Come prima

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Akira camminava lungo il  corridoio del quarto piano dell'albergo, il piano dedicato alle attività sportive: c'erano una palestra, una piscina e una sala apposita per la danza e zumba.
Camminando, Akira sentì dei rumori, i rumori dei pesi del bilanciere. Seguendo il suono, si avvicinò ad una grande porta aperta e affacciandosi vide una palestra con ogni genere di attrezzi possibili ed era proprio da quella stanza che si sentiva il rumore dei pesi andare su e giù; entrò intravedendo una figura quasi in fondo e i suoi occhi si sgranarono appena vide Ayato steso intento a sollevare il bilanciere a petto nudo
" Oh mamma....." pensò la ragazza.
- Hai intenzione di spiarmi ancora per molto o ti fai vedere?-parlò il ragazzo senza distogliere lo sguardo dalle sue mani.  Akira sussultò dallo spavento.
" Come ha fatto a sentirmi?" Pensò fra sé lei prima di uscire allo scoperto.
- Ah sei tu- disse il ragazzo guardandola con la coda dell'occhio.
- Non dovevi partire oggi con la tua amica? Mi era parso di averti sentito dire così...-   disse freddo.
- Nessun volo programmato per oggi -
- Ah, okay.-
" È arrabbiato con me? Ma non è logico! Sono io quella arrabbiata con lui! " pensò la ragazza.
- Ce l hai con me? - domandò acida.
- Credevo che fossi tu ad avercela con me- le rispose.
"Ecco appunto..."
- E allora perché ti rivolgi così? -
- Senti, mi sto allenando, potresti lasciarmi solo e smetterla di sbavare mentre mi guardi? -
Le gote della ragazza diventarono rosse.
- Co-cosa? Sbavare io per te? Stai fuori! Io sono ancora arrabbiata... e ... -  Ayato lasciò il bilanciere mentre la ragazza continuava a parlare e alzandosi poi le si avvicinò guardando lei balbettare ad ogni suo passo indietreggiando. -  Di certo non ti...sbavo...dietro-  finì la frase raggiungendo la parete con il ragazzo davanti a sé con quei pettorali gonfi dai quali ricadevano gocce di sudore che raggiungevano anche quegli addominali da paura.
- Sai che stai mentendo vero?- disse lui posando le mani sul muro bloccando Akira nello spazio libero tra le braccia.
- Non sto affatto mentendo - disse lei girando lo sguardo fissando il braccio di lui vicino alla sua testa.
- Ti chiedo scusa- disse lui.
Akira si girò guardandolo in faccia. - Cosa? -
-Mi dispiace per averti trattata in quel modo ma comunque mi sembrava abbastanza giusto che me la prendessi con Laito. Ha osato toccarti.. - 

- Anch'io sono arrabbiatissima con lui per quello che ha fatto a me e a Yuki ma comunque bisogna andare avanti, non si può essere arrabbiati per sempre, sopratutto tu e lui che siete parte di una band e sopratutto che siete fratelli. Andremo a parlare con lui e Yuki. - 

- Si, okay. - 

- Okay - disse lei cercando di andare via ma le mani di Ayato restarono immobili lasciando la ragazza contro il muro. 

- Eem potresti fammi passare? - disse lei timidamente. 

- Mmmh fammici pensare...no, direi di no. Mi piace restare cosi. -

- Ayato. - 

- Si? - 

- Dai smettila per favore, mi hai appena chiesto scusa per il tuo comportamento e adesso... - 

- E adesso vorrei baciarti seriamente. - 

Il cuore di Akira perse un battito al suono di quelle parole. 

- Cosa? - rispose lei sussultando mentre lui  avvicinava il viso sempre di più  finchè le loro labbra si sfiorarono. 

- Come ho detto a Laito, tu mi piaci davvero. E ora lascia che te lo dimostri...- disse lui sussurrando con voce roca e super sexy poco prima di lasciarle un dolce bacio posando delicatamente le labbra sulle sue e pian piano dal toccarsi solo le labbra, anche la lingua di lui si fece avanti, schiudendole le labbra e iniziando una danza alla quale lei rispose mantenendo il ritmo calmo e dolce passando poi ad una foga e passione che lei non avrebbe mai immaginato. Ayato la afferrò dalla vita facendo aderire perfettamente il suo corpo a quello di lei stringendola a sè come se aveva timore che potesse sfuggirgli, Akira ricambiò abbracciandolo e stringendolo a lei. 

Boy-band Diabolik LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora