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Il ragazzo si stacca subito da me,
non fa in tempo a girarsi che Gabriel gli tira un pugno e il ragazzo cade a terra.
Io corro fra le braccia di Gabriel.
"Tranquilla piccola, è tutto finito" mi sussurra all'orecchio mentre mi accarezza la testa.
" Grazie" dico staccandomi da lui.
"Vieni ti porto a casa" mi dice porgendomi la mano.
"No, vado a casa da sola" rispondo in maniera fredda.
"Vuoi che qualche teppista ti rivenga a dare noia?!"Controbatte con un ghigno in faccia, a quel punto li do' retta e lo seguo verso l'auto.
Se non ci fosse stato lui , a quest'ora non voglio nemmeno pensare cosa mi avrebbe fatto quel ragazzo.
Gabriel mi ha salvato.

-Gabriel Pov's
Insieme saliamo in macchina;
menomale che quello lì, l'ho fermato in tempo, non potevo permettere che facessero del male a Francesca, penso che mi sta piacendo veramente e sono contento che l'abbia salvata.
Mi giro verso di lei e vedo che ha una faccia impaurita.
" Tranquilla non pensarci più" la rassicuro.
"Sei bravo a combattere" si congratula dopo un po' di silenzio.
" Beh , lo so , sono un vero campione" mi vanto io.
"Tieni a bada il tuo egocentrismo" mi dice sorridendo e insieme ci mettiamo a ridere.
Arriviamo sotto casa sua.
"Comunque ce l'avrei fatta anche da sola" dice in tono di sfida.
Io mi limito a fare un mezzo sorriso.
"Francesca" la chiamo mentre sta scendendo di macchina prendendola per un polso.
"Cosa vuoi ancora?" Risponde voltandosi verso di me.
"Posso portarti in un posto?" Domando.
Lei fissa casa sua dalla mia macchina per un po'.
"Va bene" risponde voltandosi verso di me.
Così rimetto in moto e sorrido,sono felice di passare del tempo con lei , meglio che tornare nella mia buia e vuota casa.
"Non farti idee strane" mi dice.

-Francesca Pov's
Mando un messaggio a mio fratello che faccio tardi.
Sono curiosa di sapere dove mi porta, non lo so perché ho accettato, ma l'ho fatto.
"Hai intenzione di dirmi dove stiamo andando?!" Dico in maniera poco carina.
Lui non mi risponde e continua a guardare la strada.
"Potresti anche rispondere" continuo.
"È una sorpresa" ribatte.
A quel punto mi arrendo e guardo fuori dal finestrino.

La macchina si ferma e vedo che siamo al mare e insieme scendiamo di macchina.
"Ti piace?" Mi domanda.
"Si" rispondo guardando il mare infrangendosi contro gli scogli, c'è il vento che mi scompiglia i capelli, io mi tolgo le scarpe e sento la sabbia tiepida sotto i miei piedi.
A un certo punto vedo Gabriel prendere dalla macchina un asciugamano e stenderlo sulla sabbia, poi si toglie la maglia , vedo i suoi bellissimi addominali scolpiti e poi  vedo delle cicatrici nel petto.
"Ei" mi chiama sventolandomi una mano davanti alla faccia, lo guardo e sta sorridendo , io distolgo lo sguardo sentendomi le guance andare a fuoco.
"Vieni in acqua?" Mi domanda.
"Tu sei pazzo, non ho nemmeno il costume" rispondo.
"E allora?! Nemmeno io" dice per poi togliersi i pantaloni e buttarsi in acqua.
"Dai vieni, sennò vengo a prenderti io" urla.
La spiaggia è deserta , il sole sta tramontando, quando mi sento sollevare e mi accorgo che Gabriel mi ha preso in spalla e si sta dirigendo verso l'acqua.
Io urlo e dopo pochissimo l'acqua gelida del mare mi attraversa tutto il corpo.
"Mio dio, sei pazzo" li grido e lui sta ridendo come un bambino, ha un sorriso stupendo.
Inizio a schizzarlo e lui mi blocca le braccia , ci guardiamo intensamente, per secondi, sembrare ore; è bello e dannato e sembra che in poco tempo mi abbia stravolto i pensieri, i sogni e la vita.
Usciamo dall'acqua e ci mettiamo a sedere sulla riva, coprendomi con l'asciugamano di Gabriel.
"Mi è sempre piaciuto il mare, perché non sai dove inizia e nemmeno dove finisce" inizio, guardando il mare.
"A me no, mi ha sempre spaventato ,proprio per questo , le cose infinite mi spaventano , per me ci deve essere un'inizio e una fine, come la vita" dice , guardando il mare per poi guardare me.
"Già , come la vita" dico tristemente.
Per Lorenzo non doveva finire così presto, meritava di vivere ancora per tanto.
"Anche se delle volte finisce troppo presto" continuo con un filo di voce.
"Mercoledì, faccio un altro combattimento , al solito magazzino abbandonato dove mi hai visto oggi, vuoi venirci con me?" Propone.
"Ci penso e te lo dico" rispondo con un sorriso , che lui ricambia.
"Posso farti una domanda?" chiedo e lui annuisce in senso di approvazione.
"Perché fai questi combattimenti?" Continuo.
Rimane un po' in silenzio.
"Perché è l'unica cosa dove mi sento vivo" risponde.
"Ti fa sentire vivo, fare del male ad altre persone?" Controbatto guardandolo stupefatta.
"Si"risponde, guardandomi negli occhi.
"Gabriel,rispondimi sinceramente,chi sei veramente?" Domando guardandolo negli occhi.

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