Scoperto

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Con occhi furenti e scatto felino,Ayato si precipitò all'esterno della camera correndo,quasi, verso l'ascensore nel mentre udì un tonfo e la voce di Akira.
Si voltò trovandosi davanti proprio la persona che stava cercando:
- Tu!- lo raggiunse subito afferrandolo dal bavero della camicia già semi sbottonata.
- Hey Ayato ma che fai?!- si lamentò Laito notando solo dopo l'espressione furente del fratello e accanto a lui quella in lacrime di Akira in ginocchio sulla moquette bianca del corridoio.
Storse leggermente il labbro all'ingiù Laito, contrariato ma chiaramente cosciente di quello che stava succedendo. Diede un veloce sguardo ad Akira guardandola serio come se la stesse incolpando per quello che stava succedendo.
- Laito, sei un fottuto bugiardo! -
- Datti una calmata Ayato e lasciami, questa camicia costa 100.000 yen è roba italiana. -
- NON ME NE FREGA UN CAZZO! - urlò il rosso stringendo ancora di più la stoffa nelle sue mani. - Ti rendi conto di quello che hai fatto? Traditore ti sei scopato la mia donna!!-
Afferrando i polsi del fratello, Laito lo allontanò aggiustandosi la camicia con tutta la nonchalance possibile.
- A me non sembra affatto di aver fatto una cosa sbagliata- disse Laito.
- Laito, tesoro perché ci metti tanto? Oh- Yuki uscì dalla terzultima camera e appena vide Akira sul pavimento con gli occhi lucidi e i due ragazzi le corse incontro.
- Akira! Che è successo? Perché tu e Ayato siete qui? Ah! Ma hai pianto? -
Akira non le rispose iniziando a fissare la moquette.
- Laito ma che succede? - domandò ancora Yuki.
- Succede che questo figlio di puttana che credevo mio fratello si è scopato la mia donna! - disse Ayato furibondo. 

Yuki sgranò gli occhi. - Cosa? - disse incredula posando il suo sguardo su Laito. 

- Laito ma che significa? - domandò Yuki. Il suo cosiddetto "fidanzato" ghignò. 

- A questo punto  è inutile fare ancora finta di niente. Akira... non credevo che avresti detto tutto a mio fratello sul serio...eppure ero stato molto chiaro al riguardo. Si è vero, me la sono spassata per bene con Akira l'altra volta mentre tu e Subaru litigavate come due bambini, comunque Ayato se proprio vuoi saperlo.... - E  qui Laito si fermò camminando lentamente verso il fratello e una volta che lo ebbe raggiunto riprese a parlare: - La tua Akira è ancora "pura" Shu mi ha fermato prima che potessi arrivare alla parte migliore -

Appena finì la frase, Laito si ritrovò a terra, Ayato lo aveva colpito in pieno viso con un pugno. 

- Credi che solo perché non hai concluso il tuo sporco giochetto io ti perdoni? hai osato mettere le mani addosso alla ragazza che avevo scelto io, e tu lo sapevi Laito! sapevi benissimo che lei era mia! - parlò Ayato con la mano ancora chiusa a pugno guardando il fratello a terra con la mano sulla guancia dolente.  

- DA QUESTO MOMENTO SEI FUORI DALLA BAND!! -  urlò Ayato. 

- Cosa?! - disse Laito sgranando gli occhi e rialzandosi. 

- Hai capito! SEI FUORI! - 

- Sei tu quello che sta fuori! io sono il compositore della band tutte le nostre canzoni sono opera mia, musica e testi! non riuscirete in tre ad andare avanti e anche se pure Shu è un musicista non si offrirà mai di comporre - 

- Tranquillo, troverò un nuovo musicista che metta due note sul pentagramma. - 

- Ma che dici? se non fosse per me tu non sapresti nemmeno cos'è un pentagramma!! - 

- Adesso basta... -  parlò Akira rialzandosi dal pavimento mentre Yuki era immobile accanto a lei in lacrime dallo shock. 

- Adesso basta. Siete entrambi in torto. - Akira parlò in silenzio tremando per quanta rabbia e dispiacere stava provando. I due ragazzi smisero di litigare dando tutta la loro attenzione alla ragazza. 

- Credevo di conoscere i membri della mia band preferita ma a quanto pare non vi conosco affatto! Laito, tu sei solo un approfittatore,bugiardo, sleale che è disposto a tutto pur di averla vinta. Sei arrivato al punto da metterti con Yuki solo per farmi un dispetto e far si che io non dicessi nulla ad Ayato del ricatto che mi hai fatto, inoltre hai anche giocato con i sentimenti di Yuki e questo non te lo permetto! - Akira stava per tirare un altro pugno a Laito ma una voce la fermò. 

- Ferma. - 

Tutti i presenti si voltarono trovando davanti a loro Reiji e Shu e dei due era stato il biondo a parlare. 

- E voi che fate qui? - domandò Ayato. - Reiji, tu non eri a Tokyo? - continuò. 

- Sono venuto perché avevo un brutto presentimento su quello che stavate combinando qui e avevo ragione a quanto pare. - 

- Ayato, Laito, smettetela di litigare, Akira ha ragione: siete entrambi in torto e comunque...-
- E comunque io non sono un oggetto! - Akira interruppe Shu parlando - Ayato...lo ammetto io volevo essere tua ma adesso non voglio più essere la ragazza di uno che tratta le donne come se fossero oggetti d'intrattenimento. Andiamo Yuki. Domani ce ne torniamo a casa.- Disse Akira prendendo per mano l'amica in lacrime e allontanandosi.
- Akira! - disse Ayato cercando di fermarla e afferrarla ma scansandosi, la ragazza lo evitò.
- Non toccarmi- gli disse andando poi verso Shu e Reiji.
- Potreste darci un passaggio in albergo per favore? -
- Si, certo - disse Reiji uscendo con le due.
- Sarà meglio che troviate il modo di farvi perdonare dalle ragazze adesso-  disse Shu.
- Aspetta un attimo,tu sapevi che Laito aveva toccato Akira e non me lo hai detto? A questo punto ti reputo suo complice!- parlò Ayato.
- E che vorresti fare? Bandire anche me dalla band?  Invece di pensare a come farmela pagare ti conviene scegliere tra due opzioni: la prima è far si che le ragazze vi perdonino, la seconda è lasciare che la nostra carriera vada a pezzi,il che non sarebbe utile. Decidi tu Ayato, in fondo sei tu il capo della band-
Shu prese l'ascensore lasciando soli i due gemelli.
Nel corridoio calò il silenzio assoluto.
- Beh, io me ne torno in albergo- disse Laito camminando e superando il fratello.
- Perché. Perché lo hai fatto?- gli domandò Ayato con un tono più pacato.
- Io e te avevamo un accordo fratello. Una scommessa. Stavo solo cercando di vincerla- rispose Laito
- Ma avevi capito che lei mi piace!-
Laito si fermò e guardò dritto davanti a sé fissando il muro riprendendo poi a camminare chiamando l'ascensore.
- Perdonami. Ho fatto una stronzata ma me ne sono accorto troppo tardi. Parlerò io con le ragazze, le convincerò a restare- disse e appena finì la frase,le porte dell'ascensore gli si aprirono davanti e senza nemmeno guardare il fratello,Laito entrò lasciandolo solo.

Perdonate il ritardo! Il blocco dell'autore ha colpito ancora :-\ spero che comunque il capitolo vi sia piaciuto. VOTATE E COMMENTATE PER FAVORE

Boy-band Diabolik LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora