato in quel punto

<<ecco gustatrice di gelati, hai di nuovo sporco qui>> mi fa ridendo, ora capisco perché l'ha fatto e così scoppio a ridere anche io, <<vedi? Ora stai ridendo, sei bellissima quando ridi..>> mi fa mordendosi il labbro e avvicinando le sue labbra alla fine delle mie per levarmi il gelato, ecco il brivido... le sue labbra quasi sulle mie... vorrei baciarlo ma ho paura che se lui si è avvicinato è solo per levarmi sto maledetto gelato, quindi lascio stare e aspetto che finisce

<<fatto-mi guarda negli occhi- è meglio che andiamo, ha smesso di piovere...>> mi fa con un tono triste

<<si...>> lo abbraccio <<grazie Riki, avevo bisogno di ridere>>

<<di nulla>>

Usciamo dal bar, ci salutiamo e poi torno a casa.

Riccardo

La guardo andare via, vorrei fermarla e dirle che mi piace da morire quando diventa rossa per me, anche per uno stupido gelato; prima avrei voluta baciarla, sentire il suo sapore e dirle che quando lei non c'è mi sento perso, solo;

Non voglio tornare a casa, quindi vado al parco e appena entro c'è lei... Aurora, la ragazza dell'altra sera. Cosa ci fa qui? Mi deve rompere ancorale scatole? Non sto mai in pace cazzo. Cerco di non farmi vedere ma ho già il suo sguardo verso di me

<<oh che ci fai qui? Ti sono mancata?>> mi dice in modo perverso

<<ovvio che no, sono qui per cazzi miei>>

<<sei sempre il solito scontroso, non sei proprio cambiato, né ora e né quando stavamo a Milano>> mi dice sbuffando, uff quanto la odio quando fa così, non vuole capire che è finita, che per me non esiste più nulla

<<hai finito? Mo lasciami in pace che è tutto meg...>> mentre stavo per dire l'ultima parola ecco che le sue labbra stanno sulle mie, la respingo e mi ritrovo dietro di lei a Teresa che mi guarda arrabbiata e poi se ne va, cazzo no.. ora è la fine per me, ora Alessia verrà a sapere la verità e non posso permettermelo

<<vaffanculo Aurora! Come cazzo ti permetti? Lo capisci che non ti amo più? Che è stata solo una botta e via!>> le dico infuriato e poi me ne vado. Torno a casa e chiamo Teresa, non mi risponde e non so che fare, Alessia non deve sapere che io ho usato a tantissime ragazze, che non so cosa significa amare, se lei lo viene a sapere penserà che uso anche lei soltanto per farmela dare, quando poi non è così, non so perché ma con lei sento che è diverso.


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