Parte 5

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E' appena suonata la sveglia, ed oggi non vado all'Università ma voglio uscire per andare a fare shopping. Mi alzo, prendo il cellulare e noto che c'è una notifica da parte di Riccardo che mi dice "buongiorno gustatrice di gelati" si ok ho fatto una figuraccia ieri con quel gelato, però mi piace quando mi chiama così. Lo rispondo con "buongiorno Riki" e gli dico che oggi non vado all'Università. Poso il telefono e mi vesto, scendo giù e sono da sola, -ah si giusto, sono le 10 e stanno a lavoro- così mi preparo il latte da sola, lo bevo ed esco di casa. Entro in macchina e vado in centro, ad un tratto mi squilla il telefono, vedo chi è, è Elisa.

<<amo dimmi>>

<<dove sei? Non ho voglia di stare a casa, vengo da te>>

<<no no, non sto a casa, sto in centro a fare shopping>>

<<va bene, allora vengo lì che devi raccontarmi tutto per filo e per segno>>

<<hahahaha ok va benissimo, ti aspetto in piazza>>

<<arrivo>>

Ho un bellissimo rapporto con Elisa, sin da subito abbiamo capito che avevamo molto in comune, lei c'è sempre stata per me, come anche io per lei, e garantisco che un'amicizia così bella non l'avevo mai prevista nella mia vita. Eccola che arriva, ci salutiamo con un abbraccio e iniziamo a camminare.

<<Ale dimmi tutto che sono curiosa>>mi fa divertita, ovviamente le dico tutto, dicendole anche come mi sentivo e cosa provavo quando stavo con Riccardo, e lei guardandomi negli occhi mi fa <<secondo me sta scappando la cotta, sai come la penso no?! Non si possono provare brividi con una persona che non ti piace, quindi per me ti piaceee>> e ride, forse ha ragione... alla fine già l'idea che ora non sto all'Università con lui mi dà malinconia.

<<mmmh è presto>>

<<Ale presto un corno, ti farò vedere io come ho ragione>> facendomi un sorriso da perversa e scoppiamo a ridere. La mattina infine la riempiamo di shopping e trucchi, e appena è l'ora di pranzo torniamo a casa. Entro in casa e mi squilla il telefono, è lui... mi brillano gli occhi e rispondo. <<ciao Riki>>

<<hey, ti va se passo da te e andiamo a pranzo insieme? Mi sono fatto dire dalla tua migliore amica dove abiti, quindi vuoi?>> pranzo con lui? Ovvio che mi va

<<si certo, ti aspetto qui>>

Ho l'ansia, le mie solite ansie, come andrà anche ora? Farò di nuovo le mie figure di merda? Oh Santo.

RICCARDO

Arrivo a casa sua, busso per farla uscire, ed eccola lì... cazzo quanto è bella, il sorriso che mi fa quando mi vede sa di felicità, le apro la portiera della macchina dicendole <<prego principessa>> ridendo per non farle pensare chissà cosa, non voglio che si senta in imbarazzo con me. <<grazie>> mi dice ridendo anche lei. Entriamo in macchina e la porto al ristorante, ci sediamo al tavolo e le chiedo <<come stai?>> non faccio altro che guardarla e pensare che è davvero bella

<<benissimo tu?>> sorridendo

<<bene grazie>>

Arriva il cameriere ed ordiniamo, passiamo tutto il resto del tempo a mangiare e parlare del più e del meno. Appena usciamo fuori la riporto a casa, <<grazie, sono stata benissimo>>

<<anche io, è da rifare>>le dico sorridendo e dandole un bacio sulla guancia

<<certo>>

<<stasera c'è una festa alla villa vicino all'Università, mi farebbe piacere se vieni>>

<<uuuh che bello, vengo allora>>mi fa divertita e poi entra in casa

Mi rimetto in macchina e torno a casa. Oggi sono stato davvero bene con lei, ed ogni giorno che passa mi rendo conto che siamo molto simili, ho il cuore a mille ogni volta che la vedo, ma ho paura di sbagliare come sempre, perché alla fine sono cosi, uno stronzo che non sa che significa amare.





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