La tua bellezza

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Il viaggio andò nel migliore dei modi, atterrammo verso le 17:30 nell'ora italiana, infatti in Corea erano già le 02:30 del mattino!
Dopo essere arrivate all'aeroporto di Seoul-Incheon, ci dirigemmo per andare a prendere le valige, che per fortuna arrivarono subito.
"Non ci posso ancora credere Lisa, vorrei andar subito a visitare tutta Seoul ma sono le 02:50 del mattino, è tardissimo e ho un sonno assurdo." le dissi, coprendomi la bocca per l'ennesimo sbadiglio.
"Anche io vorrei visitarla immediatamente ma come hai detto bene tu è tardissimo; però...pensandoci bene abbiamo faticato tanto per arrivare qua e voglio avere una piccola ricompensa, quindi..."
"Non mi dire che vorresti..."
"Perché no, una passeggiata per le strade di Seoul non ci farà mica del male, e poi sono troppo curiosa di scoprire questa città a dir poco meravigliosa!"
"Già, perché no...mi hai convinta!
Prenderemo un taxi e arrivate all'hotel poseremo le valige, ci sistemeremo un po' e usciremo."
"Ben detto Flavia, su forza, adesso però sbrighiamoci."
Detto ciò salimmo su un taxi e ci dirigemmo all'hotel che avevamo prenotato, e dopo aver messo a posto un po' di roba ed esserci fatte la doccia entrambe, uscimmo frettolosamente.

~

"Bene, sono le 04:40 del mattino, questo vuol dire che staremo solo 30 minuti al massimo, okay Flavia?
...
Flavia?
Dove stai andando?
Torna indietro!"
Non la stavo ascoltando più, ero completamente immersa nel mio mondo.
Mi fermai a fissare le affascinanti luci di Seoul, che mi lasciarono di stucco.

Erano semplicemente incantevoli e le stavo contemplando con immensa incredulità, quando ad un tratto, però, mi resi conto che Lisa era rimasta indietro e mi chiamava senza interruzioni

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Erano semplicemente incantevoli e le stavo contemplando con immensa incredulità, quando ad un tratto, però, mi resi conto che Lisa era rimasta indietro e mi chiamava senza interruzioni.
"Oh, perdonami Lisa, è soltanto che sono rimasta senza parole e non ho fatto più caso a cosa mi stessi dicendo."
"Lo vedo Flavia, però tutto sommato hai ragione, quest'enorme città lascia davvero senza parole, è tutto così...bello!"
"Eh già...dai non perdiamoci in chiacchiere, continuiamo a camminare."
"Agli ordini imperatrice Flavia Vespasiana."
Scoppiammo in una breve risata e continuammo la nostra esplorazione, in lungo e in largo, arrivando poi alla riva del fiume Han.
"Guarda Lisa, che alba stupenda." sussurrai con stupore.
"Hai ragione, è un paesaggio mozzafiato."
"Aspetta, questo significa che non siamo state solamente una 'piccola' mezz'ora, ehm..."
"Perdincibacco...accipuffolina... Flavia!" disse, provocando la risata di entrambe "dai, stai tranquilla, è la nostra prima giornata e per fortuna le lezioni non sono ancora iniziate, quindi abbiamo fatto bene ad approfittarne di questa situazione."
"Me ne ero quasi scordata delle lezioni dell'università. Però voglio anche approfittarne per fare una cosa che ho sempre voluto fare da tanto tempo."
Con disinvoltura appoggiai i miei piedi su una panchina, presi un respiro profondo e gridai a grande voce.
"BUONGIORNISSIMO COREA DEL SUD, DATE IL BENVENUTO A ME E A LISA, LE CONQUISTATRICI DI COREANI."
Salì anche lei e cercò di imitarmi come meglio sapeva fare.
Mi sentivo libera, avvolta da un senso liberatorio, nonostante la bassa intelligenza della frase.
"Adesso scendiamo, la situazione sta degenerando di molto." dissi, notando nel frattempo un passante nella nostra direzione.
"Già, mi sento abbastanza stupida." annuì alle mie parole.

~

Erano ormai le 6:50, così preferimmo ritornare all'albergo.
Mi buttai a peso morto sul materasso, seguita da Lisa.
Chiusi gli occhi, sperando di dormire il più a lungo possibile.
"Poi ti sveglio io, va bene?" domandò lei, mentre si era sdraiata accanto a me, intenta ad ascoltare musica sul cellulare.
"Se riesci a rimanere così come sei, è okay, ma ne dubito fortemente." dissi, acconsentendo.
Neanche il tempo di rispondere che già era sprofondata in un rumoroso sonno.
"Ecco appunto, come non detto." continuai.

~

Fu una chiamata a svegliarci.
Stranamente una cosa positiva per me il fatto che arrivò, poiché erano ormai 7 ore che dormivamo.
"Ciao Flavia, come va?" chiese entusiasta la persona dall'altra parte della cornetta.
"Ehi, ciao mamma, sto bene, qua è tutto bellissimo, non ti preoccupare per me." esclamai, anticipando le domande retoriche da parte sua.
"Immagino...hai già trovato il ragazzo?"
"MAMMA! Che domande fai? Hahaha...comunque sia devo staccare, ci sentiamo dopo, ciao!"
"Ciao Flavia, mi raccomando mangia e non combinare nulla."
"Tranquilla mamma." staccai.
Finita la chiamata mi girai verso Lisa, che nel frattempo si era riaddormentata.
La feci alzare, per poi ricordarle che dovevamo prepararci per l'indomani, dato che dovevamo trasferirci al dormitorio dell'università.
"Ma come, mi piaceva tanto questa stanza...mmh, e va bene, tanto sono sicura che il dormitorio sarà più carino." disse lei, mentre si alzava dal letto per andare a prenotare il mangiare in camera.
Feci lo stesso anch'io e mi diressi verso il balcone.
Affacciava su un grande parco pieno di alberi di un colore verde acceso...riuscivo a intravedere anche qualche fiore bianco e blu.
"Aspetta, ora capisco perché mi sembra di avere un dèjà vu...quei fiori bianchi e blu li avevo già visti in quel sogno che avevo fatto sull'aereo, che si concluse in maniera molto...molto...come dire...
SVEGLIA FLAVIA! SIAMO ARRIVATE!
Ecco, meravigliosamente bene direi."
"Ma povera, ha solo fatto il suo dovere, non prendertela con lei." interruppe qualcuno.
"Ma guarda un po' chi si rivede." esclamai sorpresa.
"La tua coscienza ha deciso di venire in vacanza con te, per tenerti tanta compagnia.
Sei felice, vero?"
"Uh, tantissimo, ci puoi giurare.
Comunque si da il caso che questa non è una semplice 'vacanza'."
"Ah, no?
Come mai non lo è?"
"Perché ho deciso di trasferirmi qua, e non di certo per poco tempo."
"Va bene, ho capito...
...

Ma il ragazzo quando te lo vai a cercare?" domandò con un pizzico di malizia.
"Ti prego, non iniziare anche tu, mia mamma basta e avanza." risposi ironicamente seccata.
Nel contempo Lisa mi chiamò per avvisarmi del fatto che avevano portato da mangiare.
Mi sedetti a tavola, di fronte a lei.
"Che fame, finalmente si mangia però!"
"CIBO!" disse con occhi a cuoricino, mentre incominciava a prendere il riso.
"Come si utilizzano queste qua?" domandò.
"Ah...intendi le bacchette! Ecco, metti le dita in questa maniera." le dissi, mentre cercavo di spiegarle come impugnare esse.
Finito di mangiare uscimmo fuori a prendere una boccata d'aria fresca.
Girammo un po' di negozi in cerca di qualcosa di carino da comprare, la città era davvero pazzesca anche sotto quel punto di vista.
Comprammo qualche vestito e un paio di magliette, e fatto ciò ritornammo all'hotel, ordinammo nuovamente il mangiare in camera e decidemmo di guardare un po' di televisione.
"Sarà meglio sistemare le valige e prenotare un taxi, così domani sarà già tutto perfetto!" mi disse lei in maniera prudente.
"Concordo con te, dai sbrighiamoci." le risposi con altrettanto tono.
Detto ciò facemmo entrambe un bagno e, dopo aver indossato il pigiama, prenotai il taxi, mentre Lisa sistemò le valigie di entrambe. Finito il tutto ci sistemammo a letto, intrepide per l'indomani mattina.
"Buonanotte unnie."
"Notte yodongseng."
"...
Flavia..."
"Dimmi."
"Non ho sonno."
"Dai dormi, domani abbiamo un sacco di cose da fare."
"Eh va bene, ci proverò."
Detto questo ci addormentammo, con il cuore colmo di gioia e di speranza per il giorno seguente.

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