Capitolo 28: Dimmelo Di Nuovo

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Erin e Jay erano seduti sul divano. I bambini dormivano ancora, erano solo le sette del mattino. Qualcuno bussò alla porta. Jay corse in bagno mentre Erin andò ad aprire

Vide Alexandra lì con la sua bambina, Grayson. Alexandra aveva un occhio nero, lividi sulle gambe

"Lexi, cos'è successo?" chiese Erin prendendo Grayson

"Il mio ragazzo, Richard ..."

"Ti ha fatto questo? Ti ha colpito?"

"Si, ha iniziato il mese scorso solo una volta ogni tanto ed io andavo avanti. Stamattina è come impazzito"

"Lexi..."

"È il padre di Gray, vado a parlargli. Ho bisogno però che tu mi tenga lei. Non dirlo a Jay"

"Lexi io-"

Lexi diede un bacio a Grayson, posò la sua borsa e se ne andò subito. Erin scosse la testa e si sedette sul divano con Grayson. Jay tornò e rimase in piedi confuso

"Hey Gray! Cosa ci fa qui?" chiese Jay

"Uh Lexi l'ha lasciata qui"

"Fammi indovinare, Richard è tornato"

"Già"

"Non so perché lei torna sempre da lui. La picchia Erin, ci ho provato ma lei non mi ascolta"

"Credo la cosa si stia complicando. È venuta qui con un occhio nero e dei lividi. Poi aveva una linea/cicatrice sulla gamba che ho visto"

"Voglio bene a mia sorella, voglio proteggerla. Non posso proteggerla da questo se lei continua a tronare da lui. Sicuramente non gli lascerò ferire mia nipote. Se la colpisce, è morto"

"Lo so Jay, calmati. Se n'è andata quasi 15 minuti fa quindi adesso è a casa. Ci chiamerà se avrà bisogno d'aiuto"

"Hai ragione. Chiamerà"

I bambini si svegliarono e si sedettero a mangiare. Grayson si sedette con loro. Erano passati 35 minuti da quando Lexi era andata via. Il telefono di Jay squillò per una telefonata Lexi. Lui non rispose e subentrò la segreteria. Finì di versare il latte a JJ ed ascoltò il messaggio

Era Lexi che urlava e pregava di essere lasciata. Lui lasciò il telefono suo tavolo e prese il giubbotto

"Jay che succede?"

"Mi ha lasciato un messaggio vocale di urla e preghiere. La sta picchiando"

"Devi chiamare la squadra"

"Non c'è tempo Erin. Andrò io lo stesso"

"Antonio vive lungo la strada portalo con te almeno"

"Bene"

Jay sfrecciò a casa di Antonio. Lui acconsentì ad andare con lui e sfrecciarono all'appartamento di Lexi. Entrambi avevano le pistole con loro. Arrivarono al vialetto e presero le pistole

Jay sfondò la porta ed iniziarono a cercare per la casa. Poi sentirono un urlo agghiacciante provenire dal corridoio. Jay sfondò la porta e vide Richard strangolare sua sorella. Antonio e Jay gli puntarono contro le pistole

"Lasciala andare!" urlò Jay

"Oh guarda, il tuo fratellone è venuto a salvarti" Richard si girò e puntò un coltello alla gola di Lexi "Peccato sia troppo tardi"

Jay gli sparò in testa. Poi posò la pistola e prese sua sorella, stringendola a se. Lei pianse mentre lui la stringeva

"Va tutto bene. Starai bene"

"Pensavo stesi per morire. È tutta colpa mia"

"Andrà tutto bene. Dobbiamo portarti in ospedale per farti controllare okay?"

"Okay"

Raggiunsero lo Chicago Med

Sylvie era seduta nella stanza di Megan con i bambini. Non poteva più sopportare quel silenzio. Natalie entrò e li vide

"Mi dispiace. Devo chiedere se avete considerati di staccarle la spina"

"No. Joseph, mia madre, io e Jesse ne abbiamo discusso e lui vuole tenerla in vita e vedere se si sveglia" disse Sylvie

"Se dopo tre anni non dovesse svegliarsi le staccheremo la spina" disse Joseph

"Va bene. Resterà in questa stanza finché non si sveglierà o finché non supererà i tre anni stabiliti. Tornerò più tardi con tutti i documenti"

"Okay, grazie" disse Sylvie

Natalie lasciò la stanza. Sylvie guardò sua sorella e pregò che si svegliasse

"Quindi Joseph, dov'è la casa che hai appena comprato?"

"Veramente è a due isolati dalla tua"

"Wow! E quando ti trasferirai?"

"Stasera. Visto che non si è ancora svegliata, ho pensato che dovessimo toglierci dai piedi"

"È un piacere avervi a casa"

"Grazie. Torni a lavoro tra due giorni giusto?"

"Si, lunedì"

"Dove porti i ragazzi all'asilo nido? Potrei portare anche i miei lì mentre cerco un lavoro nel mio campo"

"Posso portartici. Non ricordo, di cosa ti occupi?"

"Sono un insegnante, a livello elementare"

"Giusto!"

"Si, cerco un lavoro alla scuola elementare di Chicago"

"È dove va Ryan"

"Beh, potrei insegnare lì"

"Fantastico"

"Come va tra te e Kelly?"

"Bene. Megan ci chiama la coppia buia di piccioncini. È così vero. Ci siamo conosciuti alle superiori quindi siamo piccioncini. Ma abbiamo le nostre litigate e i nostri momenti no, quindi siamo bui"

"Già, Megan si riferiva a voi due con questo nome ed io ero così confuso. Inventa sempre nomignoli carini"

"Già"

"Lo farà di nuovo. Inventerà altri nomignoli per i nostri figli, le suo nipoti e i suo nipoti. Si sveglierà e sarà di nuovo se stessa. Lo farà"

"Lo farà. È la mia forte sorellina. Starà bene, posso sentirlo"

"Già"

"Devo andare in caserma. Ho promesso a Kelly che io e i bambini avremo pranzato con lui"

"Va bene, divertitevi"

Sylvie abbracciò Joseph e prese i suoi bambini. Li mise poi in macchina e raggiunse la caserma. Parcheggiò e fece uscire i bambini. I quattro entrarono all'interno e si sedettero. Brooklyn e Leslie si erano addormentate mentre Kelly Jr giocava sul pavimento

Kelly si sedette sul divano accanto a Sylvie

"Hey sento come se non ti vedessi da una vita" disse Kelly

"Sono stata distante ultimamente. Con la morte di mio padre e Megan in coma"

"Lo so. Ti amo"

"Ti amo anch'io"


#2 Living in the Heat [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora