Solo un segreto

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"Chanyeol, e adesso che facciamo?" chiesi bisbigliando con scrupolo.
"Non saprei, aspettiamo e vediamo che succede.
Prima o poi qualcosa la dovranno pur fare." rispose lui, mentre si incollava al muro per captare un qualsiasi rumore.
Mi misi accanto a lui, imitando ciò che stava facendo, ma anche io sentivo il nulla totale.
"Ascoltami, non possiamo rimanere qua tutta la sera, significa che tra poco noi due uscire-" mi bloccò per istinto, afferrandomi per un polso e trascinandomi giù, per capire meglio quello che stava accadendo.
Fissò i miei occhi come se non sapesse che cosa fare, per poi rivolgere la sua vista alla serratura.

Fissò i miei occhi come se non sapesse che cosa fare, per poi rivolgere la sua vista alla serratura

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"Che vuoi fare precisamente?" chiesi con chiarezza, volendo arrivare in maniera diretta al sodo.
"Pensavo...
Se spiassimo dal buco, potremmo scoprire che sta succedendo veramente là fuori.
Quindi, a te l'onore." disse, mentre affiancavo il mio occhio a quel piccolo spazio.
"Allora, hai visto qualcosa?" chiese immediatamente lui.
"Sì, riesco a vedere Momo, ma non spiccica nemmeno una lettera. Sembra essere terrorizzata."
"Fammi dare un'occhiata anche a me." disse lui, mentre io mi discostavo di poco per permettergli di compiere ciò.
"Stanno facendo qualcosa?
Si muovono almeno?" chiesi impaziente.
"No, è ancora come pri-
...
...
..."
"Che c'è? Perché ti sei bloccato?"
"Ha fatto un passo indietro."
"Wow, che progresso!
Fammi ricontrollare." dissi io, piazzandomi ancora una volta sulla fenditura.
Controllai attentamente e notai che stavano per dire qualcosa, così presi immediatamente Chanyeol e lo affiancai a me, facendo congiungere il suo orecchio contro la parete.

=

"Uhh, quanto ci mettono, fanno venire il latte alle ginocchia." disse Sehun ridendo.
"Ah...già..." commentò Momo, sorridendo svogliatamente.
"Ehi amica, tutto bene?"
"Sì, sto una meraviglia." rispose lei, nascondendo tutta l'amarezza che si poteva percepire da un suo semplice sguardo.
"Momo, sei sicura di stare..." non completò la frase, conosceva benissimo quella cara ragazza, più di chiunque altro, sapeva che una persona sempre solare e allegra come lei, con quell'atteggiamento, doveva per forza avere qualcosa che non andava.
"Ecco...io."

"Amica, parlami, che cosa hai?""Non dire quella parola

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"Amica, parlami, che cosa hai?"
"Non dire quella parola...!"
"Quale parola?"
"Lo sai perfettamente..."
"Sul serio, non riesco a comprendere."
"Non fare il finto tonto."
"Te lo giuro, non ti sto capendo."
"Lasciamo stare." disse Momo, con l'intenzione di andare via.
Si voltò nell'altro senso e fece un bel respiro intenso e profondo.
"No, io non lascio perdere, voglio sapere."
"Ma non capiresti, è inutile."
"E invece sì. Mi racconti sempre ogni tuo segreto o anche ogni tua minuscola incertezza. Dimmelo per favore..."
"Io non...posso, non sarebbe nemmeno corretto nei confronti degli altri."
"Non è giusto per chi, scusa?"
"Cavolo. No!
No!"
"Basta..." disse Sehun, facendola cessare di parlare.
La prese di scatto e fece appoggiare la sua fronte sul suo petto, accogliendola con gentilezza.
Momo era sotto shock, non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere da parte sua.
"Spero che adesso tu mi voglia raccontare cosa ti turba..."
Non dette cenno di risposta, nessuna replica uscì dalla sua bocca, solo il più silenzioso dei silenzi.
Regnava una pace incredibile, ma improvvisamente si sentirono dei singhiozzi provenire dalla ragazza.
Piangeva, era realmente triste, talmente tanto che si portò le mani in faccia per coprirsi.
Sehun si staccò da lei, volendo capire che stava succedendo, ma lei si nascose ancora di più.
Odiava piangere, lo detestava da morire, ma stavolta aveva davvero bisogno di farlo, necessitava di sfogarsi, ma non poteva compire quel gesto davanti a quella persona, proprio non voleva.
Le sembrava quasi una punizione del fato, e mentre la sua mente si offuscava da quei tormenti incessanti, sentì un certo calore attraversarle le braccia.
Sehun le abbassò con meticolosa soavità le mani dal viso, asciugandogli quelle gelide gocce che le bagnavano la pelle.
"Mi fa male vederti in queste condizioni. Smetti di piangere Momo, ti supplico.
Voglio vederti felice, come lo sei sempre stata.
Sento che c'è un piccolo problema che vorresti risolvere, ma a quanto pare non ci riesci.
Sai, io ti posso aiutare, perché noi due siamo grandi ami-"
"No, non voglio essere considerata tale!"
"C...co...cosa?
Momo, ma..."
"Sehun...non sopporto quella definizione, ma non te l'ho mai detto e adesso credo che sia oramai troppo tardi."
"Non vuoi essere più mia amica?"
"Non lo sono mai voluta essere, perché io..." e si frenò d'improvviso, lasciando lui con il fiato sospeso.
"Perché tu?
Continua."
"Il motivo è che...
Maledizione, non posso dirlo!"
"Dillo, che aspetti?"
Momo calò la testa, in segno di sconfitta emotiva, era il momento esatto per dirlo ma lei non voleva rischiare nulla. Avrebbe preferito forse una sua amicizia piuttosto che dichiararsi e spezzare il loro rapporto per sempre.
Il pessimismo giocava con i suoi sentimenti, a parer suo.
Momo aveva troppa paura di sbagliare, e se avesse commesso anche il solo più microscopico errore, non se lo sarebbe perdonata né ora né mai.
Sehun le prese di scatto la mano, poggiandola sul suo cuore.
"Senti come pulsa forte?"
"S-sì." rispose lei, mentre i suoi occhi diventavano di nuovo lucidi.
"Vuoi sapere chi è il responsabile di questo?
Sei proprio tu, Momo, mi stai rendendo ansioso e vorrei che tu riuscissi a calmarmi, e puoi farlo rispondendomi sinceramente, senza fermarti un'altra volta."
A quelle parole Momo rimase meravigliata, le avevano trasmesso quella prodezza che le serviva per dichiararsi una volta per tutte.
"Sehun...cosa è per te Lisa?
Vuoi sapere cosa è per me?
Un'ostacolo insuperabile, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Per carità, è simpatica, sveglia, con un grande senso dell'umorismo, non c'entra la sua persona, c'entra la sua presenza.
Ti prego di comprendermi...
Poteva essere qualsiasi altra ragazza, ma quello che voglio dire è che...
...
Sehun, io ti amo, okay?
Anche se tu adesso mi volterai le spalle, sappi che io ti amerò lo stesso.
Ti amavo, ti amo e ti amerò per sempre, anche se molto probabilmente continuerai a considerarmi solo come una amica.
Mi hai conquistata sin da bambina, e io da quel giorno non posso fare a meno di pensare a te.
Non voglio fare di questo piccolo discorso un tema, ma volevo semplicemente dirti che non mi importa di quello che penseranno tutti gli altri, e specialmente di quello che penserà Lisa.
Mi spiace da morire per lei, e non è oltremodo corretto parlare in sua assenza, ma cavolo...
Io ti amo, e non c'è nient'altro da aggiungere a questa frase, perché è la pura verità.
Vorrei non poter sentire le tue prossime parole, mi faranno sicuramente stare peggio, ma almeno io ho detto quello che sentivo dentro di me da ormai troppi anni.
Io ho già risposto, adesso tocca a te dire cosa ne pensi, la mia domanda è:
Chi è per te Lisa?"
Non poteva ancora crederci di averlo detto veramente.
Sehun si avvicinò prontamente a Momo, afferrando il suo viso ancora freddo tra le mani sue roventi.
"Perdonami se ti ho fatto soffrire, amore mio."
Afferrò le sue gote e trascinò le sue labbra sulla sua bocca, azzerando alle distanze.


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