Fare i brownies

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Elinor camminava per le vie illuminate dai lampioni. Man mano che si allontanava dal parco notava che lo sguardo delle persone era sempre più perplesso a causa dei colori che le ricopriva o il corpo. Arrivata a casa si era andata a fare subito una doccia (la seconda nel giro di tre ore). Le dispiaceva non poter passare con gli amici l'ultima serata di quelle vacanze, ma le sarebbe dispiaciuto ancora di più se non lo avesse potuto fare nessuno.
Impiegó il doppio del tempo a lavarsi, perché i tanti colori sul suo corpo non avevano intenzione di andare via con facilità. Una volta uscita dalla doccia cercó anche di dare una parziale lavata ai suoi vestiti e alla sua borsa ma con scarsi risultati.
Raccolse i capelli in modo disordinato sulla testa, si mise un pantaloncino e una semplice camicetta bianca e scese nuovamente al piano inferiore.
Si ricordó del portafoglio che aveva perso, così cominciò a cercarlo per tutta casa, ma con scarsi risultati. In quel portafoglio c'era tutto. I suoi soldi, i documenti, la tessera dell'autobus. I suoi l'avrebbero di sicuro ammazzata.

Ma oramai il danno era fatto, quindi cercò di non pensarci e di distrarsi in qualche altro modo.

Vide il libro di Isabel posato sul tavolo della cucina, così lo prese e si sdraió sul divano. Mise due grandi cuscini sotto la testa e cominció a leggere il libro che aveva in mano.

Il suo telefono squilló e la ragazza sbuffó. Si alzó in piedi e lo raggiunse.
-Dimmi Izzy-
-Volevamo sapere solo come te la stai passando là tutta da sola-
-Una meraviglia- mentì -Mi sto godendo la pace e la tranquillità-
-tra un po' veniamo io e Marlee a farti compagnia- aggiunse l'amica.
-Sono seria non ce ne é bisogno. Ora lasciami andare che ho cominciato a leggere quel libro giallo che ti sei portata-
-Ti piacerà- esclamó contenta Isabel.
Elinor salutó l'amica è concluse la chiamata.

Si lanció nuovamente sul divano e riprese a fare ció che aveva interrotto pochi minuti prima.
Passarono venti minuti e questa volta fu il campanello della porta d'ingresso a interromperla.
Elinor chiuse gli occhi e scosse la testa -Possibile che non posso rilassarmi in santa pace! -
Trascinó i piedi fino alla porta.
-Chi é?- chiese la ragazza sbuffando.
-Sono Chris-
Elinor aggrottó le sopracciglia e aprì lentamente la porta - Che ci fai qui?-
Il ragazzo sollevó il portafoglio della ragazza - L'ho trovato stamattina per terra nel mio appartamento e ho pensato che lo rivolessi indietro-

La ragazza fece una grande sorriso e lanciò le braccia al collo di Chris stringendolo forte a lei -Grazie, grazie, grazie. Mi hai salvato da un'imminente catastrofe. Entra pure dentro casa e fai quello che vuoi. A questo punto mi casa es tu casa-

Il ragazzo entrò sorridendo e guardandosi intorno -Però!- esclamò -avete proprio una bella casa-

-È della zia di Allison, però si, è bella-

Chris continuò a guardarla e poi, notando qualcosa di strano, chiese a Elinor

-Dove sono tutti gli altri?-

Elinor rimise il portafoglio nella borsa e si girò verso di lui -Sono al festival che adesso stanno facendo al parco. Quello dei colori- specificò la ragazza.

-È perchè tu non sei con loro?-

Elinor si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio e fece un sorriso imbarazzato -potrei accidentalmente fatto cadere una delle guardie che sorvegliavano il festival in acqua-

Chris scosse la testa divertito -Sei proprio un pericolo pubblico-

-Ei non é colpa mia. È colpa di quella... carogna della tua sorellastra. Ha cominciato a provocare Allison e si sono picchiate. Io ho cercato di mettermi in mezzo ma mi hanno spinto e sono andata addosso all'uomo. Questo é quello che succede quando cerchi di fare del bene alle persone- la ragazza si distese nuovamente sul divano facendo segno all'amico di sedersi -Parlando di festival, come mai tu non ci sei andato?-

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