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-Francesca pov's
Entro in casa, saluto i miei genitori e mio fratello e poi vado in camera mia.
Sono stata bene, oggi al mare, mi era mancato , l'ultima volta che ci ero andata, ero con Lorenzo e stranamente ora non ho quella tristezza, nostalgia di lui; anzi mi sento tranquilla e serena.
Bussano alla porta di camera mia.
"Posso?" Dice mia madre entrando.
"Certo mamma" rispondo e lei si siede sul letto con me.
"Che mi racconti?"
Domanda con un sorriso.
Resto in silenzio , perché non so davvero cosa dirle.
"Hai conosciuto un ragazzo?" Continua.
"Si , ma non è niente di che, non mi interessa" rispondo.
O mi interessa, non lo so, oggi sono stata bene con lui, non pensavo a miei problemi che di solito mi faccio nella mia testa.
"Dai raccontami" insiste mia mamma.
"Ci siamo scontrati per caso , mentre andavo a scuola e da lì non so me lo ritrovo ovunque, poi un suo amico è il fidanzato di Giada , quindi si è creato questo gruppo, oggi mi ha detto che mi portava in un posto , e siamo andati al mare" racconto.
"Sono contenta, che stai ricominciando a vivere" dice mia mamma, alzandosi dal letto e baciarmi la fronte.
Volevo risponderle che non sto ricominciando da capo, che penso sempre a Lorenzo , ma in questo momento non so cosa mi sta prendendo, perché la mia mente è offuscata solo da Gabriel e dal suo maledetto sorriso.
"È pronta la cena, vieni a tavola" continua mia madre, così mi alzo dal letto e scendo a mangiare.

Dopo aver mangiato, salgo in camera e mi metto a leggere un po' il mio libro e poi mi addormento pensando alla bella giornata di oggi , ma sopratutto mi addormento pensando a Gabriel.

Suona la sveglia e come al solito sono in ritardo, mi vesto, scendo giù in cucina , saluto la mia famiglia , esco, ma davanti casa mia c'è la macchina di Gabriel e lui appoggiato ad essa.
"Che cosa ci fai qui?" Domando.
"Ti porto a scuola, dai sali" risponde, per poi aprirmi la portiera e farmi cenno di salire.
Io rimango senza parole.
"No, le mie amiche mi stanno aspettando alla fermata, vado con il pullman" dico.
"Beh allora devi farti a piedi la strada perché il pullman è partito 10 minuti fa" mi dice con un sorriso, guardandosi il polso , facendo finta di avere un orologio.
"Non è vero , mi stai dicendo così solo per convincermi a venire insieme a te" annuncio ricambiando il sorriso.
"Dai sali" risponde per poi salire in macchina.
Alla fine cedo e salgo in macchina, non so cosa mi sta succedendo, ma quando mi sorride, non ci capisco più nulla, ha il sorriso più bello del mondo e sara' dura dimenticarlo.
Arrivati a scuola, scendo di macchina e lui mi ricorda: " Ti passo a prendere mercoledì alle 7:00"
"Va bene" rispondo, ed entro a scuola.
Quando entro in classe Giada e Sara mi vengono incontro.
"Fra, tutto bene?" Mi domanda Giada.
"Si perché?" Rispondo.
"Hai uno strano sorriso stampato in faccia" continua Sara.
Non mi ero nemmeno accorta che stavo sorridendo, ma cosa mi sta succedendo.
"E poi perché non sei venuta insieme a noi , con il pullman?Era la macchina di Gabriel quella dalla quale sei scesa; dobbiamo sapere qualcosa?" Dice Giada con un sorrisetto, facendomi l'interrogatorio.
" No , tranquille ragazze, ieri io e lui abbiamo fatto solo un giro al mare e stamani mattina mi è
passato a prendere, tutto qua" dico con non chalance.
Le mie amiche si guardano e poi dicono in coro: "tutto qua?"
"Ti sembra poco" continua Giada.
A quel punto il professore entra in classe e noi ci dirigiamo hai nostri posti.

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