Ritorno a casa (2 parte)

416 19 6
                                    

Giunti finalmente all'aeroporto di Tokyo, i ragazzi trovarono all'uscita la loro limousine nera ad attenderli. 

- Ben tornati signorini, il viaggio è stato di vostro gusto? - domandò l'autista facendo un piccolo inchino. 

- Ciao Al !  - disse Laito dando un piccolo colpo sulla spalla all'uomo. 

- Alfred, per favore i bagagli... - parlò Reiji. 

- Si signorino. - 

- E naturalmente dobbiamo accompagnare le signorine a casa. - continuò Reiji. 

Tutti salirono nella limousine e in un battito di ciglia, l'atmosfera ritornò ad essere un po' cupa senza nessuno che apriva bocca.  Il viaggio fu silenzioso e teso, Akira si fissava le scarpe e Ayato invece fingeva di essere interessato a guardare fuori dal finestrino la sua città che ormai conosceva a memoria. 

Dopo qualche altro chilometro, l'auto si fermò davanti a casa di Akira, Alfred fece il giro dell'auto aprendole la portiera. 

- Vi ringrazio per la vacanza ragazzi. Ci vediamo. - disse la ragazza cercando di essere più normale possibile facendo un piccolo e forzato sorriso e dopo che anche gli altri la salutarono e che Alfred le prese la valigia, lei scese dall'auto dando un ultimo sguardo ad Ayato, il quale la ricambiò non mutando però l'espressione seria.  La portiera davanti a lei si chiuse e poco dopo vide la macchina allontanarsi. 

- Questo allora è stato il nostro ultimo incontro? - si domandò Akira guardando l'auto svoltare l'angolo della strada riferendosi ad Ayato. 

Nell'auto....

- Sarai soddisfatto adesso - parlò Yuki rivolgendosi ad Ayato che volse lo sguardo verso di lei. 

- Ce l'hai con me? - domandò il rosso infastidito. 

- E con chi credi che ce l'abbia?  - 

- E cosa vuoi? - 

- Che razza di domande! hai ferito la mia migliore amica! - 

- Io ho ferito lei?  E' lei che ha sbagliato. Non doveva andare da lui, dovrebbe anche ringraziarmi per il fatto che l'ho salvata! - 

- Ma sei serio? Akira è stata quasi stuprata e tu le vai contro così! Se è andata da lui avrà avuto un motivo e dubito che non te lo ha detto qual'era -

- Si me lo ha detto però ciò non cambia che invece di venire da me a chiedere aiuto sia andata da lui anche dopo avermi promesso che non gli si sarebbe più avvicinata-

- Smettila una buona volta. - parlò Shu sorprendendo tutti i presenti, tranne Reiji, che si voltarono a guardarlo. 

- Ho capito benissimo il tuo punto di vista ma ciò non dovrebbe farti comportare come un bambino. - continuò Shu. 

- Bambino?! - alzò la voce Ayato. 

- Si e aggiungerei anche codardo. - 

- Tse, non esagerare Shu, non è un bene mettersi contro di me! - replicò Ayato. 

- Credi che io abbia paura di te? al mio confronto tu sei solo l'ingenua mosca intrappolata nella tela del ragno. Non obbligarmi a usare le maniere forti e invece di star fermo a piangerti addosso dando la colpa solo ad Akira ti converrebbe darti da fare o il nemico vincerà sicuramente e intendo in tutti i campi. - 

Ayato sgranò gli occhi, le parole di Shu lo colpirono. Pensando a ciò che era accaduto la notte prima, nella mente del ragazzo erano sparite tutte le altre cose.  Shu aveva ragione e se lui non si dava una mossa Ruki avrebbe vinto,  il concerto e sopratutto Akira. 

Boy-band Diabolik LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora