Giunti finalmente all'aeroporto di Tokyo, i ragazzi trovarono all'uscita la loro limousine nera ad attenderli.
- Ben tornati signorini, il viaggio è stato di vostro gusto? - domandò l'autista facendo un piccolo inchino.
- Ciao Al ! - disse Laito dando un piccolo colpo sulla spalla all'uomo.
- Alfred, per favore i bagagli... - parlò Reiji.
- Si signorino. -
- E naturalmente dobbiamo accompagnare le signorine a casa. - continuò Reiji.
Tutti salirono nella limousine e in un battito di ciglia, l'atmosfera ritornò ad essere un po' cupa senza nessuno che apriva bocca. Il viaggio fu silenzioso e teso, Akira si fissava le scarpe e Ayato invece fingeva di essere interessato a guardare fuori dal finestrino la sua città che ormai conosceva a memoria.
Dopo qualche altro chilometro, l'auto si fermò davanti a casa di Akira, Alfred fece il giro dell'auto aprendole la portiera.
- Vi ringrazio per la vacanza ragazzi. Ci vediamo. - disse la ragazza cercando di essere più normale possibile facendo un piccolo e forzato sorriso e dopo che anche gli altri la salutarono e che Alfred le prese la valigia, lei scese dall'auto dando un ultimo sguardo ad Ayato, il quale la ricambiò non mutando però l'espressione seria. La portiera davanti a lei si chiuse e poco dopo vide la macchina allontanarsi.
- Questo allora è stato il nostro ultimo incontro? - si domandò Akira guardando l'auto svoltare l'angolo della strada riferendosi ad Ayato.
Nell'auto....
- Sarai soddisfatto adesso - parlò Yuki rivolgendosi ad Ayato che volse lo sguardo verso di lei.
- Ce l'hai con me? - domandò il rosso infastidito.
- E con chi credi che ce l'abbia? -
- E cosa vuoi? -
- Che razza di domande! hai ferito la mia migliore amica! -
- Io ho ferito lei? E' lei che ha sbagliato. Non doveva andare da lui, dovrebbe anche ringraziarmi per il fatto che l'ho salvata! -
- Ma sei serio? Akira è stata quasi stuprata e tu le vai contro così! Se è andata da lui avrà avuto un motivo e dubito che non te lo ha detto qual'era -
- Si me lo ha detto però ciò non cambia che invece di venire da me a chiedere aiuto sia andata da lui anche dopo avermi promesso che non gli si sarebbe più avvicinata-
- Smettila una buona volta. - parlò Shu sorprendendo tutti i presenti, tranne Reiji, che si voltarono a guardarlo.
- Ho capito benissimo il tuo punto di vista ma ciò non dovrebbe farti comportare come un bambino. - continuò Shu.
- Bambino?! - alzò la voce Ayato.
- Si e aggiungerei anche codardo. -
- Tse, non esagerare Shu, non è un bene mettersi contro di me! - replicò Ayato.
- Credi che io abbia paura di te? al mio confronto tu sei solo l'ingenua mosca intrappolata nella tela del ragno. Non obbligarmi a usare le maniere forti e invece di star fermo a piangerti addosso dando la colpa solo ad Akira ti converrebbe darti da fare o il nemico vincerà sicuramente e intendo in tutti i campi. -
Ayato sgranò gli occhi, le parole di Shu lo colpirono. Pensando a ciò che era accaduto la notte prima, nella mente del ragazzo erano sparite tutte le altre cose. Shu aveva ragione e se lui non si dava una mossa Ruki avrebbe vinto, il concerto e sopratutto Akira.
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Boy-band Diabolik Lovers
FanficAkira è la fan numero uno della nuova boy-band di successo del momento: i Diabolik Lovers e grazie ad un grosso colpo di fortuna lei e la sua amica Yuki passeranno un intera settimana in compagnia dei quattro componenti della band. Ma dietro quei vo...