Si parte

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Erano passate ormai cinque ore da quando erano in viaggio. Cinque ore infernali su quel pullman che doveva portarli alla casa al mare della zia di Allison. Il caldo era opprimente ma la compagnia alleviava le loro sofferenze. 

Marlee era seduta sui sedili in fondo e da lì vedeva tutti i suoi amici. Allison e Shawn che si tenevano per mano e si scambiavano effusioni poco consone a un ambiente pubblico. Isabel che si stava trattenendo dal prendere a borsate Jordan e Nash. La ragazza non ne poteva più di sentir parlare di ragazze gnocche in bikini. Purtroppo tutti i posti sul bus erano occupati e gli altri ragazzi, giustamente, non volevano scambiare il posto con lei. Rob e Felix dalla parte opposta stavano spalla contro spalla con le mani intrecciate.

-Mi sento il terzo incomodo della vostra relazione- disse improvvisamente Elinor spuntando dal sedile dietro ai due ragazzi -Facciamo qualcosa tutti e tre insieme-. 

I due ragazzi la guardarono malandrini. -Mammina santa, perché dovete trovare riferimenti sessuali in tutto ciò che uno dice- continuò la ragazza

-Perchè c'era un chiaro riferimento sessuale in ciò che hai detto- rispose Rob -E se vuoi noi siamo aperti a tutte le nuove esperienza che la vita ci offre, vero Fel?-

-Totalmente d'accordo- disse l'altro ragazzo ridendo.

-Maiali- e detto ciò la ragazza si risedette di nuovo al suo posto, sconcertata da quanto potesse essere disgustoso il genere maschile.

Accanto a Elinor, con gli occhi puntati sullo schermo del suo telefonino, c'era Harrison, il nuovo arrivato nella loro combriccola. I suoi genitori erano partiti e non sapeva dove stare per l'estate. Inoltre era un amico stretto di Felix. Allison era stata felice di invitarlo a casa della zia. Il ragazzo si era dimostrato leggermente, come dire, asociale, ma Felix aveva spiegato a tutti che bisognava dargli solo un po' di tempo per adattarsi.


-Hey zuccherino- esordì Bryan sedendosi accanto a Marlee -stavo pensando che una volta arrivati a casa della zia di Allison io e te potremmo andarcene da qualche parte-disse il ragazzo   -Da soli magari- aggiunse sollevando le sopracciglia e avvicinandosi ancora di più alla ragazza.

Marlee sorrise accarezzandogli il braccio -Si magari potremmo, sai ho sentito che non lontano da dove staremo c'è uno degli strip club più rinomati di tutti la zona-

-Seria?- chiese il ragazzo già euforico all'idea.

-No decelebrato di un idiota. Prova a guardare sederi o seni di ragazze che non siano me e giuro che ti castro senza pietà-

Il ragazzo sogghignò -Quanto mi piace quando prendi posizione e fai l'incazzata- disse lui baciandola l'attimo dopo -Tieni tutta questa rabbia repressa per altre occasioni- continuò ridendo e facendole l'occhiolino.

-Sappi che ti ho già fatto preparare la bara- replicò la ragazza dandogli un pugno sulla spalla.

In quel momento l'autobus si fermò a una stazione di servizio.

Tutti i ragazzi scesero per sgranchirsi le gambe e comprare qualcosa da mangiare.

-L'autista ha detto venti minuti e poi si riparte- esordì Elinor -Ci rivediamo tutti qua-

E poi tutti si separarono. Rob e Nash corsero frettolosamente al bancone con tutti i tipi possibili di merendine. Felix accompagnò Elinor a prendere un pacchetto di gomme alla casa.

-Allora come va con il tuo ragazzo- chiese lei ammiccando.

Felix si girò a guardare Rob mentre ingurgitava le caramelle appena comprate -Alla grande. Sai l'altro giorno l'ho detto a mia madre che, si insomma, che sono gay e che mi piace Rob-

-E lei come l'ha presa?- la ragazza sperò di non toccare un tasto dolente.

-Alla grande. Ha detto che se lo aspettava che fossi gay e che era sicura che tra a me e Rob ci fosse qualcosa più di un'amicizia-

Elinor era perplessa -Ma tua madre non era sempre convinta che io fossi la tua ragazza. Ci ha anche detto di fare sesso protetto-

-Quella donna è matta- rispose il ragazzo con un'alzata di spalle.

-Chi è che deve fare sesso protetto- disse Isabel appena comparsa accanto ai due ragazzi.

-Io e Felix-

-Sono confusa- Isabel aggrottò le sopracciglia.

-Anche noi- si intromise Felix.


-Tieni questo ci dobbiamo sbrigare- disse Marlee lasciando a Bryan il suo telefono e entrando in bagno l'attimo dopo.

Finito, la ragazza uscì in tutta fretta, prendendo il braccio del suo ragazzo e trascinandolo fuori.

-I due si fermarono nel posto dove l'autobus aveva parcheggiato e dove adesso non c'era più nessuno.

-Bryan- chiamò la ragazza cercando di mantenere la calma -Dove acciderbola sta l'autobus-

-Non facciamoci prendere dal panico, probabilmente si è semplicemente spostato in un altro posto. Chiama Elinor e chiedile dove sono-

Marlee annuì prendendo il telefono. Compose il numero di Elinor velocemente sulla tastiera del suo telefono.

-Elinor! Senti noi siamo dove l'autobus ci ha lasciato. Dove vi siete spostati?-

-Ecco- cominciò la ragazza dall'altro lato della cornetta -Siamo tutti saliti sull'autobus circa dieci minuti fa-

-Okay?- disse Marlee esortandola a continuare.

-E tutti quanti pensavamo che anche voi foste saliti con noi-

-Elinor!- esclamò allarmata Marlee

-Abbiamo chiesto all'autista di girare e venirvi a prendere-

La ragazza fece un sospiro di sollievo -meno male, quanto vi manca per arrivare?-

-Diciamo che non arriveremo-

-In che senso scusa?- 

-L'autista ha detto che non si torna indietro per nessuno e che sareste dovuti essere più responsabili arrivando in orario, mi dispiace Mar, troveremo una soluzione. Potremmo....-

Marlee attaccò mentre la ragazza stava ancora parlando e infilò il telefono in tasca.

-Allora- esclamò Bryan -Tra quanto arrivano?-

-Non arriveranno-

-In che senso non arriveranno?-

-Miseriaccia Bryan quanti significati si possono dare a non arriveranno? Solo uno ed è che non arriveranno-

Il ragazzo si allontanò di un passo, intimorito dal fatto che Marlee era sul punto di uccidere qualcuno o qualcosa da un momento a un altro -Non bisogna disperarsi, ci inventeremo qualcosa-

La ragazza annuì -Si sono certa ci inventeremo qualcosa e una volta arrivati alla casa al mare della zia di Allison mi inventerò qualcosa per vendicarmi su quella banda di citrulli-




Ta daaaaaaaaaaaaaaaaan. Ed ecco a voi come promesso il primo capitolo del sequel. Non potete neanche immaginare quanto io sia contenta di poter ricominciare a scrivere di tutte queste personcine. La storia come potete notare è ambientata in estate, poco dopo la fine della scuola. Sono curiosa di sapere cosa ne pensate di questo capitolo e in generale dell'idea del sequel.

-percabeth_12_18



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