Era autunno.
E mancava ancora molto al loro incontro.
Contando anche l'arrivo della pioggia.
La penna toccava ripetutamente le sue labbra, mentre cercava di seguire la lezione.
Ma non ci riusciva, era impossibile, la sua mente vagava nei ricordi, nei desideri, nei sogni.
E forse quel ragazzo faceva parte di tutto ciò.
La campanella suonò, facendolo balzare improvvisamente.
Era l'intervallo.
Una confusione si formò nel luogo, gli alunni si alzarono ed iniziarono a parlare fra di loro.
Ma lui rimase lì, fermo, perso nel suo mondo.
Quel mondo dove voleva sempre stare, quel mondo che lo portava via da tutto.
Quel mondo pieno di sogni.
Non parlava con nessuno in classe ormai, aveva tolto i contatti con tutti.
Forse per colpa della pioggia.
Forse per colpa di quel ragazzo.
Ma non doveva pensarla così, in fondo era colpa sua.
Era colpa sua perchè li odiava.
Era divenuto improvvisamente serio, scontroso, triste, malinconico.
Non trovava un motivo per sorridere in quella classe di persone arroganti ed odiose.
Non trovava modo di essere felice tra persone che lo giudicavano per il proprio carattere.
Ma non doveva stare così.
Non doveva stare così per loro.
Quella gente non doveva neanche far parte dei suoi pensieri.
Perchè avrebbero rovinato tutto.
Erano formate solo da odio profondo.
Quello che Jin non riusciva a provare.
E se lo provava era una bugia.
Era solo un incubo da dove si vorrebbe fuggire.
Un incubo che si trasforma in un sogno.
~Smetterò di sognare solo quando vedrò i tuoi occhi tutti i giorni, smetterò di sognare solo quando il tuo sorriso illuminerà ancora la mia vita, per sempre
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Spring Day {Namjin}
Hayran KurguSuperata la fine di un gelido inverno, finchè non arriverà un giorno di primavera, finchè i fiori non sbocceranno, io sarò qui. Ad aspettarti.