mancanza

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Alex corse verso il bosco.
Le lacrime gli rigarono il viso mentre percorreva la stradina sterrata e piena di buche che portava al ruscello.
La sua vista era appannata e il respiro irregolare per colpa dei singhiozzi.
Quando arrivò davanti al ruscello il cielo era diventato grigio come il suo umore e le nuvole erano cariche di pioggia e l'odore di umidità riempiva i polmoni di Alex.
Aprì la sua bocca e gridò la sua disperazione.
Gridò la sua tristezza.
Gridò il suo dolore che opprimeva la sua anima.
Gridò così forte che spavenò gli animali che stavano nelle vicinanze. Le sue gambe cedettero e cadde in ginocchio sull'erba.
Il cielo si oscurò di più diventando più nevoloso e iniziò a scendere una goccia d'acqua sui suoi morbidi capelli. Dopo la prima iniziò a scendere la seconda e poi la terza e poi tutte le altre. Così iniziò a piovere forte. I suoi vestiti si erano attaccati al suo corpo e le sue lacrime si confondevano con quelle del cielo.
- Non lui. - gridò per l'ennesima volta. "Non lui" pensò di nuovo.
La sua morte era stata inaspettata per tutti.
Il dolore che provava aveva aperto una voragine nel suo petto, era così forte che quasi gli mozzò il fiato.
Gli mancava terribilmente Cora, era ormai una settimana che non la vedeva. Doveva sopportare tutto questo dolore da solo. Prima la partenza di Cora e adesso la morte di suo padre.
Era perso.
Adesso era diventato l'Alpha e il suo branco sperava in lui, e lui non poteva deludere il suo popolo.
Adesso aveva bisogno di lei più che mai, ma lei non c'era. Non c'era per colpa sua. Tutto questo era per colpa sua.
La sua mente vagò e pensò ai momenti passati bene con suo padre.

-Alzati da terra Alex. - disse mio padre con voce autoritaria. Cercai di alzarmi ma le mie ossa erano a pezzi e non riuscivo a muovere un solo muscolo.
-Sei il futuro Alpha di questo branco non puoi congederti di essere debole. Perché i deboli muoiono. Sono i forti a sopravvivere. - guardai mio padre negli occhi e mi feci forza e mi raddrizai e riuscì ad alzarmi da terra. Le mie gambe tremolavano un po' ma riuscivo a stare in piedi.
B

ravo cucciolo. - disse mio padre con uno sguardo dolce mentre mi strofinata una mano sui miei capelli disfandomeli tutti.

Alex sorrise a quel ricordo. E le lacrime ricominciarono a cadere copiose dai suoi occhi color del cielo.
Il dolore lo stringeva in mossa ferrea e sembrava che non voleva mollarlo più.
Doveva andare a riprendersi Cora e stringerla fra le sue braccia. Respirare il suo profumo che gli mancava come l'aria. Guardare di nuovo i suoi occhioni color dell'acqua. Accarezzare di nuovo i suoi capelli e giocherellare con le sue punte. Passare la sua mano sulla sua pelle diafana e morbida. Tutto gli mancava di lei e adesso più che mai.

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Spazio autore

Scusate per il ritardo😅 ma queste settimane sono stata impegnatissima!!! Spero vi piaccia il 17 capitolo. E ringrazio tutti per le visualizzazioni e i mi piace❤❤.
Cora ormai è riuscita ad ambientarsi nella nuova scuola ha conosciuto la sorella di Alex. Come reagirà lui sapendo che lei e sua sorella sono diventati così affiatate?
Riuscirà Alex a rendere il suo territorio più sicuro per il bene della sua compagna?
Alex adesso è solo, triste e addolorato per la morte improvvisa del padre. Riuscirà a farsi rispettare dal suo branco come aveva richiesto il padre in punto di motre?
Spero vi piaccia!
Commentate e mette mi piace.

~ele~

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