Capitolo 4

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Finisce il suo discorso , il suo sguardo era rivolto ai presenti mentre mi teneva ancora per la vita . Dio come cambiava .
In camera era dolce e tenero e ora é serio e autoritario ,  un alpha ecco  chi sembrava ,un vero e proprio alpha.
Il suo sguardo era intimidatorio verso i presenti , a momenti faceva paura anche a me sembrava un'altra persona .

Noah's Part

Finì in mio discorso in fretta ero molto turbato e arrabbiato ma cercavo di nasconderlo .
Quando la mia piccola era entrata tutti la guardavano, in pratica la stavano spogliando cogli  occhi . Quasi tutti i presenti erano maschi e per non dire ancora senza la loro mate, devono stare lontano da lei , é mia.
I licantropi stavano andando alle proprie postazioni e doveri del branco, il nostro é una grande famiglia di quasi tutti maschi, siamo come fratelli  , ci sono soltanto 9 ragazze tra cui mia sorella .
Mentre i maschi sono in 147 ,già, mi sento nervoso sapendo che poco fa stavano tutti guardando la mia compagna.
Alaska: sembri nervoso , stai bene?
Mi chiede con voce innocente, con un leggero velo di preoccupazione negli occhi, mi è bastato guardarla per ritornare calmo , i suoi occhi blu elettrici hanno questo effetto su di me.
Io: si , andiamo devi ancora vedere la casa .
Le dico mentre le prendo la mano , andiamo tenendoci per mano .
Usciamo dalla porta e ci accorgiamo che un gruppetto di licantropi é fuori poco più in là dalla porta dell'entrata al salone ,ci guardano o meglio guardano lei.
Faccio finta di non averli visti , mi giro e guardo Alaska che è chiaramente a disagio come durante quasi tutto il mio discorso, la prendo per la vita porto le mie mani dietro la sua schiena avvicinandola a me ,la guardo nei occhi e la bacio. All'inizio era confusa ma poi ricambia spostando le sue mani dietro il mio collo. Quanto mi piacciono le sue carezze...
Èh si ... ci stiamo pomiciando davanti a tutti.
Ma non mi dispiace questa cosa , questa sensazione . Ci stacchiamo e mi sorride mentre si aggrappa al mio braccio e intrecciare le sue dita tra le mie , non credevo come un piccolo gesto potesse rendermi così felice .
A: andiamo?
Chiede con una faccia più felice del mondo , le sorrido , mi succede questo quando la guardo sono felice , siamo felici .
Proseguiamo passando mentre il gruppetto è ancora lì , li guardo e abbassano la testa prima di sciogliersi dal gruppetto e scomparire ognuno verso il loro lavoro assegnato. Scoth: hei Noah !! Aspetta dobbiamo occuparci dei reclutati.
Mi dice Scoth da dietro, uscendo dalla porta che avevo varcato poco prima .
Io: É vero quasi dimenticavo!
A: beh allora andiamo, non ti dispiace se vengo anche io vero?
Io: ecco ... No , andiamo.

Alaska's Part

Mi è veramente piaciuto quello che a fatto davanti al gruppetto, lì c'erano solo ragazzi tutti palestrati , tutti in questo posto sembrano aver fatto palestra da quando sono nati.
Per non dire che sono tutti giovani e belli, ma mai quanto lui.
Ci dirigiamo da un ampio corridoio dove a sinistra c'era solo vetro che lasciava vedere il bellissimo paesaggio bianco , mentre a destra c'era il muro con qualche quadro e dove in fondo all corridoio c'erano una serie di scaffali pieni di libri.
Il corridoio conduce ad una sala , dove anche qui un intera parete era fatto di vetro grazie al quale entrava molta luce . Al centro c'era un enorme tavolo rettangolare di legno scuro e dove intorno c'erano delle sedie dello stesso legno.
Certe sedie erano occupate, non si vedevano i volti per quanto erano seduti verso la vetrata.
N: Alzatevi.
Dice Noah con voce dura e autorevole per richiamare l'attenzione dei reclutati.
I seduti si girano per poi alzarsi guardano verso l'imponente figura che a parlato eccetto una .
Due occhi neri della figura mi guardano accennando un piccolo ghigno, mi irrigidisco a quei occhi che pensavo di essermi lasciata dietro le spalle. Stringo la mano di Noah più forte , in quel momento volevo soltanto che mi portasse via da quella stanza. Da quei occhi neri.
X: Alaska ...Vedo che ci rincontriamo .

Alone ||DA REVISIONARE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora