Spring Day {Namjin}

18

Terminò anche l'autunno e arrivò l'inverno.

Mancava solo un mese.

Solo un mese.

Era in classe e continuava a guardare fuori, osservava come le nuvole si muovessero, ascoltava il vento.

Ricevette varie volte il rimprovero da parte del proprio professore, fino ad essere cacciato di classe.

Ma a lui non importava.

Il suo unico desiderio era quello sconosciuto.

Solo altri quattro mesi.

Solo quattro mesi.

Quattro mesi e quattro stagioni.

Quattro mesi ad ogni stagione.

Quei pensieri gli stavano facendo esplodere la testa e si agitava tirando pugni al muro nonostante i docenti e i bidelli lo guardassero in malo modo.

Ma come poteva stare calmo?

Una goccia di pioggia toccò il vetro del corridoio scolastico.

Di corsa entrò nella sua classe prese lo zaino e fuggì via.

Corse velocemente, inciampò e cadde varie volte.

Ma non gli importava più di sè stesso.

Non più.

Scivolò ancora, questa volta vicino al luogo d'incontro con quello sconosciuto.

Ricordò che doveva aspettare solo la primavera e scoppiò in un pianto.

Un pianto colmo di lacrime, gemiti e urli silenziosi che non potevano essere uditi.

Abbassò lo sguardo e lo avrebbe rialzato solo alla vista della persona da lui desiderata.

Amava la pioggia, amava la primavera, amava i fiori.

Amava quel ragazzo.

~Forse non potrò mai volare come quei fiori di ciliegio per raggiungerti, forse non potrò mai toccare il cielo per accarezzarti ancora una volta.
Forse solo la pioggia sa gridarti quanto ti amo, forse solo il vento può cantarti il mio amore.
Forse, solo io posso dirti se per me ci sei ancora.