Spring Day {Namjin}

20

Iniziò  a vestirsi velocemente, facendo cadere oggetti ovunque e camminando in modo goffo, doveva sbrigarsi.

Alla fine uscì di casa, inciampando qua e là, scontrandosi con qualche ansiano.

Il massimo che poteva fare era urlare un piccolo scusa veloce, ma poi nulla.

Non gli importava più neanche mantenere l'apparenza.

Aveva bisogno solo di quel ragazzo.

Corse ancora, fino ad arrivare al suo luogo d'incontro.

Alla stazione non c'era ancora anima viva.

Si guardò attorno e salì le piccole scalette in legno ormai rovinato e umido, l'odore di fiori si spargeva nell'aria a ogni soffio di vento creando una sensazione piacevole e rilassante.

Si sedette sulla panchina ed attese l'arrivo del ragazzo.

Si mise ad osservare i fiori che crescevano su quell'albero che osservava sempre quando si trovava in compagnia di quel ragazzo.

Quando passavano quei momenti in silenzio.

Quando non si parlavano..

Si toccò i capelli un pò umidi per via della pioggia e lacrimò ancora.

Si sentiva distrutto.

Dei passi lo risvegliarono dal suo momento di riflessione e alzò di fretta lo sguardo.

<<Hey>> lo sconosciuto lo guardò e poi si sedette accanto a lui.

<<Oh mio Dio SEI TORNATO!>> urlò Jin allargando le braccia per abbracciare lo sconosciutò ma si tolse facendo cadere il maggiore.

<<Perchè non vuoi farti abbracciare?>>

<<Hey>>

<<Rispondimi>>

<<Dai>>

<<Non mi piacciono gli abbracci e non mi piaci tu>> disse osservando altrove, poi sbuffò.

<<Hai pianto?>> domandò poi avvicinandosi al viso di Jin che arrossì appena.

<<No>>

<<Bugiardo>> sussurrò, poi gli prese il viso fra le mani e con i pollici asciugò le lacrime del maggiore.

Alla fine la pioggià svanì, dando vita al dolce canto degli uccelli, il ragazzo guardò Jin e se ne andò, svanendo via.

~La bellezza della pioggia è il poter camminare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime

¤Questo è il dodicesimo giorno di primavera¤