Capitolo 42

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Ieri sera dopo che ho fatto vedere la mia camera a Mason ci siamo messi un pò a fare scienze finché Marius e mia sorella sono tornati a casa e i due fratelli sono andavi via.
La serata è andata bene, mi aspettavo di peggio visto che c'era Mason, ma mi sbagliavo è stato piacevole averlo intorno apparte in certi momenti in cui c'era della tensione tra noi due...non so se lui la sentiva, ma io l'ho sentita..anche bene!.

《Charlotte, ci stai ascoltando?》mi risveglia dai miei pensieri Cassie e scuotono la testa scusate stavo pensando ad altro, cosa stavate dicendo?》chiedo
Stavamo dicendo che oggi ci vediamo alle quattro per andare a comprare i vestiti per halloween. Ti passiamo a prendere》mi informa allyson
《Perfetto!》dico felice e loro ridono, la professoressa di scienze entra interrompendo la nostra chiacchierata
《Buongiorno ragazzi, tra un pò arriveranno i vostri compagni, ma approfitto il fatto che siamo tra di noi per chiedervi come sta andando il progetto》dice facendoci un dolce sorriso
Tutti dicono in coro 'bene'  invece io non dico nulla, non va ne bene ne male quindi non c'è bisogno di una risposta
《Oh bene, mi fa piacere! 》dice e appena finisce la frase i ragazzi di quinta entrano e vanno ognuno dal proprio partner;
Mason viene verso di me e si siede al mio fianco nel posto di Cassie
《Buongiorno》dice sorridendomi
《Buongiorno, mi devi spiegare delle cose》dico aprendo il quaderno di scienze dove ci sono scritte le cose che mi ha spiegato brevemente ieri sera, lui legge e inizia a spiegarmi tutto, con estrema difficoltà e pazienza da parte sua riesco a capire
《Ieri sera non è andata male》dice quando abbiamo finito
《No, anzi forse è andata fin troppo bene》dico sorridendo
《Come sta il mio livido signorina?》dice facendo un sorriso malizioso, mi avvicino a lui e prendo il suo viso tra le mani
《Eh..ancora è messo male signorino Moore, c'è la mette la crema?》dico severa e lo vedo mordersi l'interno guancia per non ridere
《No, dottoressa.Forse avrei bisogno di altro per farlo guarire》dice guardandomi serio
《Di cosa signorino?》dico sorridendo
《Forse di un suo bacio》dice malizioso e io sobbalzo,  poi ritorno seria e mi avvicino a lui fino a quando le nostre labbra non sono così vicine che i nostri respiri si mischiano, all'inizio mi sembra sorpreso da questo mio passo ma poi lo vedo socchiudere gli occhi: si aspetta un bacio sulle labbra, ma io sposto il suo viso e gli stampo un bacio sul livido, mi stacco velocemente ridendo e i suoi occhi si aprono di scatto e vedo il suo verde smeraldo brillare
《Non vale.》dice serio
che vale! Non hai specificato dove volevi un bacio》dico ridendo e lui mette il broncio
《quanto sei stronza》sbuffa e io rido sotto i baffi, guardo davanti a me: allyson si passa la mano nella fronte disperata, la vedo alzare gli occhi al cielo guardando Steven; rido perché la mia amica ha un odio profondo per quel ragazzo e il destino ha voluto metterli insieme in questo progetto, anche se la cosa non sembra andare molto bene; guardo Mason affianco a me che è concentrato a scrivere qualcosa sul quaderno, anche io odiavo lui e siamo finiti insieme in questo progetto, segno del destino?
Chissà.

Dopo l'ora di scienze la mattinata di scuola è praticamente volata, tra interrogazioni -non mie per fortuna- e lezioni noiosissime;
E ora finalmente sono a casa precisamente sul mio letto con la musica a palla visto che a casa non c'è nessuno apparte me; metto le mani dietro la testa e fisso il soffitto azzurro:
Caos.
Ecco ciò che ho dentro la mia testa. completo caos,  non so con quale altra parola posso descrivere gli infiniti pensieri che mi ronzano in testa.
Una semplice parola, eppure racchiude tanti significati, può stare come Confusione, ma neanche essa andrebbe bene, e troppo leggera da dire, caos invece è una parola così dura e forte da pronunciare.
Al mio caos do solo un nome,
ho passato anni a costruire questa mia corazza fatta di orgoglio, indifferenza, freddezza e ad essere stronza con chi lo è con me e tante altre cose che si associano ad esse, mi reputo tale perché lo sono diventata, ed è divertente perché è tutto ciò che mi ero promessa di non diventare, ma le promesse sono fatte per essere infrante non per altro, sopratutto queste.
Ma poi è arrivato lui, con il suo sguardo, la sua freddezza, il suo sorriso, con il suo modo di irritarmi e piano piano sembra che si sia creato un varco dentro di me, mi  tocca dentro, mi tocca l'anima: me la spezza e me la ricostruisce allo stesso tempo con quei occhi belli ma freddi come il ghiaccio nonostante siano verdi come il caldo.

Fall in Love[COMPLETA MA NON CORRETTA] Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora