la minaccia vien di notte

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Occhi rossi luccicavano nella fitta nebbia che avvolgeva il gruppo di segugi. Il loro sguardo si puntò  su una figura che emergeva dalla nebbia. Il corpo snello e aggraziato si muoveva di un eleganza che neanche la più regale delle regine aveva, suoi occhi color cremisi si posato sul lupo a capo degli altri e disse - Dite al vostro Alpha che quando la luna si tingerà di arancione la sua corona cadrà.- la sua voce era dolce ma dura allo stesso tempo. Dopo quelle parole sparii e rimase solo il freddo della sera e la loro fine.

Axel scaraventò una sedia contro la parete e quella si ruppe in mille pezzi.
- Come ha osato minacciarci.- e i cocci di una lampada fecero compagnia ai resti della sedia. Gli occhi di lui erano intrisi di ira e rabbia, l'azzurro limpido divenne grigio come il cielo che preveniva la tempesta. - I-io...-
cercò di dire il povero ragazzo che si trovava in un angolo cercando di stare lontano dall'ira di Axel, ma la paura bloccava ogni parola che voleva dire.
- Esci!- ruggì lui neanche degnandolo di uno sguardo. Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e scappò via.
- Mio bambino non essere arrabbiato con quella povera sedia.- disse una voce soave dietro le sue spalle, lui si girò e incrociò gli occhi argentei di sua madre.
- Devo chiamare i branchi.- rispose lui e poi si diresse verso la finestra e vide il suo riflesso nel vetro e ci posò una mano come per accarezzarlo.
- Madre non so che fare... Da quando è morto sono alla deriva.- la sua voce era rotta ma non pianse e rivolse il suo sguardo triste a sua madre che lo guardava preoccupata e gli posò una mano sulla spalla.
- Ho visto tanti miei figli andare alla deriva, ma tu sei diverso e ti darò il beneficio del dubbio. Fa che la sua morte non sia vana.- poi un fascio di luce la avvolse e scomparve nel raggio lunare. Lui guardò la Luna che splendeva e ringraziò sua madre.

Il sole splendeva, un vento leggero smuoveva le alte fronde degli alberi e un profumo di fiori appena sbocciati riempiva l'aria.
Cora respirò a fondo quel dolce aroma e pensò ad Axel. Quella sera era stato distante e freddo, lei non sapeva cosa stava succedendo ma di sicuro qualcosa di grosso incobeva su di loro per far mettere il muso al suo amato.
Voleva parlare con una amica, ma l'unica se n'era andata. Una lacrima le solcò il viso e lei l'asciugò subito e respiro lentamente.
Si sedette su un masso e iniziò a guardare il passaggio. L'unico pensiero che le veniva in mente era la sua solitudine, da quando era scappata la solitudine l'aveva sempre accompagnata con una morbosa ossessione e ancora prima quando erano morti i suoi genitori in quella fatidica notte. Si ormai tutti di lei urlava solitudine e non poteva farci niente che non conviverci. Si era un po' alleviata dopo l'incontro con Axel e con l'amicizia con Clarissa, ma adesso che tutti e due erano distanti lei la sentiva. Il suo sguardo era vuoto coma la sua amica di fianco a lei, il suo volto era imperturbabile, le mani abbandonate lungo i fianchi e le gambe pesanti, si sentiva inutile.
- Ecco dov'eri!- esclamò una voce maschile, lei si girò lentamente verso di lui e incrociò i suoi occhi azzurri e un La sua amica iniziò a ritirasi.
- La solitudine non ti fa bene.-
Lei rise lievemente, pensando che calzava a pennello quella esclamioziene.
- Che ti succede Cora?- disse lui preoccupato vedendola li abbandonata a se stessa.
- Forse dovrei dirlo io che ti succede Axel!- lui la guardò confuso e proferì
- Ma sei sicur...- prima che finisse la frase Blake fece la sua comparsa e con il fiatone - Ax-Axel devi veni-nire subb-bito.- disse fra un respiro e l'altro.
Cora lo lasciò andare e ritornò stare da sola.

Axel imprecò e fulminò il suo beta con gli occhi, ricordando gli occhi di Cora imprecò di nuovo e si avviò verso l'infermiera.

L'odore di sangue investì i due e Axel scosse la testa per riprendersi e si avvicinò al suo segugio che giaceva immobile sul lettino e il suo sguardo fissò le incisioni che marchiavano la sua pelle.
- Com'è successo?- disse Axel con calma per trattenere la rabbia che lambiva tutto il suo corpo.
Ed eccole di nuovo quelle stra maledette rune! Non poteva continuare così!
- Blake manda una Coorte nella zona dove hanno trovato Sebastian. Poi mandami il mio consigliere e i cinque dei lupi più veloci del branco nel mio studio entro mezz'ora e tu devi andare a prendere Clarissa e avvisare il suo branco.- a sentire il suo nome Blake trasalì ma rimase composto e serio e si congedò andando a svolgere il suo compito.

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Spazio autrice

Ecco a voi il nuovo capitolo.
Spero vi piaccia!
Bheeeeee allora Clarissa incontrerà Blake e come farà a dirglielo???
E Axel? Cora? Il branco?
Leggete il prossimo capitolo e lo scoprirete.

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~ele~

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